Sanzioni contro la Russia per crimini di guerra
In risposta alle atrocità commesse dallesercito della Russia in Ucraina, la Romania ha espulso dieci diplomatici russi.
Leyla Cheamil, 06.04.2022, 14:00
Le immagini terrificanti dei corpi di civili lungo le strade della città di Bucha e di altre località ucraine hanno determinato una nuova ondata di accuse nei confronti della Russia. In un intervento al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, il leader di Kiev, Volodymyr Zelensky, ha affermato che Mosca deve rendere conto per i crimini di guerra commessi dalle sue forze armate in Ucraina. Il presidente ucraino ritiene che la Russia vada essere rimossa dal Consiglio di Sicurezza, oppure che lo stesso Consiglio debba essere sciolto, perché non adempie più alla sua missione di garantire la sicurezza. Da membro permanente, la Russia può bloccare tramite veto qualsiasi decisione del Consiglio di Sicurezza, comprese quelle che la riguardano.
In risposta, il Cremlino ha definito le accuse di aver giustiziato civili a Bucha una mostruosa messinscena. Dopo un colloquio con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha dichiarato che gli autori di questi omicidi odiosi non devono restare impunitiˮ. LUE ha creato una squadra di indagine comune con lUcraina, per raccogliere prove e fare inchieste sui crimini di guerra e sui crimini contro lumanitàˮ. Lo ha annunciato Ursula von der Leyen, aggiungendo che sono in corso negoziati tra Eurojust, lagenzia di cooperazione giudiziaria dellUE, e la Corte Penale Internazionale, per unire le loro forze e affinché questultima si affianchi alla squadra di indagine comune. Daltronde, la Corte Penale Internazionale sta indagando, dal 3 marzo scorso, sulle accuse di crimini di guerra commessi in Ucraina.
Nel frattempo, gli stati occidentali stanno preparando nuove sanzioni in risposta agli omicidi commessi dallesercito russo, mentre più Paesi hanno deciso di espellere diplomatici russi. Dal canto suo, la Romania, ha dichiarato, ieri, personae non gratae dieci rappresentanti dellAmbasciata della Federazione Russa a Bucarest. La decisione è stata comunicata allambasciatore russo a Bucarest, Valery Kuzmin, il quale è stato convocato presso la sede del Ministero degli Esteri, su richiesta del ministro Bogdan Aurescu. Secondo il documento, le attività e le azioni di queste persone sono contrarie ai provvedimenti della Convenzione di Vienna, del 1961, sui rapporti diplomatici.
Secondo il MAE, la decisione è una risposta agli odiosi crimini scoperti a Bucha e in altre località dellUcraina, di cui la responsabilità sarebbe della Russia. Sempre ieri, lUnione Europea ha annunciato di aver dichiarato persone non gradite 19 diplomatici russi per coinvolgimento in attività contrarie al loro status diplomatico ed ha chiesto loro di lasciare il Paese ospitante, il Belgio. LUnione ha precisato di aver preso la decisione anche in segno di protesta, in seguito alla pubblicazione delle informazioni sugli omicidi commessi nelle città ucraine dopo linvasione russa iniziata il 24 febbraio scorso. Negli ultimi giorni, più Paesi europei tra cui Francia, Germania, Belgio, Italia e Spagna hanno espulso diplomatici russi, il che indica un ulteriore peggioramento dei rapporti con Mosca, dopo la scoperta dei massacri nei pressi di Kiev, imputati alle forze russe.