La settimana 18 – 22/04/2022
Il presidente romeno, Klaus Iohannis, vtc con i leader alleati e delle istituzioni UE e NATO/ Colloqui romeno-americani/ Il ddl della Legge sulloffshore allesame del Senato di Bucarest/ Sostegno di 100 milioni di euro alla Repubblica di Moldova
România Internațional, 23.04.2022, 07:00
Il presidente romeno, Klaus Iohannis, vtc con i leader alleati e delle istituzioni UE e NATO
Il capo dello stato romeno, Klaus Iohannis, ha partecipato, su invito del suo omologo americano, Joe Biden, a un nuovo round di consultazioni, in video teleconferenza, con leader alleati delle istituzioni dell’UE e della NATO e degli stati partner, nel contesto del proseguimento dell’aggressione militare illegale della Russia contro l’Ucraina. Sono stati esaminati la strategia di sostegno all’Ucraina e le misure di risposta applicate dalla comunità internazionale, per contrastare le azioni della Russia, ma anche i pacchetti estesi di sanzioni. I partecipanti alle consultazioni hanno ribadito la decisione di garantire sostegno economico, umanitario e di sicurezza all’Ucraina. Nel suo intervento, il presidente Klaus Iohannis ha accennato all’importanza di mantenere l’unità alleata e transatlantica ed ha condannato con fermezza gli omicidi commessi dalle truppe russe contro i civili. D’altra parte, il capo dello stato ha sottolineato l’ampio impatto dell’attuale crisi sulla situazione di sicurezza sul fianco orientale dell’alleanza, soprattutto nella zona del Mar Nero. Klaus Iohannis ha parlato della necessità che sia creato quanto prima il Gruppo tattico della NATO sul territorio della Romania. Ha inoltre esortato ad azioni decise e coordinate al fine di eliminare la dipendenza energetica dalla Russia ed ha sottolineato che le sanzioni imposte si sono dimostrate uno strumento efficace.
Colloqui romeno-americani
Il ministro degli Esteri romeno, Bogdan Aurescu, e il segretario di stato americano, Antony Blinken, hanno discusso, lunedì, al telefono, delle conseguenze dell’aggressione militare russa in Ucraina e degli sforzi alleati per gestire la situazione e risponderne adeguatamente. Bogdan Aurescu ha presentato le valutazioni di Bucarest in merito agli sviluppi della sicurezza sul fianco est della NATO e nella zona del Mar Nero. Ha inoltre offerto particolari sulle azioni complesse delle autorità romene a sostegno della confinante Ucraina a livello politico, logistico e umanitario. Il capo della diplomazia di Bucarest ha sottolineato l’importanza dell’applicazione quanto prima delle decisioni prese al vertice straordinario della NATO del 24 marzo scorso, soprattutto la creazione accelerata del Gruppo tattico in Romania, quale primo passo per equilibrare e rafforzare la presenza NATO sul fianco orientale a lungo termine. Dal canto suo, il segretario di stato Antony Blinken ha trasmesso ringraziamenti da parte degli USA per il ruolo regionale assunto da Bucarest e per il sostegno offerto a Kiev e ad altri partner vulnerabili della regione, Chișinău compresa. L’esponente americano ha dato assicurazioni che Washington è pienamente impegnata a proteggere i territori della Romania e di tutti gli alleati, soprattutto dei Paesi in prima linea, come la Romania. Sempre lunedì, il ministro della Difesa romeno, Vasile Dîncu, e il suo omologo americano, Lloyd Austin, hanno avuto un colloquio telefonico sugli sviluppi della situazione di sicurezza nella zona del Mar Nero. Vasile Dîncu ha ringraziato gli USA per l’impegno e il contributo consistente alle iniziative volte a garantire la sicurezza del fianco orientale della NATO. Il ricollocamento del battaglione Stryker, il dislocamento di alcuni aerei F-16 e F-18 per rafforzare le missioni di enhanced air policing in Romania sono solo due esempi concreti della solidità dei rapporti transatlantici.
Il ddl della Legge sull’offshore, che permette l’estrazione del gas naturale dal Mar Nero, all’esame del Senato di Bucarest in procedura d’urgenza
Il ddl della Legge sull’offshore, che permette l’estrazione del gas naturale dal Mar Nero, è stato inserito, martedì, nell’agenda dell’Ufficio permanente del Senato di Bucarest. Quest’ultimo esaminerà il ddl in procedura d’urgenza, dopo che avrà ricevuto luce verde da parte delle istituzioni specializzate. Si stima che il voto al Senato, quale prima camera interessata, sarà espresso nel mese di maggio. Il premier Nicolae Ciucă ha affermato che la Legge sull’offshore garantirà la stabilità e la prevedibilità legale all’ambiente d’affari in questo settore per quanto riguarda l’indipendenza della Romania dalle risorse di gas dalla Russia. Il volume di gas stimato esistente nei perimetri romeni del Mar Nero ammonta a 200 miliardi di metri cubi, e la maggiore quantità si trova nel perimetro di Neptun Deep, detenuto da OMV Petrom e ExxonMobil.
Sostegno di 100 milioni di euro alla Repubblica di Moldova
Il Ministero degli Esteri di Bucarest ha salutato il via libera da parte del Senato, come camera decisionale, al ddl sulla ratifica dell’Accordo relativo all’implementazione del programma di assistenza tecnica e finanziaria in base a uno aiuto finanziario non rimborsabile per un valore di 100 milioni di euro concesso dalla Romania alla Repubblica di Moldova, a maggioranza romenofona. L’accordo è stato firmato dai premier romeno, Nicolae Ciucă, e moldavo, Natalia Gavriliţa, l’11 febbraio, a Chişinău. La Romania parteciperà al consolidamento della resilienza della Repubblica di Moldova in settori fondamentali per la società, tra cui il settore energetico, i trasporti e l’infrastruttura di trasporto, la tutela ambientale e il contrasto dei mutamenti climatici, i lavori pubblici e l’infrastruttura, la salute, l’istruzione, la cultura e il patrimonio, la ricerca.
Il FMI ha rivisto al ribasso le stime sulla crescita economica della Romania nel 2022
Il Fondo Monetario Internazionale ha rivisto significativamente al ribasso le stime sulla crescita economica della Romania quest’anno, dal 4,8%, quanto anticipava in autunno, al 2,2%. La bozza della finanziaria per il 2022 è stata redatta in base ad una crescita economica del 4,6%. Quanto all’inflazione, il FMI stima una crescita media annua dei prezzi del 9,3%, due volte e mezzo oltre l’avanzo previsto lo scorso autunno. Lo sbalzo inflazionistico rallenterà al 4% l’anno prossimo. A livello globale, il FMI sottolinea che le prospettive dell’economia mondiale sono peggiorate significativamente rispetto alle stime di gennaio, principalmente a causa dell’invasione russa in Ucraina, che ha provocato una crisi umanitaria nell’Europa dell’Est e sanzioni atte a fare pressioni su Mosca e a determinarla a cessare le ostilità. Perciò, adesso le stime sulla crescita economica mondiale sono del 3,6% sia nel 2022, che nel 2023.
(Leyla Cheamil)