Decisione controversa della Corte Suprema
Una decisione della Corte Suprema potrebbe chiudere per sempre processi clamorosi in corso in Romania.
Ştefan Stoica, 26.10.2022, 11:18
L’Alta Corte di Cassazione e Giustizia di Romania ha preso ieri una decisione con implicazioni notevoli sulla prescrizione dei reati, che sarà applicata retroattivamente, in base al principio della legge penale più favorevole. La Corte ha deciso che non si sono verificate delle cause di interruzione del corso della prescrizione per quattro anni, tra giugno 2018, quando è entrata in vigore la prima decisione della Corte Costituzionale sulla prescrizione, e maggio 2022, quando il Codice penale è stato emendato sempre in seguito a una decisione della CCR. L’istituzione della prescrizione speciale consentiva ai procuratori di interrompere il suo corso tramite nuove prove o la citazione della persona interessata dall’inchiesta penale come sospetto o incolpato. Stando ad alcune fonti giudiziarie, la decisione della Corte Suprema interesserà migliaia di fascicoli di processi o indagini delle procure in corso, e gli incolpati sfuggiranno alle condanne o alle accuse in seguito alla prescrizione dei reati.
L’elenco include nomi clamorosi, tra cui spicca quello di Elena Udrea, una presenza costante nelle aule dei tribunali e nei penitenziari negli ultimi otto anni, dopo la scadenza del secondo mandato del presidente Traian Băsescu, considerato il suo protettore. Attualmente incarcerata per corruzione, l’ex ministra conta altri due fascicoli in corso. Il primo riguarda il finanziamento della campagna elettorale di Traian Băsescu nel 2009, motivo per cui la Udrea è stata condannata a 8 anni di reclusione per istigazione alla corruzione (tangenti) e riciclaggio di denaro. La causa è in appello presso la Corte Suprema. Nello stesso fascicolo, una condanna a cinque anni è stata pronunciata anche nei confronti di Ioana Băsescu, la figlia maggiore dell’ex presidente. A settembre, il collegio giudicante dell’Alta Corte ha rinviato i dibattiti in causa al 15 dicembre, quindi dopo la decisione presa ieri. Un’altra causa che vede coinvolta Elena Udrea è il fascicolo Hidroelectrica, arrivato alla Corte d’Appello di Bucarest, in cui è accusata di traffico di influenze e riciclaggio di denaro in riferimento a 5 milioni di dollari che avrebbe ricevuto da un imprenditore.
Tra i condannati in via definitiva rilasciati dal carcere in base alla prescrizione dei reati si annoverano l’ex presidente liberale della Camera dei Deputati, Bogdan Olteanu, e il proprietario della squadra di calcio Universitatea Craiova 1948, Adrian Mititelu. Altre decine di fascicoli in corso sono stati sospesi fino alla decisione presa ieri e il più probabilmente saranno chiusi. Tra gli incolpati si annoverano l’ex sindaco di Piteşti, il socialdemocratico Tudor Pendiuc, il sindaco liberale, ex socialdemocratico, di Iaşi, Mihai Chirica, o l’ex ministro PSD Constantin Niţă. Imprenditori rinviati a giudizio generalmente per evasione fiscale o peculato, e politici di spicco, accusati di traffico d’influenze, tangenti, abuso d’ufficio con il risultato di conseguenze particolarmente gravi, sono molto contenti dopo la decisione della Corte Suprema. La maggioranza delle cause che potrebbe chiudersi ora dura da anni.