Ambiente: Romania, la mafia della deforestazione illegale
Il disboscamento illegale va avanti in Romania, Paese che vanta uno dei fondi forestali più vecchi in Europa.
Mihai Pelin, 20.09.2021, 10:52
La deforestazione illegale torna nuovamente all’attenzione delle autorità romene, in seguito ad un grave incidente avvenuto nei giorni scorsi. I membri di una squadra che girava un documentario internazionale sul disboscamento illegale sono stati picchiati selvaggiamente da una ventina di persone in una foresta della provincia di Suceava (nord-est). Le registrazioni e l’equipaggiamento sono stati distrutti. Insieme ai giornalisti c’era anche un attivista ambientalista, per aiutarli a identificare le prove dei crimini forestali nella zona.
A causa delle percosse subite, alcune delle vittime hanno perso la coscienza mentre erano trasferite in ospedale, nota Greenpeace Romania. Curate in ospedale, tutt’e tre le vittime sono ora in condizioni stabili. Tra le persone ascoltate dalla polizia si annovera anche il proprietario della foresta dove è avvenuto l’incidente, nonchè il capo della circoscrizione forestale. L’inchiesta prosegue per individuare tutte le persone coinvolte.
Lo scorso autunno, i media riportavano un altro incidente che vedeva come protagonista il sindaco di una località della provincia di Arges (sud), colto dai poliziotti mentre trasportava illegalmente quasi 40 metri cubi di legno senza documenti di provenienza. Le legna e il camion sono stati confiscati. Il sindaco, nei confronti del quale è stata avviata un’inchiesta penale, si è difeso, sostenendo di non aver alcun legame con le legna e di aver solamente guidato il camion, vista la macanza acuta di conducenti nella ditta di sua moglie.
Stando alle ong, negli ultimi anni, oltre 600 persone sono state attaccate nelle foreste di Romania dai delinquenti, e sei sono anche morte in seguito alle violenze subite. La Polizia romena informa che, nei primi otto mesi del 2021, i reati nel campo forestale sono incrementati di oltre il 60% rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno. Tra gennaio e agosto 2021, sono stati effettuati oltre 27.000 controlli e inflitte più di 5.000 multe per un totale di 9 milioni di lei (circa 1,8 milioni di euro), una cifra particolarmente bassa rispetto al valore del legno rubato.
Circa 20 milioni di metri cubi vengono abbattuti illegalmente in Romania ogni anno, dichiarava alla fine del 2019 l’ex ministro dell’Ambiente, Costel Alexe. Una parte proviene dalle foreste vergini. D’altronde, in Romania si trovano circa due terzi delle foreste vergini dell’Europa, per la maggior parte protette tramite il programma Natura 2000.
Nel 2020, la Commissione Europea avviava la procedura di infrazione contro la Romania per mancata adozione di misure destinate alla tutela delle foreste. Purtroppo, tale fatto non ha avuto effetto, sostengono gli attivisti ambientalisti. A loro avviso, i politici romeni stanno sprecando energie accusandosi a vicenda. Lungo gli anni, nessun governo è stato capace di fare qualcosa contro i disboscamenti illegali.
I cambiamenti proposti di recente dalle autorità in materia di legislazione forestale, al dibattito del Parlamento, dovrebbero innasprire notevolmente le regole. Qualsiasi furto di legno, a prescindere dalla quantità, diventerà reato punibile con il carcere.