Aumenti di pensioni e assegni familiari in Romania
Nel 2022, in Romania aumenteranno gli assegni familiari, gli stipendi minimi e le pensioni.
Roxana Vasile, 10.12.2021, 13:15
Nel 2022 in Romania saranno aumentati gli assegni familiari, gli stipendi e le pensioni. I relativi atti normativi stanno seguendo l’iter necessario in vista dell’approvazione, a breve, da parte del Governo PNL-PSD-UDMR. Il ministro del Lavoro, il socialdemocratico Marius Budăi, ha annunciato di aver firmato le bozze di due ordinanze d’urgenza che prevedono anche la concessione delle 13/a mensilità ai disabili. Egli ha spiegato che il maggiore peso sul bilancio sarà quello dell’aumento del punto pensione, di quasi 12 miliardi di lei (2,4 miliardi di euro): «La prima ordinanza l’ho firmata assieme alla ministra (n.red. della Gioventù e della Famiglia) Gabriela Firea e riguarda l’aumento degli assegni familiari, come previsto nel programma di governo. L’ordinanza è stata inoltrata dal Ministero del Lavoro ai Ministeri incaricati di approvarla e, quando riceverà il via libera, sarà promossa nella seduta di Governo. La seconda ordinanza riguarda l’aumento delle pensioni, ovvero la pensione minima crescerà da 800 lei a 1.000 lei (n.red. circa 200 euro), mentre il punto pensione salirà dal valore di 1.442 lei a 1.586 lei (circa 317 euro).»
Sempre dall’inizio del 2022, lo stipendio minimo lordo in Romania dovrebbe aumentare a 2.550 lei, pari a 510 euro. Non sono pochi coloro che affermano che gli aumenti siano benvenuti, però attirano l’attenzione che copriranno solo parzialmente le impennate dei prezzi che si susseguono da circa sei mesi e che hanno culminato con bollette stratosferiche per la corrente elettrica e il gas. «Credo sinceramente che la Romania abbia bisogno di solidarietà per aiutare i romeni con redditi bassi a far fronte all’aumento dei prezzi, soprattutto di quelli dell’energia.» – ha scritto su Fb l’attuale ministro delle Finanze, Adrian Câciu. Egli ha precisato che misure volte a tutelare chi ha maggiormente bisogno saranno prese anche nel prossimo periodo, parallelamente a quelle per stimolare l’economia. Perciò — ha promesso Adrian Câciu — la finanziaria per il 2022 appoggerà dal punto di vista finanziario tutti i produttori romeni e sarà costruita senza introdurre nuove tasse. Secondo l’Eurostat, quasi il 35% dei romeni era, nel 2020, in pericolo di povertà ed esclusione sociale, la Romania piazzandosi al primo posto nell’Unione Europea da questo punto di vista. I precedenti governi, del passato molto recente, hanno ritenuto l’aumento dei redditi della popolazione un peso e, di conseguenza, lo hanno bloccato.