La settimana 29/05 – 03/06/2023
A Chișinău si è svolto il vertice della Comunità Politica Europea/ Prosegue lo sciopero generale nel settore istruzione/ Proteste in Romania/ Le pensioni speciali, nel mirino dei deputati/
Mihai Pelin, 03.06.2023, 07:50
A Chișinău si è svolto il vertice della Comunità Politica Europea
Il presidente romeno, Klaus Iohannis, ha ribadito, giovedì, a Chișinău durante la seconda edizione del vertice della Comunità Politica Europea (CPE), limportanza del sostegno allUcraina, Paese che continua a essere bersaglio degli attacchi “spietati” della Russia. Il capo dello Stato ha dichiarato che il vertice ospitato dalla Repubblica di Moldova (ex-sovietica, a maggioranza romenofona) è una prova della sua vocazione europea, della serietà degli sforzi di riforma dedicati alla sua adesione allUE e dimostra che l’attenzione è puntata sullintero vicinato orientale e sulla regione del Mar Nero. Iohannis ha accolto con favore la presenza allincontro del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, il presidente ucraino. Il consolidamento della Repubblica di Moldova significa anche il consolidamento della resilienza strategica dellEuropa, ha affermato il leader di Bucarest. Quasi 50 capi di Stato e di governo si sono incontrati nella Repubblica di Moldova. A ospitare il vertice è stata la presidente Maia Sandu, la quale ha precisato che la presenza dei leader europei è una prova chiara che la Moldova non è sola. La Commissione Europea è stata rappresentata dalla presidente Ursula von der Leyen e dal capo della diplomazia, Josep Borrell. I leader hanno discusso di sicurezza e pace, dello sviluppo dellinfrastruttura economica e sociale nello spazio europeo, ma anche della guerra in Ucraina. Il CPE è un formato intergovernativo di dibattito e una piattaforma di coordinamento politico tra gli Stati europei al fine di promuovere il dialogo politico e la cooperazione su temi di interesse comune, per rafforzare la sicurezza, la stabilità e la prosperità nel continente. Il primo incontro CPE si è svolto nellottobre 2022 a Praga.
Prosegue lo sciopero generale nel settore istruzione
A Bucarest, i sindacati dellistruzione hanno annunciato che lo sciopero generale continuerà anche martedì, dopo la mini-vacanza in occasione della Giornata dei bambini e delle Pentecoste ortodosse. Lannuncio è stato fatto dopo il nuovo round di consultazioni con lesecutivo che ha avuto luogo giovedì. In precedenza, il Governo aveva adottato lordinanza durgenza che prevede che lo stipendio del personale docente e ausiliario aumenti di 1.000 lei lordi mensili (200 euro) e di 400 lei (circa 80 euro) lordi per il personale non docente. I sindacati ritengono insufficienti tali aumenti e allo stesso tempo respingono la proposta del governo di introdurre gradualmente i futuri aumenti, entro un massimo di 3 anni dallentrata in vigore della nuova legge sulla retribuzione. Secondo la promessa delle autorità, nella futura griglia salariale dei pubblici dipendenti, lo stipendio dellinsegnante debuttante sarà rapportato allo stipendio lordo medio nelleconomia e rappresenterà il punto di riferimento della griglia salariale nellistruzione. Il presidente Klaus Iohannis ha espresso la speranza che gli insegnanti tornino a scuola martedì. Ha chiesto agli insegnanti di non mettere in difficoltà gli esami nazionali. Oltre allo sciopero, negli ultimi giorni si sono svolte ampie manifestazioni di piazza sia nella capitale che in numerose città della Romania. I sindacati chiedono un aumento del 25% dei redditi di tutti i dipendenti, e per i debuttanti uno stipendio pari a quello medio loro nelleconomia, cioè quasi 4.000 lei (circa 800 euro). I dipendenti dellistruzione hanno avviato lo sciopero il 22 maggio, insoddisfatti del livello salariale e delle condizioni di lavoro.
Proteste in Romania
Oltre ai dipendenti dellistruzione, i poliziotti dei penitenziari cominciano a protestare. Loro respingono laumento delletà pensionabile a 65 anni, poiché affermano che laspettativa di vita dei dipendenti nel sistema è di 62 anni. Mercoledì alcuni di loro hanno posticipato linizio dellattività, per esprimere la loro insoddisfazione in merito al livello salariale e alle condizioni di lavoro. Anche i cancellieri dei tribunali hanno annunciato che si uniranno alle proteste avviate dalle altre categorie di pubblici dipendenti. Loro criticano anche laumento delletà pensionabile a 65 anni, anche per il personale ausiliario dei tribunali. Da parte loro, lunedì, nella capitale, centinaia di dipendenti delle Ferrovie hanno organizzato una manifestazione di protesta, lamentando la continuazione del degrado delle condizioni di lavoro e il fatto che alla compagnia CFR Viaggiatori non ci sia una retribuzione che consenta l’esistenza di un sistema per stimolare le prestazioni e aumentare lefficienza dei dipendenti. Anche i sindacalisti del settore medico hanno avviato un calendario delle proteste. Le loro richieste riguardano lapplicazione dei provvedimenti della legge sulla retribuzione a tutti i dipendenti, la concessione di voucher di vacanza e la modifica del sistema di calcolo per le indennità, i turni e i buoni pasto.
Le pensioni speciali, nel mirino dei deputati
I deputati romeni stanno elaborando il disegno di legge che riforma il sistema delle pensioni di cui beneficiano soprattutto i magistrati e i dipendenti delle forze dellordine. La riforma in questo settore è un obiettivo assunto nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. LUSR, allopposizione, ha sempre chiesto leliminazione delle pensioni speciali, e il ddl ha ricevuto emendamenti dai partiti della coalizione PSD – PNL – UDMR prima di arrivare ai deputati. Tra questi cè la correlazione delletà pensionabile ordinaria con il sistema pensionistico pubblico, al fine di eliminare le eccezioni, in modo che per i diplomatici e il personale ausiliario nei tribunali, letà pensionabile ordinaria aumenti a 65 anni. Viene inoltre modificata la base di calcolo delle pensioni speciali per lallineamento al sistema pubblico. Se attualmente vengono presi in considerazione i redditi degli ultimi 12 mesi, questo periodo aumenterà gradualmente fino a 300 mesi. Inoltre, nessuna pensione di servizio supererà il reddito conseguito durante il periodo di attività. Comera prevedibile, il Consiglio Superiore della Magistratura ha criticato il disegno di legge sulle pensioni speciali e ha ammonito che un improvviso aumento delletà pensionabile dei giudici e dei procuratori potrebbe determinare luscita dal sistema di oltre 1.500 magistrati.