La Repubblica di Moldova, record di profughi
LONU apprezza limpegno della Repubblica di Moldova (ex-sovietica, a maggioranza romenofona) nelloffrire sostegno ai rifugiati in arrivo dalla confinante Ucraina.
Bogdan Matei, 10.05.2022, 14:34
La Repubblica di Moldova è il più vulnerabile Paese confinante con l’Ucraina — notava il capo della diplomazia di Bucarest, Bogdan Aurescu, dopo che il confine del Paese era stato attraversato da centinaia di migliaia di ucraini, fuggiti per paura delle truppe russe che avevano invaso il loro Paese. Creata su una parte dei territori romeni orientali annessi dall’Unione Sovietica nel 1940, in seguito ad un ultimatum, e indipendente da Mosca dal 1991, la Repubblica di Moldova ha condiviso, per oltre mezzo secolo, oltre il filo spinato dell’impero russo, lo stesso destino sfortunato della Russia e dell’Ucraina.
Secondo il più recente censimento, del 2014, oltre ai romeni (alcuni, auto-dichiarati moldavi), che rappresentano oltre l’80% della popolazione, in Moldova vivono circa 180 mila etnici ucraini (il 6,5%) e 110 mila etnici russi (il 4%). Dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, alcune esplosioni e attacchi bizzarri con granate hanno amplificato i timori che le lotte si potessero estendere nell’est della repubblica, in Transnistria, regione secessionista pro-Mosca, uscita, de facto, dal controllo di Chişinău tre decenni addietro, dopo l’intervento dell’esercito russo a fianco dei ribelli. Tutto ciò ha generato ulteriori tensioni in una società già divisa tra pro-europei e filorussi. Le autorità pro-occidentali hanno vietato l’esibizione dei simboli del militarismo russo, come il nastro di San Giorgio e le lettere Z e V. L’opposizione pro-russa, comunista e socialista, ha ignorato, però, le disposizioni legali e ha celebrato, ieri, come ogni anno, la vittoria del 9 maggio 1945 dell’Unione Sovietica stalinista contro la Germania hitlerista.
In tale contesto, la Repubblica di Moldova, considerata il più povero stato europeo nelle classifiche di specialità, gestisce anche il flusso continuo di profughi ucraini, il maggiore rapportato alla popolazione locale di neanche tre milioni di abitanti. L’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) apprezza questo sforzo ed esprime il suo sostegno alle autorità moldave — ha affermato il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, durante una visita a Chişinău. Egli ha ringraziato le autorità moldave per la generosità e solidarietà ed ha definito le azioni della Repubblica di Moldova un esempio di umanità. Guterres ha sottolineato che ogni trasgressione dell’integrità territoriale della Moldova rappresenta una trasgressione del diritto internazionale, condannata dalle Nazioni Unite. La premier Natalia Gavriliţă ha dichiarato di aver confessato al responsabile delle Nazioni Unite che il suo Governo aspetta che i fondi offerti dalle Nazioni Unite per il sostegno ai profughi arrivino quanto prima a Chişinău. Il capo dell’Esecutivo afferma inoltre che, nel contesto della guerra in Ucraina, le istituzioni del sistema di difesa sono in allerta, per non ammettere la destabilizzazione della situazione nella repubblica.