La settimana 05 – 10/07/2021
Un altro mese di stato di allerta/ Crescita economica/ Problemi nella coalizione governativa/ Romania Istruita, 5 anni dopo/ Iniziativa dei Tre Mari/ Europei e Giochi Olimpici
Bogdan Matei, 10.07.2021, 07:00
Un altro mese di stato di allerta
Istituito a maggio 2020, dopo due mesi di stato di emergenza provocata dall’epidemia di COVID-19, lo stato di allerta in Romania è stato prorogato di 30 giorni, a cominciare da lunedì, 12 luglio. Stando al capo del Dipartimento per le Situazioni di Emergenza, Raed Arafat, la decisione adottata dal governo include una serie di modifiche. Tra queste: l’aumento del numero di persone che possono partecipare agli eventi all’aperto a 1000 e la diminuzione da quattro a due metri dello spazio che va assicurato tra i partecipanti a matrimoni e battesimi. Inoltre, il certificato di guarigione da COVID è valido per 180 giorni (finora la validità era di 90 giorni) e viene eliminato l’obbligo di essere vaccinati per le persone che accompagnano i bambini negli spazi giochi.
Crescita economica
L’economia romena registrerà una crescita del 7,4% nel 2021 e del 4,9% nel 2022, dopo che a maggio si stimava un avanzo del 5,1% per quest’anno e del 4,9% per l’anno prossimo — rilevano le previsioni estive rese pubbliche dalla Commissione Europea. Il PIL della Romania è aumentato in ritmo trimestrale del 2,8%, sostenuto principalmente dal consumo privato e dagli investimenti. Trend negativo invece per le esportazioni nette, il che riflette la domanda esterna debole e le interruzioni nella catena di approvvigionamento — nota l’Esecutivo comunitario. È atteso un aumento del consumo privato, dopo la rimozione delle restrizioni, soprattutto nei settori gravemente colpiti dalla pandemia, come le arti dello spettacolo, il divertimento, l’industria dell’accoglienza. La Commissione anticipa che anche l’aumento degli stipendi nei primi mesi dell’anno darà una spinta alla dinamica economica.
Problemi nella coalizione governativa
Insediata lo scorso dicembre, la coalizione governativa formata dal PNL-USR/PLUS-UDMR ha perso un altro ministro, dopo che il premier liberale Florin Cîțu ha rimosso giovedì dalla carica il ministro delle Finanze, Alexandru Nazare, liberale pure lui. Sempre giovedì, Cîţu ha assunto la direzione ad interim del ministero delle Finanze, di cui è stato titolare nel precedente governo liberale. Il premier ha affermato che, in seguito a un’analisi semestrale, al Ministero delle Finanze sono stati scoperti più progetti in ritardo legati ai fondi europei e all’eliminazione dell’evasione fiscale. Nazare ha smentito le accuse e ha associato la revoca al suo rifiuto di sostenere Cîțu nella campagna per la direzione del PNL. L’attuale leader liberale, Ludovic Orban, afferma che il premier non ha avuto il suo accordo e neanche quello del partito per la revoca di Nazare e che il suo mandato è stato un successo. Orban e Cîțu si contenderanno, al congresso previsto a settembre, la carica di presidente del PNL. Sempre più visibile, la guerra tra i due è solo un epifenomeno in una coalizione governativa lacerata da tensioni e sempre più disfunzionale. I suoi leader non si sono messi d’accordo sulla convocazione di una sessione straordinaria del Parlamento, per decidere sullo scioglimento della Sezione Speciale per le Indagini sui Reati nella Giustizia che, secondo gli analisti, è stata creata dall’ex maggioranza di sinistra allo scopo di intimidire i magistrati.
Romania Istruita”, 5 anni dopo
Il presidente Klaus Iohannis ha annunciato che il Governo si assumerà, la settimana prossima, tramite memorandum, i target e gli obiettivi del progetto “La Romania Istruita” messo in dibattito pubblico nel 2016, che è rimasto fino a oggi privo di effetti sul sistema d’insegnamento. Stando al presidente, in seguito ai colloqui degli ultimi giorni, la coalizione governativa ha espresso il sostegno al progetto e dovrà stabilire un piano chiaro di azioni, con responsabili e scadenze per l’implementazione. Le riforme andrebbero sostenute con fondi dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, dal bilancio dello stato e da altri fondi europei. Il progetto “La Romania Istruita” gode di un “sostegno finanziario record” di circa 4 miliardi di euro, ha affermato il capo dello stato. Gli obiettivi sono il decentramento del sistema d’insegnamento, docenti migliori, nuovi standard d’infrastruttura e dotazioni, materie e valutazioni centrate sulla creazione di competenze e sull’aumento dell’accesso all’istruzione.
Iniziativa dei Tre Mari
Il capo dello stato romeno, Klaus Iohannis ha partecipato, questa settimana, al sesto vertice dell’Iniziativa dei Tre Mari, cui partecipano 12 stati membri dell’UE che si trovano tra il Mar Baltico, l’Adriatico e il Mar Nero. Tra gli argomenti dell’agenda della riunione a Sofia, volta a stabilire i punti di riferimento per lo sviluppo di questo spazio, c’è stata anche la valutazione dei progressi registrati, con accento sulla lista di progetti strategici prioritari di interconnessione stabiliti al vertice di Bucarest e completata successivamente, ma anche il funzionamento dei fondi d’investimenti dell’Iniziativa dei Tre Mari, di cui la Romania e la Polonia sono stati fondatori. Il capo dello stato romeno ha insistito sull’applicazione dei progetti strategici prioritari di interconnessione, con accento su Rail2Sea e Via Carpathia, di grande interesse per la Romania. Per le autorità di Bucarest questi progetti sono essenziali affinché l’Iniziativa determini veramente lo sviluppo economico a lungo termine, ma anche per rendere l’economia degli stati partecipanti più resistente strategicamente, anche nel contesto degli sforzi per la ripresa economica post-pandemia.
Europei e Giochi Olimpici
Inghilterra-Italia è la finale degli Europei di calcio che si svolgerà domenica, a Londra. Bucarest ha ospitato quattro partite del torneo finale, tre dei gruppi e una degli ottavi di finale. Dopo un percorso mediocre nei preliminari, la nazionale della Romania non è riuscita a qualificarsi agli Europei. Invece, la rappresentativa Under-23 è qualificata ai Giochi Olimpici di Tokyo. La Romania è stata assegnata nel Gruppo B e incontrerà l’Honduras, il 22 luglio, la Corea del Sud, il 25, e la Nuova Zelanda, il 28. I calciatori romeni si sono qualificati all’Olimpiade dopo essere arrivati nelle semifinali del Campionato Europeo Under-21 del 2019, in Italia e San Marino. La Romania non ha più partecipato al torneo olimpico di calcio dal 1964.