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La settimana 07 – 12/11/2022

Il presidente Klaus Iohannis in Egitto/ Le Leggi sulla Giustizia, conformi alla Costituzione/ Aumento dellinteresse di riferimento/ Accordo su un tetto massimo dei prezzi dellenergia/ Elettricità per la Repubblica di Moldova

La settimana 07 – 12/11/2022
La settimana 07 – 12/11/2022

, 11.11.2022, 16:40

Il presidente Klaus Iohannis in Egitto

La Romania beneficerà di un prestito di circa 3 miliardi di dollari per la progettazione e la costruzione della terza e quarta unità della Centrale Nucleare Elettrica di Cernavodă, nel sud-est del Paese. Presente, questa settimana, a Sharm El-Sheikh, in Egitto, alla Conferenza delle Nazioni Unite sui mutamenti climatici, il presidente Klaus Iohannis ha partecipato all’evento di consegna delle lettere d’intento sul prestito da parte della US Exim Bank. Per l’occasione, il presidente ha espresso il suo sostegno alla continuazione delle iniziative congiunte romeno-americane di promozione della sicurezza energetica, parallelamente al raggiungimento degli obiettivi in materia di mutamenti climatici, di sviluppo delle fonti di energia rinnovabile e di energia nucleare come elementi-chiavi nella realizzazione di successo della transizione verde. D’altronde, alla Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, il presidente Iohannis ha affermato che Bucarest sostiene pienamente la leadership che l’UE si è assunta in merito al contenimento dei mutamenti climatici. ʺDobbiamo garantire una transizione climatica ordinata, con molteplici benefici, investimenti nella ricerca, nello sviluppo e nell’innovazione, nello sviluppo dell’economia verde, nonché nella creazione di nuovi posti di lavoro” – ha puntualizzato Klaus Iohannis.



Le Leggi sulla Giustizia, conformi alla Costituzione

La Corte Costituzionale della Romania ha respinto, mercoledì, le segnalazioni inoltrate dai partiti dell’opposizione USR e AUR, nonché dal Difensore Civico in merito alle tre Leggi sulla Giustizia, adottate di recente dal Parlamento. Si tratta della Legge sullo status dei giudici e dei procuratori, della Legge sull’organizzazione giudiziaria e di quella sul Consiglio Superiore della Magistratura. La presidente ad interim del Senato, la liberale Alina Gorghiu, ha definito corretta e normale la decisione della CCR, ricordando che l’obiettivo della Romania è, al momento, la rimozione del Meccanismo di Cooperazione e Verifica, tramite cui Bruxelles sta monitorando il funzionamento dello stato di diritto in Romania sin dalla sua adesione all’UE, nel 2007. Della rimozione del meccanismo dipende l’adesione della Romania all’Area Schengen. L’opposizione ha chiesto, però, al presidente Klaus Iohannis di non promulgare le Leggi sulla Giustizia, anche se sono state dichiarate conformi alla Costituzione, e di aspettare il parere della Commissione di Venezia.



Aumento dell’interesse di riferimento

Martedì, la Banca Centrale della Romania ha preso alcune decisioni importanti. Ha aumentato il tasso dell’interesse di riferimento al 6,75% all’anno dal 6,25%. Ha inoltre aumentato il tasso di interesse per i crediti, nonché quello per i depositi. La Banca Centrale ha deciso anche di mantenere un fermo controllo sulla liquidità esistente sul mercato monetario e di mantenere gli attuali livelli dei tassi delle riserve minime obbligatorie per i passivi in lei e in valuta delle istituzioni di credito. Allinizio di questanno, linteresse chiave ammontava al 2% all’anno. Il suo aumento si spiega con il fatto che lelettricità e il cibo, sempre più costosi, hanno determinato l’aumento dellinflazione, a settembre, a quasi il 16%. Gli specialisti prevedono un aumento dellinflazione verso la fine di questanno, per avere poi una traiettoria discendente e scendere al di sotto del 10% nella prima metà del 2024.



Accordo su un tetto massimo dei prezzi dell’energia

Dopo numerose discussioni, i leader del PNL, PSD e UDMR della coalizione governativa di Bucarest hanno raggiunto, questa settimana, un accordo su un nuovo tetto massimo ai prezzi dellenergia. Le disposizioni, che entreranno in vigore l’anno prossimo, riguardano principalmente chi ha un consumo attuale superiore a 255 kWh al mese e attualmente è costretto a pagare bollette salatissime. Così, dal 1° gennaio prossimo, i consumatori domestici che superano il tetto di 255 kWh, come pure le grandi aziende, pagheranno un prezzo fisso di 1,30 lei per kWh (circa 26 eurocentesimi). Inoltre, le piccole e medie imprese, lindustria alimentare e farmaceutica, nonché i luoghi di culto pagheranno 1 leu per kWh (circa 20 eurocentesimi). Invece il prezzo del gas naturale rimane invariato: i clienti domestici pagheranno 31 bani (circa 6 eurocentesimi) per kilowatt/ora, e i clienti non domestici 37 bani (circa 7 eurocentesimi).



Elettricità per la Repubblica di Moldova

LUnione Europea offrirà alla Repubblica di Moldova un sostegno di 250 milioni di euro per il superamento della crisi energetica, di cui 50 milioni per la compensazione delle bollette. Lo ha annunciato la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, giovedì, a Chişinău. Un nuovo gesto di sostegno alla piccola repubblica, duramente colpita dalle conseguenze della guerra russa contro lUcraina. Lo stato a maggioranza romenofona sta affrontando una crisi energetica senza precedenti, dopo che la compagnia russa Gazprom ha ridotto considerevolmente le forniture. Anche la Repubblica di Moldova è rimasta senza lelettricità che acquistava dallUcraina e dalla regione separatista russofona della Transnistria, così che ora oltre il 90% del suo fabbisogno energetico viene importato dalla Romania. Secondo il ministro degli Affari Esteri, Bogdan Aurescu, la Romania ha aiutato la Repubblica di Moldova anche con la fornitura di olio combustibile e legna da ardere. Inoltre, il governo romeno ha approvato 130.000 metri cubi di legna da ardere su richiesta di Chisinau.



Un nuovo valico di confine tra la Romania e l’Ucraina

Il premier romeno, Nicolae Ciucă, ha partecipato, giovedì, insieme al suo omologo ucraino Denys Shmyhal, allapertura del valico di confine Vikovu de Sus – Krasnoilsk. È il primo valico romeno-ucraino ad essere aperto dal 1999 e il primo tra lUcraina e uno stato membro dellUnione Europea dopo linizio dellaggressione militare russa in Ucraina. Il punto doganale faciliterà il transito di persone e merci tra l’Ucraina e la Romania, ma anche verso i Paesi dellUnione.

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