Gas naturale dal Mar Nero
Nel contesto della crisi del gas naturale provocata dalla guerra in Ucraina, la Romania ha consegnato le prime quantità di gas naturale estratte dalla piattaforma continentale del Mar Nero.
Marius Tiţa, 16.06.2022, 15:20
Le prime consegne di gas naturale estratto dalla piattaforma del Mar Nero sono arrivate nel Sistema Nazionale di Trasporto della Romania. Questa realizzazione è molto importante e arriva in un momento essenziale. I giornalisti di Radio Romania hanno annunciato che, negli ultimi 30 anni, questo è il primo nuovo progetto di aumento della produzione di gas naturale dalla piattaforma continentale romena del Mar Nero. Inoltre, è il primo progetto di sviluppo del genere, in corso al momento. Il Progetto di Sviluppo Midia è formato da cinque sonde di estrazione dai giacimenti chiamati “Doina” e “Ana” del perimetro 15 Midia. Il progetto, sviluppato in una zona di piccola profondità, dispone anche di una piattaforma di produzione monitorata e operata dalla terra e di un gasdotto sottomarino di 126 km che garantisce il trasporto del gas fino alla nuova stazione di trattamento del gas nella località di Corbu, sul litorale romeno. Successivamente, il gas trattato secondo il processo tecnologico viene introdotto nel Sistema di Trasporto Nazionale.
Lo sfruttamento dei due giacimenti nel Mar Nero è previsto per 10 anni. Quest’anno si stima una produzione di mezzo miliardo di metri cubi di gas. La produzione arriverà a un miliardo di metri cubi di gas all’anno nei prossimi tre anni. Questo sfruttamento garantirà da solo il 10% del fabbisogno di gas della Romania, e sono previsti anche altri progetti di sviluppo della piattaforma continentale del Mar Nero che appartiene alla Romania e una serie di iniziative di sviluppo dell’energia verde. Lo sfruttamento dei giacimenti di gas naturale della piattaforma continentale romena del Mar Nero rappresenta un’intenzione strategica dello Stato romeno, però ultimamente è diventata un’emergenza. Al momento, la fornitura di gas naturale è diventata un’arma geopolitica, un soggetto di ricatto da parte del fornitore privilegiato per molti Paesi europei, la Russia.
La crisi provocata dall’invasione russa in Ucraina ha messo al centro dell’attenzione la dipendenza di questi stati dalle decisioni politiche di Mosca. Anche la strategia delle sanzioni economiche contro la Russia entra in conflitto con la necessità dell’approvvigionamento con gas naturale dell’economia e della popolazione degli stati dell’Unione Europea. È stato subito avviato un processo di sostituzione quanto prima dei gas naturali russi con gas da altre fonti, soprattutto con gas liquefatto. Intanto, Mosca ha preso anche la decisione di interrompere semplicemente le consegne contrattuali di gas ad altri Paesi europei, il che ha accelerato ancora di più l’applicazione di soluzioni alternative. Il 10% del fabbisogno di gas della Romania dipende dalle forniture russe. In tale contesto, l’inizio della consegna di gas estratto dalla piattaforma continentale romena, in altre parole dallo spazio dell’Unione Europea, porta la soluzione ideale, sebbene parziale, a questo grosso problema con cui si confronta il mondo democratico e civilizzato durante la guerra in Ucraina.