Coordinamento diplomatico per la sicurezza dell’Europa
Gli stati dellUnione Europea e della NATO stanno cercando una soluzione diplomatica al conflitto tra la Russia e lUcraina, che minaccia la sicurezza dellintero spazio euro-atlantico.
Roxana Vasile, 04.02.2022, 13:02
Mosca intende creare un pretesto per attaccare l’Ucraina — lo ha dichiarato, ieri, in una conferenza stampa, il portavoce del Pentagono, John Kirby. La Russia lo smentisce e afferma che desidera solo garantire la propria sicurezza. Al fine di prevenire un eventuale scontro militare, in Europa si svolgono, però, intense azioni diplomatiche. A Bucarest, la situazione di sicurezza preoccupante vicino all’Ucraina, Paese confinante con la Romania, e nella regione del Mar Nero è stata all’esame dei ministri degli Esteri del gruppo B9, che riunisce i Paesi del fianco est dell’Alleanza Nord-Atlantica – Bulgaria, Rep. Ceca, Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Romania, Slovacchia e Ungheria. Ai colloqui si sono affiancati, in modalità ibrida, come ospite speciale, il capo della diplomazia francese, Jean-Yves Le Drian, presente a Bucarest per una visita di due giorni, e il ministro degli Esteri dell’Ucraina, Dmytro Kuleba.
Per l’occasione, il capo della diplomazia romena, Bogdan Aurescu, ha dichiarato: “La NATO promuove con chiarezza quest’approccio duale, da una parte la deterrenza, d’altra parte il dialogo. Aggiungerei una constatazione che noi, romeni, abbiamo in mente, e che risulta dalla nostra esperienza storica: quando si vuole un dialogo di sostanza e che dia risultati in questa parte del mondo, c’è bisogno di puntare su una forte deterrenza. La presenza alleata sul fianco orientale dell’Alleanza, compresa la parte meridionale, dove si trova la Romania, se paragonata all’attuale presenza russa in prossimità dell’Ucraina e nella regione del Mar Nero, è ovviamente una presenza più volte inferiore, quindi non si può assolutamente parlare di un dispiegamento di forze alleate che rappresenti una sfida per la Russia. Non si può parlare di un tentativo da parte dell’Alleanza Nord-Atlantica di escalation delle tensioni, tutt’al contrario.”
Stando al ministro Aurescu, è in discussione non solo la sicurezza dell’Ucraina, della regione o dell’Europa, ma la sicurezza dello spazio euro-atlantico nel suo insieme e il Mar Nero è parte integrante di questo spazio, perciò gli stati alleati devono continuare a coordinarsi in merito alle misure concrete che prendono, al fine di ottenere una de-escalation della situazione e un proseguimento del dialogo.
Da parte sua, il capo della diplomazia di Parigi, Jean-Yves Le Drian, ha sottolineato l’unità degli alleati, aggiungendo che sono aperte tutte le linee di dialogo con la Russia. D’altronde, nella capitale francese, l’attività diplomatica sul tema della crisi tra Mosca e Kiev è stata molto intensa — il presidente Emmanuel Macron ha avuto, ieri, colloqui telefonici con gli omologhi russo, ucraino e polacco, Vladimir Putin, Volodymyr Zelenski e Andrzej Duda, dopo che, mercoledì, aveva parlato anche con il leader americano Joe Biden. Il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, desidera coordinarsi con i presidenti francese e polacco per quanto riguarda il conflitto in Ucraina, mentre il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, si è detto pronto a mediare tra l’Ucraina e la Russia.