Energia: inchiesta parlamentare sul rincaro dei prezzi
Prosegue a Bucarest l'inchiesta parlamentare sull'impennata dei prezzi dell'energia.
Corina Cristea, 12.10.2021, 11:21
Una commissione parlamentare sta analizzando a Bucarest le cause che hanno determinato il rincaro dei prezzi del gas e dell’energia elettrica, e le discussioni svoltesi finora hanno individuato più fattori. L’intera Europa si sta confrontando con un’impennata dei prezzi dell’energia, però in Romania si è aggiunta anche la piena liberalizzazione del mercato, a partire dal 1 luglio, e alcuni fornitori ne hanno approfittato.
A settembre, 38 compagnie energetiche hanno violato la legislazione, ha precisato davanti alla commissione d’inchiesta il presidente dell’Autorità nazionale per la tutela dei consumatori, Claudiu Dolot. Le trasgressioni più gravi riguardano la mancata osservanza delle clausole contrattuali per energia elettrica, dal momento che i fornitori hanno modificato i provvedimenti unilateralmente.
Ascoltato ieri in commissione, il direttore generale della compagnia Romgaz, Aristotel Jude, ha ricordato tra le cause dei rincari anche un deficit di gas naturale, sullo sfondo di un consumo più elevato. In primo luogo, le temperature basse registrate tra gennaio e aprile 2021. Per la prima volta, la Romgaz ha estratto l’intera quantità di gas naturale iniettata nei depositi sotterranei nel 2020. La seconda grande causa consiste nella domanda superiore all’offerta, in notevole aumento rispetto al 2020 sia in seguito alla crescita economica post-pandemica sia per la necessità di depositare negli stabilimenti di stoccaggio sotterraneo le quantità di gas naturale necessarie alle forniture durante la stagione fredda 2021- 2022, ha spiegato Claudiu Dolot.
La direzione della Romgaz assicura di poter fornire il fabbisogno di combustibile ai produttori di energia termica, ma non a tutti, bensì solo a coloro che hanno già firmato i contratti. L’annuncio avviene sullo sfondo dei timori espressi da più esperti che, durante l’inverno che si sta avvicinando, il problema non consisterà nel prezzo del gas naturale, bensì nella sua mancanza nelle fasce di consumo di punta.
I lavori alla terza unità della centrale nucleare di Cernavodă saranno ultimati nel 2030, quando l’azienda potrà fornire oltre il 30% del consumo nazionale di energia, ha spiegato ai parlamentari il direttore generale della compagnia Nuclearelectrica, Cosmin Ghiţă. Vorrei sollecitare una volta in più, Loro e i colleghi che fanno parte di strutture europee e vari gruppi politici, visto il dibattito in corso alla Commissione Europea sull’inclusione o meno dell’energia nucleare come tecnologia di produzione energetica sostenibile, di appoggiare nei prossimi mesi questo aspetto, poichè tutti i dati scientifici indicano l’energia da fonti nucleari come una soluzione per il futuro, ha dichiarato Cosmin Ghiţă.
La Commissione Europea ha deciso di stimolare gli stati membri a ridurre le tasse per l’energia e ridistribuire ai più sfavoriti i profitti risultati dalla crescita dei prezzi, come ha annunciato il commissario UE per il mercato interno, Thierry Breton. La Commissione dovrebbe presentare domani misure temporanee di sostegno, però le possibili soluzioni a lungo termine saranno discusse al prossimo Vertice comunitario, in programma dal 21 al 22 ottobre.