Schengen, una settimana decisiva
Al Consiglio Giustizia e Affari Interni che avrà luogo giovedì a Bruxelles, si deciderà se la Romania entrerà a fare parte dellarea Schengen.
Leyla Cheamil, 05.12.2022, 12:42
Tra pochi giorni, la Romania saprà se sarà accettata nellarea di libera circolazione Schengen, dopo che per diversi anni è stata messa in lista dattesa. Istituita nel 1995, questarea garantisce la libera circolazione dei cittadini europei, ma anche delle merci in 26 Paesi del “vecchio continente”: 22 Paesi che fanno parte dell’UE e quattro Paesi extra UE – Norvegia, Islanda, Svizzera e Liechtenstein. Sebbene sia membro dellUnione Europea dal 2007, lingresso della Romania in Schengen è stato bloccato a marzo 2011 da alcuni Stati membri, tra cui Austria, Finlandia, Svezia e Paesi Bassi. Da una decina danni gli Stati oppositori motivano questa posizione affermando che Bucarest ha problemi da risolvere in termini di giustizia e corruzione. Insieme a Bucarest, attendono una risposta favorevole, questa settimana, anche Sofia e Zagabria. Il Consiglio Giustizia e Affari Interni, in programma giovedì a Bruxelles, prenderà una decisione in merito.
Nel giro di pochi mesi, i più importanti oppositori allingresso della Romania hanno cambiato opinione. Dopo forti segnali da Berlino e Parigi, man mano anche Finlandia, Svezia e i Paesi Bassi, insieme al Parlamento e alla Commissione Europea, hanno confermato sia ladempimento ai criteri tecnici sia i progressi nel rispetto dello stato di diritto. Ma serve il voto unanime e informazioni sconfortanti arrivano dallAustria, che ha chiesto che il voto per ladesione di Romania e Bulgaria a Schengen non sia messo allordine del giorno del Consiglio Giustizia e Affari Interni. Il ministro dellInterno di Vienna, Gerhard Gartner, ha affermato, di recente, in unintervista per la testata “Curier”, che per il suo Paese, al momento, ha senso solo linclusione della Croazia nello spazio europeo di libera circolazione. Secondo lui, i romeni e i bulgari continuerebbero ad avere problemi con la protezione delle frontiere esterne, il rifiuto dei richiedenti asilo e la loro distribuzione. Invece la Svezia si è espressa a favore delladesione della Romania.
Anche lEsecutivo olandese ha annunciato che il Parlamento dellAja darà il via libera alladesione di Romania e Croazia. Tuttavia, ha obiezioni per quanto riguarda la Bulgaria a causa della corruzione e dei problemi relativi al mancato rispetto dello stato di diritto. Il primo ministro romeno, Nicolae Ciucă, e il ministro degli Affari Esteri, Bogdan Aurescu, hanno salutato venerdì la valutazione positiva dei Paesi Bassi a favore delladesione della Romania a Schengen. “Apprezzo il riconoscimento da parte del governo olandese della preparazione della Romania per poter aderire a Schengen, come un passo fondamentale verso il raggiungimento di questo obiettivo, reso possibile attraverso il dialogo e la cooperazione. I Paesi Bassi sono un prezioso partner del nostro Paese”, ha scritto Nicolae Ciucă su Twitter. Da parte sua, Bogdan Aurescu ha comunicato che questo è il risultato dellintenso dialogo dellultimo periodo e dellottima preparazione tecnica della Romania.