7 anni dal rogo Colectiv
Le decine di vittime del rogo avvenuto nel 2015 al club Colectiv sono state commemorate ieri a Bucarest.
Ştefan Stoica, 31.10.2022, 11:30
Ieri sono ricorsi sette anni dalla tragedia avvenuta durante un concerto rock nel club Colectiv di Bucarest, dove, il 30 ottobre 2015, è scoppiato un incendio provocato da giochi pirotecnici manovrati inadeguatamente. Il rogo è divampato subito e 64 giovani sono morti durante o dopo la tragica vicenda. I scomparsi sono stati commemorati all’ex sede del club, e tre ong hanno organizzato una marcia fino alla Procura Generale, per richiamare l’attenzione che l’indagine non è andata fino in fondo e che non tutti i colpevoli pagano per i loro reati.
I rappresentanti delle ong e i familiari delle vittime sostengono che si è cercato di distogliere l’attenzione dell’opinione pubblica dal fatto che gli ospedali e le decisioni delle autorità hanno causato più vittime del rogo in sé. E aggiungono che il problema del sistema sanitario, dei letti e degli ospedali per ustionati, delle infezioni nosocomiali è lungi dall’essere risolto. Anzi, proprio come allora, continua ad essere permesso il funzionamento degli spazi pubblici, delle scuole, senza assicurare la protezione contro gli incendi e le situazioni di emergenza.
Il ministro della Salute, Alexandru Rafila, considera che l’inclusione dei rapporti sulle infezioni nosocomiali nella valutazione dei direttori di ospedali è finalizzata ad accertare la verità nel sistema sanitario ed escludere le riprovazioni nei confronti del personale. Le infezioni di questo tipo non sono specifiche alla Romania, afferma il ministro, ammettendo, tuttavia che, purtroppo, questi germi si rilevano più spesso da noi rispetto ad altri paesi.
Ci sono voluti sei anni e mezzo affinchè le sentenze definitive venissero pronunciate, e i responsabili di una delle tragedie più grandi avvenute in Romania in tempi di pace arrivino dietro le sbarre. L’ex sindaco del rione 4 della Capitale, dove è avvenuto il rogo, Cristian Popescu Piedone, sindaco del confinante rione 5 quando la sentenza è stata pronunciata, è stato condannato a 4 anni per abuso d’ufficio. Le pene inflitte ai proprietari del club sono comprese tra i 6 e gli 11 anni e 8 mesi. Rinviati a giudizio in questo fascicolo anche i due vigili del fuoco dell’Ispettorato per le Situazioni di Emergenza di Bucarest, che hanno verificato il club Colectiv senza prendere le misure legali in materia di osservanza delle norme antincendio, e che sono stati condannati in via definitiva a 8 anni e 8 mesi di reclusione ciascuno. I pirotecnici coinvolti in questo caso devono scontare ognuno 6 anni e 10 mesi.
Le sentenze definitive sono state generalmente inferiori a quelle pronunciate in primo grado. La Corte d’Appello ha disposto che alcuni dei condannati paghino risarcimenti di decine di milioni di euro ai parenti delle vittime e ai superstiti. C’è stato anche un prezzo politico: sotto lo slogan La corruzione uccide, lanciato allora, sono state organizzate ampie proteste, che hanno portato alle dimissioni del governo. Insufficiente, però, per muovere in maniera decisiva le cose e sistemarle in quella normalità che presuppone efficienza e correttezza amministrativa.