Via libera dalla Camera dei Deputati a price cap energia elettrica
Dopo negoziati intensi sull'aiuto che lo Stato romeno può concedere ai consumatori, l'ordinanza d'urgenza sull'energia è stata adottata.
Daniela Budu, 24.11.2022, 11:02
Da mesi interi, in seguito all’escalation del conflitto tra la Russia e l’Ucraina, l’Europa si confronta con una crisi energetica senza precedenti. Il mercato dell’energia elettrica in Romania, così come in altri paesi europei, risente gli effetti negativi di questa crisi, da consumatori a fornitori, distributori o produttori. Per contenere gli effetti generati dall’impennata allarmante dei prezzi dell’energia elettrica, le autorità di Bucarest hanno adottato più misure volte a proteggere in particolare i clienti finali. Ieri, i deputati, come camera decisionale, hanno adottato il progetto che modifica l’attuale ordinanza sull’energia.
L’atto normativo mantiene il tetto attuale per la popolazione di 0,80 lei (16 eurocentesimi) al massimo per un consumo mensile di fino ai 255 kWh. Le scuole, gli asili nido, gli asili d’infanzia e gli ospedali pagheranno un leu al kWh (circa 20 eurocentesimi), mentre per un consumo domestico elevato, ma anche industriale un kWH costerà 1,30 lei (circa 26 eurocentesimi). Inoltre, un cliente beneficerà del tetto al prezzo solo per un unico luogo di consumo. I price cap saranno applicati dal 1 gennaio prossimo fino al 31 marzo 2025.
I dibattiti alla Camera sono stati accesi e contraddittori. Tutti i deputati hanno detto che pensano ai romeni e a come abbassare le bollette il più possibile. I liberali, che fanno parte della coalizione governativa, considerano la nuova forma dell’ordinanza benefica per i consumatori domestici e industriali. Nella forma adottata, coloro che hanno annunciato oggi un voto contrario, voteranno, ad esempio, contro il prezzo più basso per le famiglie monoparentali, scuole, asili d’infanzia, asili nido, ospedali che rischiavano di essere chiusi, ha dichiarato il deputato liberale Florin Roman.
Il ddl è stato fortemente criticato dall’opposizione USR, che accusa l’attuale maggioranza di sabotare l’economia e il sistema energetico. Sempre dall’opposizione, il deputato AUR, Lucian Puşcaşu, considera che, con le nuove regolamentazioni approvate nel ddl, il mercato energetico sarà di nuovo sconvolto, e la fatturazione del consumo di energia sarà applicata in maniera discrezionale. Il Governo ribadisce categorie sociali, professionali o adoperando altri criteri, cui concede, in una totale mancanza di dignità, sotto la forma di elemosina dai padroni, dei prezzi sovvenzionati dell’energia secondo criteri non fondamentati e adoperando regole complesse, difficilmente applicabili, ha dichiarato Lucian Puşcaşu.
Anche a livello europeo, i paesi comunitari lavorano insieme per individuare una risposta al caro prezzo e per assicurare l’approvvigionamento con energia alla popolazione. Dopo parecchi mesi di polemiche, la Commissione Europea ha proposto un meccanismo che prevede il price cap al gas naturale, materia prima dalla quale viene generata anche corrente elettrica. I 27 stati membri hanno espresso, però, il disaccordo alla proposta dell’Esecutivo comunitario.