Coronavirus: Romania, verso allentamento graduale delle restrizioni
Le autorità romene stanno analizzando la possibilità di allentare gradualmente le misure di protezione sanitaria, secondo il modello di altri Paesi europei.
Daniela Budu, 11.02.2022, 11:08
In seguito all’allentamento progressivo delle restrizioni in più Paesi europei quali Gran Bretagna, Danimarca, Svezia, Francia, Spagna e Italia, anche le autorità romene stanno contemplando questa possibilità. Gli specialisti indicano che si nota una tendenza in discesa sia della curva epidemiologica che della percentuale di occupazione dei posti letto negli ospedali, ma allo stesso tempo si mantiene il numero dei pazienti ricoverati nelle terapie intensive. Stando al capo del Dipartimento per le Situazioni di Emergenza, Raed Arafat, le restrizioni potrebbero essere tolte in Romania prima di Pasqua, a fine aprile.
Chiaramente, è nostro intento seguire anche gli esempi degli altri Paesi, che hanno raggiunto il picco di questa ondata prima di noi. Quindi, quello che vi posso dire ora è che le misure che verranno applicate in Romania saranno molto simili a quelle implementate in altri Paesi in tal senso. L’unica differenza tra noi e loro resta il tasso di persone vaccinate. La tendenza di prendere misure nel futuro o di rinunciare a certe misure, sarà molto simile a quanto hanno fatto altri Paesi, e già possiamo vedere da loro i risultati di queste misure, ha spiegato Raed Arafat.
Dal canto suo, il ministro della Salute, Alexandru Rafila, ritiene che entro poche settimane, in Romania l’incidenza dei casi COVID-19 scenderà a uno per ogni mille abitanti, e dal quel momento potrebbe partire l’allentamento graduale delle restrizioni, tra cui quello riguardante l’uso della mascherina protettiva o il green pass.
Le restrizioni vanno allentate gradualmente e la gente deve capire di essere ancora responsabile nei confronti dei simili. Non escludiamo l’apparizione di nuove varianti in grado di ledere certe comunità o certi gruppi vulnerabili. Spero che sia l’ultima ondata che pone grossi problemi. Nelle prossime 3-4 settimane arriveremo ad un numero di casi simile a quello di metà dicembre, e allora sicuramente potremo discutere di una rivalutazione delle misure di pubblica sanità e persino dell’abolizione di certe restrizioni, come il certificato digitale, ha detto Alexandru Rafila, ricordando, però, l’importanza dell’immunizzazione, soprattutto delle persone vulnerabili.
Il responsabile della campagna vaccinale, Valeriu Gheorghiţă, ha annunciato che oltre 8 milioni di persone hanno ricevuto almeno una dose, il che significa oltre il 50% della fascia adulta e il 42% della popolazione generale, una percentuale bassa rispetto alla maggioranza degli stati europei. Valeriu Gheorghiţă si è detto, però, ottimista sull’evoluzione del virus, spiegando che nel futuro l’immunizzazione anti-Covid sarà stagionale, sul modello dell’influenza, e il vaccino sarà adattato al ceppo del rispettivo periodo.