La settimana 03 – 08/10/2022
Il presidente Klaus Iohannis, alle riunioni di Praga/ Ladesione della Romania a Schengen, allesame del Parlamento Europeo/ Le leggi sulla Giustizia, al dibattito dei senatori romeni/ Un nuovo ministro dellIstruzione
Corina Cristea, 08.10.2022, 09:00
Il presidente Klaus Iohannis, alle riunioni di Praga
Il presidente Klaus Iohannis si è recato a Praga questa settimana per il vertice informale del Consiglio Europeo, incentrato sulla guerra in Ucraina, la crisi energetica e l’economia. Il giorno prima, giovedì, il capo di Stato romeno ha partecipato, sempre a Praga, alla prima riunione della Comunità Politica Europea. Svolto in un momento chiave per il continente europeo, nel contesto della guerra illegale e ingiustificata iniziata dalla Federazione Russa contro l’Ucraina, il vertice della Comunità Politica Europea ha offerto l’occasione per un dialogo politico su temi riguardanti il sostegno all’Ucraina, la reazione alle recenti escalation della Federazione Russa, la garanzia della sicurezza, la situazione nel campo dell’energia e la sicurezza dell’approvvigionamento, i mutamenti climatici e gli sviluppi nel settore economico. Questa nuova piattaforma di dialogo ha anche cercato di facilitare lo scambio di opinioni sui temi di massima preoccupazione nel nuovo contesto geopolitico, in modo da poter definire linee d’azione comuni, si legge in un comunicato stampa dell’Amministrazione Presidenziale di Bucarest. I leader dei 44 Stati partecipanti hanno condannato all’unanimità l’invasione russa in Ucraina e hanno ribadito la loro unità e solidarietà di fronte all’aggressione di Mosca.
Ladesione della Romania allarea Schengen, allesame del Parlamento Europeo
Il Parlamento Europeo ha discusso, a Strasburgo, insieme ai rappresentanti della Commissione Europea e a quelli del Consiglio, l’adesione di Romania e Bulgaria all’area Schengen. Gli eurodeputati romeni hanno sostenuto mercoledì, nella riunione plenaria del Parlamento Europeo, l’adesione quanto prima, nel contesto in cui i due Paesi adempiono già dal 2011 a tutti i criteri tecnici necessari. Quasi tutti i rappresentanti dei gruppi politici nel legislativo europeo si sono dichiarati a favore dell’adesione, ad eccezione degli eurodeputati del Gruppo “Identità e Democrazia, che non vogliono l’allargamento dellarea Schengen e temono una migrazione di massa. Il voto sulla risoluzione di adesione si svolgerà nella prossima sessione del Parlamento Europeo.
Le leggi sulla Giustizia, al dibattito dei senatori romeni
Le leggi sulla Giustizia sono sottoposte al dibattito dei senatori a cominciare da questa settimana e il voto finale è atteso nella sessione plenaria della Camera decisionale, la prossima settimana. I tre atti normativi, riguardanti il funzionamento dell’CSM, l’organizzazione giudiziaria e lo status dei magistrati, vanno adottati rapidamente, questautunno, afferma il ministro della Giustizia, Cătălin Predoiu. Egli ha spiegato che da questi atti normativi dipende ladempimento agli obiettivi stabiliti dal MCV e, implicitamente, l’adesione della Romania all’area Schengen. Dall’opposizione, l’ex ministro della Giustizia dell’USR, Stelian Ion, chiede il rinvio del voto dei senatori fino a quando avrà espresso un parere in merito anche la Commissione di Venezia. La presidente del Senato, Alina Gorghiu, afferma, tuttavia, che l’adozione di queste leggi è necessaria affinché la Romania ottenga un buon risultato nel rapporto sulla giustizia e, a dicembre, se la Commissione di Venezia farà delle raccomandazioni per la modifica della normativa, l’armonizzazione sarà fatta senza alcunesitazione.
Un nuovo ministro dellIstruzione
Il primo ministro romeno, Nicolae Ciucă, afferma che appoggerà Ligia Deca, la nuova ministra dell’Istruzione, a portare a compimento il progetto presidenziale La Romania istruita, di modo che le nuove leggi sull’Istruzione arrivino in Parlamento entro la fine del mese. L’ex consigliere presidenziale Ligia Deca ha prestato giuramento lunedì come ministro dell’Istruzione. Proposta per questa carica dall’Ufficio Politico Nazionale del PNL, Ligia Deca subentra a Sorin Cîmpeanu, il quale si è dimesso giovedì scorso, dopo essere stato accusato di plagio.
La Banca Centrale aumenta di nuovo linteresse di riferimento
Il Consiglio di Amministrazione della Banca Centrale ha alzato, ancora una volta, il tasso dinteresse di riferimento, nel tentativo di tenere sotto controllo l’aumento dei prezzi. È il settimo aumento quest’anno, con il tasso chiave ora al 6,25%, il più alto degli ultimi 12 anni. Secondo il vicepresidente dell’Associazione degli Esperti di Investimenti in Romania, l’analista finanziario Adrian Codirlaşu, la Banca Centrale prevede un ulteriore aumento dell’inflazione e ha applicato questaumento dellinteresse di riferimento, che supera le aspettative del mercato. Secondo gli specialisti della Banca Centrale, il tasso inflazionistico annuo continuerà probabilmente ad aumentare verso la fine dell’anno, ma in un ritmo notevolmente rallentato, le cause essendo legate a maggiori rincari anticipati del gas naturale e dell’elettricità, oltre che dei generi alimentari, sullo sfondo della guerra in Ucraina, ma anche della prolungata e ampia siccità verificatasi questestate in tutta Europa. Secondo la Banca Centrale, il tasso inflazionistico annuo è salito al 15,32% ad agosto.
Dossier di spionaggio sul fondo di riserve minerarie della Romania
I procuratori della Direzione per le Indagini sulla Criminalità Organizzata e il Terrorismo di Bucarest hanno messo sotto accusa quattro persone – cittadini romeni e stranieri – in un caso di spionaggio che riguarda la compagnia serba NIS Petrolio, controllata dal gruppo russo Gazprom. Gli inquirenti hanno effettuato perquisizioni a Bucarest e Timişoara (ovest), sia presso la sede della società che nelle abitazioni di alcuni dipendenti, in seguito alle quali sono stati sequestrati documenti e supporti di memoria. I quattro sono accusati di aver divulgato informazioni segrete di servizio, oppure classificate e di aver trasferito senza autorizzazione dati informatici riguardanti il fondo delle riserve minerarie della Romania – informa la DIICOT. Il pacchetto maggioritario di azioni della compagnia serba NIS è stato acquistato, nel 2009, dalla Gazprom, tramite un accordo firmato dai governi di Belgrado e Mosca.