I senatori limitano i prezzi dell’energia
Via libera dal Senato all'ordinanza d'urgenza del Governo sui massimali e la compensazione dei prezzi dell'energia elettrica, che passa adesso alla Camera dei Deputati.
Corina Cristea, 28.09.2022, 15:16
L’Ordinanza d’urgenza del Governo sui massimali e la compensazione dei prezzi dell’energia elettrica è stata approvata, ieri, dal Senato di Bucarest, la prima camera parlamentare ad esaminarla. Secondo l’ordinanza, il prezzo massimo fatturato dai fornitori di energia elettrica è di 0,68 lei/kWh, IVA compresa, per i clienti domestici il cui consumo medio mensile è compreso tra 0 e 100 KWh e di 0,80 lei/kWh, IVA compresa, nel caso dei clienti domestici il cui consumo medio mensile è di massimo 255 KWh. I senatori hanno adottato numerosi emendamenti e le modifiche interessano sia i consumatori domestici che quelli non domestici. Lelenco dei beneficiari è ora più lungo e comprende i consumatori domestici che lo scorso anno avevano una media mensile di oltre 300 KWh, ma che ora riescono a rientrare nei massimali stabiliti.
Tra i tanti emendamenti adottati ce nè uno che prevede che le famiglie con 3 figli che frequentano una scuola beneficeranno di un prezzo di 68 bani per KWh per lintero consumo. Lo stesso prezzo sarà corrisposto dai clienti domestici che utilizzano dispositivi o apparecchiature mediche necessarie per effettuare trattamenti. I fornitori di energia affermano, però, che sarà molto difficile per loro identificare le famiglie con tre figli che frequentano una scuola, dato che hanno solo dati relativi ai consumi e al punto di consumo. È stato inoltre deciso che nella categoria dei consumatori non domestici che beneficeranno di un tetto massimo della tariffa di 1 leu per KWh, come le PMI, siano inclusi anche i servizi di trasporto pubblico, i servizi di fognatura, i luoghi di culto o i produttori e distributori di medicinali.
Il prezzo finale fatturato dai fornitori di gas naturale è di massimo 0,31 lei/KWh per i clienti domestici e di massimo 0,37 lei/KWh per i clienti non domestici. Il senatore del PNL Sorin Bumb afferma che gli emendamenti adottati mirano a rendere sopportabile leffetto dellaumento dei prezzi dellenergia e del gas per i consumatori domestici e per le PMI: “I consumatori domestici che consumano tra 0 e 100 kW pagheranno 0,68 lei. Da 0 a 255 kW pagheranno 0,8 lei. Viene fatta una media per l’anno scorso e coloro che sono scesi al di sotto del livello di 300 kW beneficeranno della tariffa di 0,8 lei fino a un consumo di 300 kW, il che mi sembra normale per includere una categoria quanto più ampia di consumatori domestici.”
Dall’opposizione le cose si vedono diversamente e i senatori dell’AUR e dell’USR si sono astenuti dal voto, perché gli emendamenti proposti da loro non sono stati accettati. Il fatto che lo stato respinga con ostinazione tutte le proposte di calo delle tasse dimostra ancora una volta che lo stato intende continuare ad appropriarsi della maggior parte dei soldi che si producono tramite questi aumenti dei prezzi, ai danni dell’economia privata e dei cittadini”, ha dichiarato Cristian Bordei, senatore dell’USR. Il documento adottato dal Senato passa adesso alla Camera dei Deputati, decisionale in questo caso.