La settimana 18 – 23/10/2021
Scattano nuove misure restrittive anti-Covid/ Un nuovo premier designato/ Prospettive sui prezzi dellenergia/ Visita al vertice
Roxana Vasile, 23.10.2021, 07:00
Scattano nuove misure restrittive anti-Covid
L’Europa è l’unica regione del mondo a registrare una crescita del numero di contagi da Covid-19, e la Romania non è un’eccezione. Questa settimana sono stati toccati ogni giorno nuovi record di migliaia di contagi e centinaia di decessi. Negli ospedali non ci sono più posti per i malati in condizioni gravi. Sempre più località superano l’incidenza di 6 casi per mille abitanti. L’interesse dei romeni per la vaccinazione è aumentato e, questo finesettimana, a Bucarest, è organizzata una nuova maratona vaccinale. Tuttavia, il numero delle persone completamente immunizzate con sieri anti-Covid è ritenuto basso. In questo contesto, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha deciso di mandare una delegazione in Romania. Sostegno sotto forma di medicinali, apparecchiatura o personale medico è arrivato anche dall’Europa, da Olanda, Polonia, Italia, Danimarca e Moldova. L’Austria e l’Ungheria accolgono malati che curano nei loro ospedali. Alla luce di tutto ciò, il capo dello stato Klaus Iohannis, criticato più volte per la sua passività e mancanza di reazione, ha ammesso che i preparativi per la quarta ondata della pandemia sono stati carenti, mentre la campagna vaccinale troppo lenta. Ha convocato, mercoledì, una seduta con i responsabili del governo, in vista dell’istituzione di nuove misure restrittive a titolo preventivo, ma anche a carattere coercitivo. La vaccinazione è l’unica soluzione per fermare la pandemia — ha affermato il presidente, dopo la riunione, aggiungendo che servono decisioni urgenti atte a diminuire, a breve termine, la mobilità e l’interazione umana. Le misure entreranno in vigore da lunedì — gli spostamenti notturni saranno vietati, mentre durante il giorno, per la maggior parte delle attività l’accesso sarà permesso solo in base al certificato verde. Sarà d’obbligo indossare la mascherina protettiva ovunque, sia all’interno, che all’aperto, mentre gli alunni di tutti i cicli d’istruzione saranno in vacanza per due settimane.
Un nuovo premier designato
Il presidente Klaus Iohannis ha firmato, giovedì, il decreto sulla designazione del generale a riposo Nicolae Ciucă, da parte del PNL, come candidato alla carica di primo ministro. L’annuncio è arrivato alla fine delle consultazioni con i partiti parlamentari, nel tentativo dichiarato di porre fine almeno all’attuale crisi politica, sovrapposta a quella sanitaria e all’aumento dei prezzi dell’energia. Il giorno precedente, il primo candidato designato dal presidente — il leader dell’USR, Dacian Cioloş — non ha ottenuto la fiducia del Legislativo. E nemmeno la sua squadra formata esclusivamente da membri dell’USR. L’alleanza governativa di cui hanno fatto parte il PNL, l’USR e l’UDMR si è sciolta a settembre a causa del conflitto tra l’USR e il premier liberale, al momento ad interim, Florin Cîțu. L’USR ha votato, accanto all’Opposizione, una mozione di sfiducia contro il Governo rimasto di minoranza PNL-UDMR, e la mozione è passata. I membri dell’USR hanno condizionato il loro ritorno al governo dalla partenza di Florin Cîțu, però, finora, ogni tentativo di rifare la coalizione è fallito. Dopo la designazione, senza successo, del leader dell’USR per la carica di primo ministro, ora tocca al ministro della Difesa nel Governo sfiduciato di Florin Cîțu, il liberale Nicolae Ciucă, formare una squadra e redigere un programma di governo. L’USR vorrebbe che fosse rifatta la coalizione, ma il PNL desidera un esecutivo di minoranza assieme all’UDMR, eventualmente con il sostegno del PSD, all’opposizione, la maggiore formazione rappresentata nel Legislativo, iniziativa con cui gli elettorati dei due partiti non concordano. In più, l’ex presidente del PNL, Ludovic Orban, ha annunciato la sua dimissione dal gruppo parlamentare liberale, affermando che la designazione di Nicolae Ciucă, imposto dal presidente Klaus Iohannis, è la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
Prospettive sui prezzi dell’energia
L’impennata dei prezzi dell’energia ha diviso in due parti i leader degli stati membri dell’Unione Europea, riuniti a Bruxelles per un Consiglio informale. Una parte sostiene un intervento forte per far diminuire i prezzi, l’altra è del parere che le misure già proposte dalla Commissione siano sufficienti affinché gli europei passino l’inverno, portando come argomento il ritorno del mercato alla normalità in primavera. In Romania, il Senato ha adottato, questa settimana, un’ordinanza d’urgenza secondo cui i prezzi dell’energia elettrica e del gas naturale per i consumatori domestici avranno un tetto massimo e saranno concesse compensazioni fino a fine marzo. Inoltre, i consumatori vulnerabili potranno rinviare di sei mesi il pagamento delle bollette, su richiesta. Sono previste anche misure a favore delle PMI: l’IVA è diminuita dal 19 al 5% e saranno esentate dal pagamento dei certificati verdi e dell’accisa. L’ordinanza sarà sottoposta anche al voto della Camera dei Deputati, con potere decisionale.
Visita al vertice
Bucarest ha accolto, questa settimana la visita del segretario alla Difesa americano, Lloyd Austin. Per l’occasione, l’esponente di Washington ha dichiarato che la sicurezza e la stabilità della regione rivierasca al Mar Nero fanno parte dell’interesse nazionale degli Stati Uniti e sono essenziali per la sicurezza sul fianco est della NATO. Ai colloqui con il presidente Klaus Iohannis e con il suo omologo ad interim, Nicolae Ciucă, il capo del Pentagono, Lloyd Austin, ha promesso che gli USA continueranno a offrire assistenza al rafforzamento della capacità marittima della Romania.