La settimana 13 – 18/12/2021
Nuove misure anti-epidemia/ Finanziaria 2022/ La prima dimissione dal nuovo governo di Bucarest/ CSM – rinvio del cambiamento/ A Bruxelles, discussioni sulla Moldova/ Scherzo elettorale in una repubblica fantasma/ Romania ai mondiali di pallamano
Bogdan Matei, 18.12.2021, 07:00
Nuove misure anti-epidemia
È stata approvata l’Ordinanza d’Urgenza sull’implementazione della scheda d’ingresso in Romania per i passeggeri. Il ministro della Salute, Alexandru Rafila, ha affermato che il documento non è volto a impedire la circolazione, ma intende permettere la rapida localizzazione dei contatti di una persona contagiata da COVID-19. La misura entra in vigore il 20 dicembre. Questo tipo di documento è già utilizzato in altri 18 stati membri dell’Unione Europea. Dall’inizio della pandemia, sul territorio della Romania sono stati rilevati 1,8 milioni di casi di COVID-19 e circa 58.000 persone positive al coronavirus hanno perso la vita. Sullo sfondo della psicosi no-vax alimentata da una parte dei mass media, da alcuni politici e persone pubbliche, il Paese ha il secondo più basso tasso di immunizzazione tra i 27 stati membri dell’Unione Europea.
Finanziaria 2022
L’Esecutivo di Bucarest ha messo in dibattito pubblico la bozza della finanziaria e della legge sulla previdenza sociale per l’anno prossimo e auspica che siano votate dal Parlamento prima delle feste. Nella bozza sono presi in considerazione gli aumenti di pensioni, assegni familiari e indennità decisi questa settimana. D’altra parte, sono stati annunciati il congelamento degli stipendi nel settore pubblico, tranne quelli dei settori assistenza sociale e salute, e il rinvio di un altro anno ancora dell’entrata in vigore delle pensioni speciali per i sindaci. Per le pensioni di oltre 4.000 lei (pari a 800 euro) saranno pagati contributi per la salute. Le piccole imprese con un fatturato compreso tra 500.000 e un milione di euro dovranno pagare un’imposta pari al 16% del profitto, non dell’1% del reddito, come finora. I membri del governo si impegnano a non aumentare le tasse e a contrastare più efficacemente l’evasione fiscale. L’opposizione critica molte di queste decisioni, mentre i sindacati della polizia e del settore sanitario hanno ripreso le proteste contro le politiche sociali e salariali del governo.
La prima dimissione dal nuovo governo di Bucarest
Il ministro della Ricerca romeno, il liberale Florin Roman, ha rassegnato le dimissioni dalla carica — lo ha reso pubblico, mercoledì, l’Ufficio stampa del Governo di Bucarest. In precedenza, la sua dimissione o rimozione dalla carica da parte del premier liberale Nicolae Ciucă era stata sollecitata sia dall’opposizione di centro-destra, USR, sia da quella nazionalista, AUR, dopo le accuse di falsificazione del CV e di plagio nella tesi di master. La dimissione di Roman è la prima dal nuovo governo di coalizione PSD-PNL-UDMR, insediato meno di un mese fa. La carica di ministro della Ricerca, è stata assunta, ad interim, dal ministro dell’Energia liberale, Virgil Popescu.
CSM — rinvio del cambiamento
La Plenaria del Consiglio Superiore della Magistratura della Romania ha deciso, a maggioranza di voti, che lattuale presidente, Bogdan Mateescu, continui a ricoprire ad interim la carica anche dopo la scadenza del suo mandato. In precedenza, la sezione giudici del CSM aveva bocciato le due candidate alla presidenza, Andreea Chiş e Gabriela Baltag. Il mandato dell’attuale direzione del Consiglio, della durata di un anno, scade il 6 gennaio. Secondo la Costituzione, il Consiglio Superiore della Magistratura è il garante dellindipendenza della Giustizia.
A Bruxelles, discussioni sulla Moldova
Gli stati membri dell’Unione Europea devono riconoscere e rispettare le aspirazioni di integrazione dei Paesi del Partenariato Orientale, come pure le loro scelte libere e sovrane — ha affermato il presidente romeno, Klaus Iohannis, al vertice di Bruxelles dei 27 con i capi di stato e di governo delle repubbliche ex-sovietiche Moldova, Ucraina, Georgia, Armenia e Azerbaigian. L’Unione Europea, afferma il presidente romeno, deve puntare sull’intensificazione della cooperazione e del sostegno ai partner dell’est nel campo della sicurezza. Egli ha inoltre chiesto il sostegno di Bruxelles all’iter europeo della Moldova, a maggioranza romenofona, guidata da un presidente, Maia Sandu, e un governo palesemente pro-occidentali.
Scherzo elettorale in una repubblica fantasma
Il Ministero degli Esteri romeno ha annunciato che non riconosce la legittimità delle elezioni organizzate domenica nella regione secessionista pro-russa Transnistria, sita nell’est della Moldova. La diplomazia di Bucarest ribadisce il sostegno a una soluzione completa, pacifica e durevole del conflitto in Transnistria, in conformità al diritto internazionale, osservando la sovranità e l’integrità territoriale della Moldova, con i confini riconosciuti a livello internazionale e senza intaccare il suo futuro europeo — si legge in un comunicato del MAE. La Transnistria è uscita, de facto, dal controllo delle autorità centrali nel 1992, in seguito a un conflitto armato in cui centinaia di persone hanno perso la vita, terminato dopo l’intervento delle truppe russe a fianco dei ribelli secessionisti.
Romania ai mondiali di pallamano
La nazionale femminile di pallamano della Romania ha terminato al 13/o posto il Campionato Mondiale organizzato in Spagna. Sostenute costantemente dalle tribune da numerosi compatriotti residenti in Spagna oppure venuti dalla Romania per assistere alle partite, le romene hanno registrato tre vittorie — con Iran, Kazakistan e Puerto Rico, e tre sconfitte, contro le nazionali di Norvegia, Olanda e Svezia. Dalla squadra romena, allenata da Adrian Vasile, è mancata però Cristina Neagu, dichiarata quattro volte la migliore giocatrice di pallamano del mondo, che ha deciso di prendere una pausa dalla squadra nazionale quest’anno. La Romania, che non si è assentata da nessun torneo finale mondiale, ha vinto il trofeo nel 1962, medaglie d’argento nel 1973 e 2005 e di bronzo nel 2015, nonché il bronzo europeo nel 2010.