Romania, scorte di gas conformi al piano
La Romania non avrà problemi per quanto riguarda lapprovvigionamento con gas naturale questinverno, dà assicurazioni il ministro dellEnergia, Virgil Popescu.
Mihai Pelin, 04.08.2022, 13:49
La Romania osserva il piano che si è impegnata a rispettare di fronte alla Commissione Europea per quanto riguarda le scorte di gas naturale, ha dichiarato il ministro dell’Energia, Virgil Popescu. Nel contesto, egli ha dato assicurazioni che non ci saranno problemi con le forniture di gas quest’inverno. La riserva di gas naturale della Romania ammonta a oltre 1,8 miliardi di metri cubi, ha precisato il ministro, spiegando che ciò vuol dire che è stato già superato il target che doveva essere raggiunto in autunno: “Andiamo in un ritmo accelerato con le scorte invernali di gas. Il target per la data del 1° agosto era del 46%, quello per il 1° settembre era del 57%. Siamo già all’59,48%, quindi superiamo la cifra per il mese di settembre. Secondo le mie stime, il 1° novembre arriveremo a scorte di gas di oltre l’80%, il che garantirà una situazione confortevole quest’inverno. I romeni non hanno da temere eventuali carenze di gas nella stagione fredda che segue.” Il ministro ha aggiunto che il Ministero dell’Energia sta lavorando al piano per la riduzione del consumo di gas del 15%, secondo le raccomandazioni della Commissione Europea, però non esistono, per il momento, motivi per tale diminuzione. Tuttavia, ha precisato che dobbiamo abituarci a risparmiare.
D’altra parte, il premier Nicolae Ciucă, ha chiesto al presidente del Consiglio della Concorrenza di controllare l’evoluzione del prezzo dell’energia, perché c’è una differenza notevole tra il prezzo al produttore e quello sul mercato: “Chiedo al Consiglio della Concorrenza assieme all’ANRE, a tutti coloro che hanno responsabilità in questo settore di verificare l’evoluzione del prezzo. Il mercato di domani doveva essere uno equilibrato e notiamo che oggi è diventato addirittura un mercato consolidato di transazione dell’energia e vi prego di controllare se si verificano o meno elementi speculativi in merito alle transazioni di energia.”
Nel contesto della guerra in Ucraina, l’Europa sta cercando di liberarsi dalla dipendenza dal gas russo. Molti Paesi si sono preparati per la possibilità che Mosca fermi completamente le consegne, dopo che già le aveva diminuite. Perciò, al momento si è in cerca di soluzioni alternative. L’Olanda ha diminuito con successo il proprio consumo di gas di un terzo dall’inizio dell’anno, però esistono anche stati, come la Polonia o l’Ungheria, che si oppongono alla sua razionalizzazione.
D’altra parte, le forniture di gas naturale liquefatto dagli USA sono aumentate parecchio. Nei primi sei mesi, gli americani hanno mandato più gas all’Europa rispetto all’anno scorso. Anche il gasdotto che porta gas dall’Azerbaigian sui mercati greci e italiani aumenterà significativamente la capacità di consegna in Europa, fino a 12 miliardi di metri cubi all’anno. La Romania, al momento il Paese dell’UE meno dipendente dal gas russo, dispone di ingenti quantità di gas naturale non ancora sfruttate nel Mar Nero, il cui volume stimato ammonta a 200 miliardi di metri cubi. La maggiore quantità si trova nel perimetro Neptun Deep, che sarà sfruttato dalla compagnia statale romena Romgaz assieme all’austriaca OMV Petrom.