Politica: consultazioni su nuovo governo, le posizioni dei partiti
Il presidente Klaus Iohannis terrà lunedì consultazioni con i partiti parlamentari per la formazione di un nuovo governo.
Roxana Vasile, 08.10.2021, 10:48
Sin da martedì, quando il Governo PNL-UDMR guidato dal liberale Florin Cîţu è stato sfiduciato, i commentatori hanno anticipato che ogni singola forza politica parlamentare perseguirà i propri interessi che, particolarmente divergenti, renderanno difficilissima la configurazione di una nuova coalizione. E le previsioni si dimostrano vere.
Il Partito Socialdemocratico, numero 1 all’opposizione e promotore della sfiducia, esclude il sostegno ad un governo di minoranza liberale, ritenendo le elezioni anticipate come la migliore soluzione, come afferma il suo leader Marcel Ciolacu. Io credo che la Romania ha bisogno di un governo stabile e, dal nostro punto din vista, l’unica soluzione consiste nelle elezioni anticipate. E fino alle anticipate, un governo tecnico, ha detto Marcel Ciolacu. Opinione condivisa dall’opposizione nazionalista dell’Alleanza per l’Unione dei Romeni (AUR).
L’Unione Salvate Romania (USR), fino a settembre numero due nella coalizione governativa, ma nemica dichiarata di Florin Cîţu, motivo per cui ha anche votato a favore della sfiducia, vorrebbe ritornare al governo con i liberali e l’UDMR, però con un altro primo ministro. Non abbiamo motivi di sostenere un governo di minoranza del PNL, dal momento che possiamo appoggiare un governo insieme al PNL. Ogni partito sceglie i suoi ministri, come accaduto anche finora, quindi spetta al PNL decidere se appoggia Florin Cîţu per un incarico ministeriale, ma di nessuna maniera alla premiership, ha detto i leader dell’USR, Dacian Cioloş.
Invece i liberali vogliono sempre Florin Cîţu come premier. Per di più, il ministro delle Finanze liberale, Dan Vîlceanu, sfiduciato insieme all’intera squadra, ritiene impossibile rifare la coalizione se vengono imposte delle condizioni. Hanno lasciato la Romania senza governo in un momento in cui dovrebbero pensare alla popolazione e meno ai vantaggi politici. Mi auguro che la situazioni duri il meno possibile, ma ciò dipende dalla velocità con cui si renderanno conto di aver commesso un errore e di dover rimediarlo, ha detto Dan Vîlceanu, aggiungendo che Florin Cîţu è il presidente del PNL e non si possono imporre delle condizioni ad un partito politico indicato nei sondaggi con il doppio dei consensi.
In tutto questo caos politico, l’ultima parola spetta al presidente Klaus Iohannis, poco ottimista che il primo round di discussioni con i partiti porti anche una soluzione. Dobbiamo trovare una via d’uscita da questa crisi in cui siamo entrati, poichè il governo è caduto vittima di questi orgogli. I passi costituzionali sono ben noti. Io inviterò i partiti parlamentari a consultazioni e tenterò insieme ai più maturi e responsabili di trovare una via d’uscita dalla crisi, dichiara Klaus Iohannis. Il capo dello stato ritiene quasi impossibile la convocazione delle anticipate nel successivo periodo, segnato dalla pandemia o dalle impennate stellari dei prezzi sul mercato dell’energia.