La settimana 17 – 22/10/2022
Consiglio UE sul tema dellenergia/ Fondi europei per aiutare la Romania a far fronte al rincaro dellenergia/ Proteste dei sindacalisti romeni/ Le leggi sulla Giustizia, adottate dal Parlamento/ Mozione semplice allesame della Camera
Mihai Pelin, 21.10.2022, 16:14
Consiglio UE sul tema dell’energia
Al Consiglio Europeo di Bruxelles, il presidente romeno Klaus Iohannis ha dichiarato che, a lungo termine, bisogna trovare soluzioni per avere energia sufficiente e a prezzi decenti. La proposta della Commissione Europea volta a contrastare i prezzi elevati dellenergia è buona, ha aggiunto il capo dello Stato romeno, precisando che la Romania concorda con le nuove misure proposte. In tale contesto, il capo dello Stato ha accennato anche alla diversificazione delle risorse energetiche, dallenergia verde allo sfruttamento del gas del Mar Nero. La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, sostiene lacquisto congiunto di gas naturale da parte degli Stati membri dellUnione, un eventuale tetto massimo del prezzo del gas, la costituzione di consorzi di compagnie del gas e la firma di accordi di solidarietà energetica tra i Paesi confinanti. Nell’agenda della riunione è stata inserita anche unanalisi degli sviluppi della guerra di aggressione della Russia contro lUcraina, nonché limpegno dellUE a continuare a fornire sostegno a questo Paese a livello politico, finanziario, umanitario e militare.
Fondi europei per aiutare la Romania a far fronte al rincaro dell’energia
La Romania riceverà fondi europei di 2,2 miliardi di euro per aiutare la popolazione vulnerabile e le aziende a far fronte allaumento delle bollette dell’energia, dopo che la Commissione Europea ha deciso che il 10% dei fondi non spesi afferenti al periodo 2014-2020 può essere assegnato a nuove forme di supporto. Il premier Nicolae Ciucă ha precisato che, oltre alla compensazione delle bollette ricevute dalle famiglie bisognose o alla concessione di voucher, il denaro sarà destinato anche al sostegno delle piccole e medie imprese e alla creazione di posti di lavoro.
Proteste dei sindacalisti romeni
Diverse proteste hanno avuto luogo in Romania. I sindacalisti sono scesi in piazza, scontenti degli stipendi bassi e dei prezzi stellari. Partendo lunedì per Bucarest da diverse città della Romania, loro hanno avviato delle proteste, organizzate strada facendo, in più località. Le cosiddette carovane si sono incontrate giovedì nella capitale, dove si è svolta un’ampia manifestazione, seguita da altre proteste. I sindacalisti chiedono il controllo dei prezzi e la tassazione degli extra-profitti, laumento degli stipendi e delle pensioni, lo sblocco delle negoziazioni collettive e l’applicazione totale e non discriminatoria della Legge sulla retribuzione del personale pagato da fondi pubblici, nonché della Legge sullo status del personale ferroviario.
Le leggi sulla Giustizia, adottate dal Parlamento
Le tre leggi avviate dal Ministero della Giustizia di Bucarest, che riguardano il Consiglio Superiore della Magistratura, lorganizzazione giudiziaria e lo status dei giudici e dei procuratori, sono state adottate dal Senato, la camera decisionale nel loro caso. Lopposizione, guidata dallUSR, critica però questi documenti, il modo in cui si sono svolti i dibattiti, nonché il fatto che il governo non abbia atteso il parere consultivo della Commissione di Venezia. In risposta, la coalizione di maggioranza PSD – PNL – UDMR ha affermato che i testi sono stati redatti in conformità alle raccomandazioni delle competenti istituzioni europee. Più parlamentari dell’USR, AUR e non affiliati appartenenti al partito La Forza della Destra hanno contestato alla Corte Costituzionale le tre leggi sulla Giustizia.
Mozione semplice all’esame della Camera
La Camera dei Deputati di Bucarest ha bocciato, mercoledì, la mozione semplice contro il ministro dellInterno, Lucian Bode, inoltrata da parlamentari dellUSR e non affiliati membri del partito La Forza della Destra. I firmatari hanno chiesto al ministro Bode di lasciare la guida del MAI, perché non è riuscito a riformare listituzione. Gli autori fanno riferimento anche al modo non trasparente con cui è stata organizzata la gara d’appalto per lacquisto di 600 auto BMW che devono entrare nella dotazione della Polizia Romena. Allo stesso tempo, Lucian Bode è accusato di aver reso segreta la sua tesi di dottorato, ancor prima della sua pubblicazione. Il ministro dellInterno ha smentito le accuse, sostenendo che il testo della mozione è pieno di bugie.
Decisioni sull’ingresso della Romania a Schengen
Le autorità di Bucarest hanno accolto favorevolmente la risoluzione non legislativa di martedì del Parlamento Europeo (PE), che sostiene, a larga maggioranza, ladesione di Romania e Bulgaria allarea Schengen. È la quarta risoluzione in questo senso adottata dall’istituzione comunitaria. Giovedì il Parlamento olandese ha adottato, invece, una risoluzione in cui chiede al governo di essere prudente per quanto riguarda ladesione di Romania e Bulgaria allarea Schengen. Nel documento viene chiesto allesecutivo guidato da Mark Rutte di non compiere passi irreversibili in merito allallargamento, fino a quando non effettuerà ulteriori indagini sulla sorveglianza dei confini da parte dei due Paesi. Attualmente tutti gli stati dellUE, ad eccezione di Bulgaria, Croazia, Cipro, Irlanda e Romania, fanno parte dellarea Schengen. Le autorità di Bucarest ricordano che la Romania adempie ai criteri tecnici e riaffermano che il Paese è pronto a far parte dellarea europea di libera circolazione. Per lallargamento Schengen è necessario il voto unanime del Consiglio UE, previsto per l8 dicembre prossimo.
Ampia esercitazione militare alle foci del Danubio
Oltre 300 militari romeni si sono addestrati sul braccio Sfântu Gheorghe (est) del Danubio, vicino allIsola di Serpenti (Ucraina), nellambito dellesercitazione Danube Protector 22. La flottiglia fluviale è lunica del genere nellAlleanza e, allo stesso tempo, la prima forza di reazione in caso di minaccia nella zona del Danubio. D’altra parte, fra pochi giorni arriveranno, nel campo di addestramento di Cincu (centro), i primi convogli con equipaggiamento militare inviati dalla Francia in Romania. Di recente, la Francia ha deciso di rafforzare il gruppo tattico della NATO in Romania e ha inviato carri armati pesanti Leclerc e veicoli corazzati. La Francia guida il battlegroup della NATO in Romania e, al momento, a Cincu sono presenti alcune centinaia di soldati francesi. La guerra in Ucraina ha spinto la NATO a rafforzare il suo fianco orientale con quattro nuovi gruppi tattici in Slovacchia, Ungheria, Bulgaria e Romania.