La settimana 10-15/07/2023
Il presidente Klaus Iohannis al Vertice NATO/ Sostegno de PE all'adesione di Romania a Schengen/ Abusi in case di riposo in Romania/ Hidroelectrica quotata in Borsa
Daniela Budu, 15.07.2023, 08:00
La Romania ha raggiunto gli obiettivi stabiliti per il Vertice di Vilnius, dove è stato compiuto un passo decisivo nel consolidamento dell’Alleanza. Lo ha dichiarato il presidente Klaus Iohannis al termine del summit svoltosi nella capitale lituana, ricordando che l’adozione dei nuovi piani di difesa offre il massimo livello di sicurezza per il Fianco Orientale al Mare Nero e indica che l’Alleanza ha una risposta a qualsiasi minaccia di sicurezza che lederebbe Bucarest. Il presidente ha ringraziato tutti gli alleati presenti in Romania per i loro contributi. Ci siamo assicurati che esiste il quadro per aumentare i gruppi tattici, quello di Romania compreso, a livello di brigata, tramite rinforzi, se la situazione lo richiederà. Inoltre, accelereremo i processi riguardanti i pre-posizionamenti di equipaggiamenti. Ho ringraziato tutti gli alleati presenti in Romania per i loro contributi e accolto con favore l’annuncio della Spagna sul dispiegamento di militari in Romania, ha dichiarato Klaus Iohannis. Inoltre, il capo dello stato ha ribadito la necessità del supporto consolidato della NATO ai partner vulnerabili, soprattutto alla Repubblica di Moldova (ex sovietica, a maggioranza romenofona) e ha annunciato un ulteriore contributo finanziario per Chişinău, che la Romania trasferirà dal fondo volontario NATO, dedicato a questo stato. In riferimento alla guerra nel paese confinante, Klaus Iohannis ha sostenuto un progresso chiaro per la concretizzazione quanto più rapida delle aspirazioni euroatlantiche dell’Ucraina, sottolineando che la Romania, accando agli altri stati membri, le offrirà sostegno quanto tempo sarà necessario, fino a quando Kiev vincerà la guerra. Anche il vicesegretario generale della NATO, Mircea Geoană, ha affermato che, per la Romania, la decisione più importante presa al Vertice dell’Alleanza Nord-Atlantica di Vilnius è quella riguardante la nuova generazione di piani di difesa per il territorio alleato, che rappresenta un forte elemento di deterrenza per vari tipi di minacce, tra cui anche la Russia.
Il Parlamento Europeo ha adottato mercoledì una risoluzione basata sulla petizione inoltrata al Legislativo comunitario dalla società civile di Romania, che sollecita la contestazione della legalità del veto dell’Austria all’adesione di Bucarest all’Area Schengen. Adotatto con 526 voti favorevoli, 57 contrari e 42 astensioni, il documento invita la Commissione Europea a valutare i costi della mancata adesione di Romania e Bulgaria e ad analizzare i possibili meccanismi di compensazione finanziaria. Alla fine dello scorso anno, il Consiglio Giustizia e Affari Interni non ha adottato una decisione all’unanimità sull’ingresso nell’Area Schengen dei due paesi membri dell’UE dal 2007, in seguito all’opposizione dell’Austria e dell’Olanda. Il cancelliere austriaco Karl Nehammer ha motivato la posizione invocando i migranti clandestini giunti nel suo paese, sostenendo che molti fosseri arrivati via Romania e Bulgaria, dati contraddetti dalle autorità di Bucarest. A sua volta, l’Olanda ha precisato di sostenere l’adesione della Romania, ma non inseme alla Bulgaria.
Decine di case di riposo per persone anziane e con disabilità oppure centri di accoglienza per bambini sono state chiuse oppure hanno l’attività sospesa e hanno ricevuto delle multe dopo gli ampi controlli avvenuti in tutta la Romania questa settimana. Le autorità annunciano di aver individuato numerose irregolarità, strutture che funzionavano illegalmente e che sono stati aperti più fascicoli penali per reati contro la persona, ma anche economici. Tutto nel contesto dello scandalo provocato dalla situazione di alcune case di riposo in provincia di Ilfov, vicino a Bucarest, dove i procuratori hanno trovato persone ricoverate in condizioni inumane. Alcune persone sono in arresto preventivo per 30 giorni, mentre altre agli arresti domiciliari o sotto controllo giudiziario. Il presidente Klaus Iohannis ha definito la situazione dei centri per persone vulnerabili una vergogna nazionale e ha detto che devono pagare tutti quanti sono colpevoli dei maltrattamenti nelle case di riposo dell’orrore, come sono state chiamate dai media. Tutti i centri di cura per bambini o anziani, pubblici o privati, saranno verificati e verranno rianalizzate tutte le autorizzazioni di funzionamento, ha assicurato il premier Marcel Ciolacu dopo più incontri con ministri e responsabili del settore. Il primo ministro si è appellato a tutti i culti religiosi di Romania e alle ong di impegnarsi dal punto di vista sociale. I fatti accaduti in queste case di riposo dell’orrore ci hanno fatto vedere una totale disumanizzazione di persone che io non posso chiamare esseri umani. Il sistema va cambiato. E’ inammissibile avere una moltitudine di istituzioni di controllo che si danno la colpa l’una all’altra. Va ripensato l’intero sistema – dall’autorizzazione, monitoraggio e controllo. Sono fermamente convinto che, nella prossima sessione, insieme a tutti i partner sociali, verranno fatte tutte le modifiche legislative in tal senso, ha detto Marcel Ciolacu. Sono state revocate le direzioni di più autorità del settore, su richiesta del premier, e il ministro del Lavoro, Marius Budăi, si è dimesso sullo sfondo delle accuse relative alla sua responsabilità in questo fascicolo e delle inchieste avviate dalla Direzione per l’Investigazione dei Reati di Criminalità Organizzata e Terrorismo (DIICOT) e dalla Direzione Nazionale Anticorruzione. L’USR (all’opposizione) si è rivolta alla Commissione Europea per segnalare il caso delle case di riposo della provincia di Ilfov, sollecitando l’attivazione dei meccanismi dell’Unione che potrebbero imporre il rispetto dei diritti dell’uomo e delle persone con disabilità.
La compagna Hidroelectrica, il principale produttore di elettricità in Romania, è stata quotata mercoledì alla Borsa Valori di Bucarest. Nel primo giorno di quotazione, ha concluso con successo la maggiore offerta pubblica mai avvenuta alla Borsa di Bucarest e la più grande in Europa, nonchè la terza al mondo quest’anno. Il momento è stato definito storico dal primo ministro Marcel Ciolacu, il quale ha precisato che lo Stato manterrà integralmente la sua quota dell’80% e che i cittadini romeni e altri investitori istituzionali potranno diventare azionisti della società più pregevole in Romania. Il valore di mercato di Hidroeletrica è stimato a 50 miliardi di lei (10 miliardi di euro). L’azienda produce e fornisce energia elettrica che genera attraverso le 187 centrali idroelettriche e microcentrali che gestisce, oltre che dal settore dell’energia eolica.