Romania, previsioni sull’inflazione
Il presidente del Consiglio della Concorrenza, Bogdan Chiriţoiu, dichiara che lattuale crescita dei prezzi in Romania è un fenomeno temporaneo.
Roxana Vasile, 15.12.2021, 13:12
I prezzi del gas naturale e dell’olio alimentare sono saliti soprattutto nell’ultimo anno, in Romania, mentre l’unico calo è stato registrato nei costi dei servizi di trasporto aereo — secondo i dati resi pubblici dall’Istituto Nazionale di Statistica nel primo giorno di questa settimana. I prezzi del gas sono saliti di quasi il 50%, quelli dell’olio alimentare di oltre il 28% e quello dei combustibili di più del 25%. Le patate, uno degli alimenti di base soprattutto per le persone con scarse possibilità finanziarie, hanno prezzi del 22% maggiori. L’Istituto Nazionale di Statistica ha inoltre annunciato che il rincaro dell’energia elettrica ammonta a oltre l’8%. I romeni hanno pagato di più anche per i servizi di erogazione dell’acqua, per i servizi di spurgo fognature, di smaltimento rifiuti e per i servizi postali. Il tasso inflazionistico annuo è sceso a solo il 7,8% a novembre, rispetto al 7,9% registrato a ottobre.
Le statistiche dell’Eurostat indicavano, in autunno, che la Romania si annovera tra i Paesi dell’Unione Europea con il maggiore tasso inflazionistico, l’unica consolazione essendo, forse, che altri stati si piazzavano ai primi tre posti. Secondo il più recente rapporto sull’inflazione elaborato dalla Banca Centrale della Romania, il tasso inflazionistico annuo è stimato al 7,5% a dicembre ed è previsto un rallentamento, fino al 5,9%, solo alla fine dell’anno prossimo. L’attuale crescita dei prezzi è un fenomeno temporaneo, determinato dal fatto che l’inflazione è diminuita nel primo anno della pandemia, quando l’economia non funzionava, mentre adesso, con la sua ripresa, ci sono più soldi sul mercato — è del parere il presidente del Consiglio della Concorrenza, Bogdan Chiriţoiu. Egli stima che i prezzi del gas naturale, ad esempio, torneranno al livello di prima della pandemia. Invece, il calo dei prezzi dell’energia non sarà così significativo, tenuto conto delle conseguenze della transizione all’energia verde.
Non vedo alcun senso né per congelare i prezzi a medio termine, né per sovratassazioni. C’è bisogno di interventi puntuali, su alcuni mercati. Ad esempio, sono stato d’accordo con la sovratassazione nel settore energia. Quando c’è un problema su un determinato mercato e quando si tratta di aiuti, gli aiuti vanno indirizzati alle persone più vulnerabili. Non ha senso restare bloccati nel nostro vecchio sistema, in cui vengono incassati soldi da tutti e concessi a tutti perché è un sistema molto inefficace”, ha dichiarato Bogdan Chiriţoiu. D’altra parte, i romeni sentono da un mese all’altro gli effetti dei rincari.