Romania, misure per attuare il PNRR
La settimana prossima, la Romania inoltrerà alla Commissione Europea la prima domanda di finanziamento del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, per un valore di 3 miliardi di euro.
Daniela Budu, 27.05.2022, 10:40
Il Governo di Bucarest ha approvato ieri l’ultima normativa necessaria per presentare la settimana prossima alla Commissione Europea la prima domanda di finanziamento per un valore di 3 miliardi di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Si tratta dell’adozione di un meccanismo applicabile qualora venissero constatate azioni illegali nella gestione di fondi resi disponibili attraverso il PNRR. Era la terza condizione che andava riunita prima della presentazione della domanda di finanziamento. La prima riguarda i meccanismi di controllo e verifica del raggiungimento dei target del PNRR, mentre la seconda condizione era quella di caricare sulla piattaforma della Commissione i 21 target raggiunti entro la fine dello scorso anno.
In riferimento alla normativa adottata ieri dal Governo, il ministro degli Investimenti e del Progetti europei, Marcel Boloş, ha spiegato che le eventuali sregolatezze saranno sanzionate ai sensi della legislazione nazionale. E’ molto importante ricordare, per quanto riguarda i beneficiari del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che non avremo più delle correzioni finanziarie come nel caso della politica di coesione. Le sregolatezze verranno trattate ai sensi della legislazione nazionale e saranno decise multe o altre sanzioni previste in tal senso dal sistema legislativo nazionale, ha detto Marcel Boloş, aggiungendo che l’attuazione del PNRR si svolge abbastanza difficilmente, a causa dei numerosi target.
Il ministro ha spiegato che, in mancanza di un meccanismo di verifica del modo in cui vengono adempiuti i target prefissi tramite il PNRR, la Commissione può bloccare i fondi. La politica di coesione, ma anche il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, impongono che ogni singolo budget abbia alla base un sistema di gestione e controllo. Altrimenti, la Romania rischia persino l’interruzione dei programmi operazionali. E’ diritto della Commissione sollecitare questa cosa nella situazione in cui questi sistemi di management e controllo non funzionano secondo le esigenze e gli standard dell’Unione Europea, ha detto ancora il ministro.
Il Governo romeno ha riferito che, entro fine anno, Bucarest beneficierà di 10 miliardi di euro tramite il PNRR, soldi che garantiranno la continuazione delle riforme e degli investimenti nel Paese. Complessivamente, entro il 2026, la Romania dovrebbe ricevere dalla Commissione Europea poco più di 29 miliardi di euro. Finanziamenti a fondo perduto e prestiti, i soldi saranno destinati a investimenti e riforme, per promuovere la transizione verde e digitale e per consolidare la resilienza e la coesione.