La settimana 14 – 19/06/2021
Rallentamento della campagna vaccinale anti-Covid/ Omicidio colposo/ Revoca del Difensore Civico/ Vertice NATO a Bruxelles/ UEFA EURO 2020 anche in Romania
Roxana Vasile, 19.06.2021, 07:00
Rallentamento della campagna vaccinale anti-Covid
Da più settimane, in Romania il numero dei nuovi contagi da Sars-CoV-2 è sempre più basso da un giorno all’altro. Però, in ugual misura, le autorità accennano alla possibilità di una nuova ondata della pandemia in autunno, per cui la vaccinazione è l’unica modalità di prevenzione. Solo che, l’interesse della popolazione a vaccinarsi è inferiore alle attese, il che fa sì che al momento la Romania abbia un avanzo di vaccini anti-Covid. Di conseguenza, Bucarest ha chiesto questo mese la sospensione della consegna di milioni di dosi. In alcuni centri vaccinali l’attività cesserà temporaneamente, mentre in altri l’orario di funzionamento diminuirà. Il Governo ha approvato anche un’ordinanza d’urgenza tramite cui abilita il Ministero della Salute a firmare, a nome dello stato romeno, contratti con altri Paesi per la rivendita di determinate quantità di dosi di vaccino che non si possono valorizzare a livello nazionale. Parallelamente, visto che nelle zone rurali la campagna vaccinale è sotto le attese, le autorità centrali e locali pensano ad azioni volte a stimolarla sotto lo slogan “La città vaccina la campagna”. In Romania, finora sono stati vaccinati meno di 5 milioni di persone, con una o con entrambe le dosi.
Omicidio colposo
I magistrati romeni hanno deciso, questa settimana, di mettere agli arresti domiciliari due dipendenti dell’istituto-ospedale “Victor Babeş” – un idraulico e il capo del Dipartimento Tecnico – accusati di omicidio colposo. Lo scorso aprile, tre pazienti ricoverati in una struttura mobile di terapia intensiva per malati di Sars-CoV-2, collocata nel cortile dell’ospedale, hanno perso la vita. Dalle prime informazioni, la tragedia sarebbe accaduta in seguito all’aumento brusco della pressione nell’impianto di ossigeno al quale era connessa l’unità mobile, il che ha determinato il blocco totale dei ventilatori ai quali erano connessi i malati. L’incidente all’ospedale ʺVictor Babeșʺ, in piena pandemia, non è singolare. Lo scorso novembre, è scoppiato un incendio anche in un reparto di terapia intensiva dell’Ospedale Provinciale di Emergenza di Piatra Neamț (nord-est). Mentre quest’anno, un altro incendio ha distrutto, a fine gennaio, più stanze di degenza del prestigioso ospedale “Matei Balș” della Capitale. In entrambi gli incendi ci sono state vittime umane. Finora nessuno ne è stato dichiarato responsabile.
Revoca del Difensore Civico
Mercoledì, il Parlamento di Bucarest ha rimosso Renate Weber dalla carica di Difensore Civico. I partiti della coalizione governativa affermano che la Weber abbia superato le proprie competenze e trasgredito la Costituzione. Il PNL, l’USR-Plus e l’UDMR le rimproverano anche la subordinazione a coloro che l’hanno nominata nella carica, ovvero all’opposizione socialdemocratica. Il deputato USR Andrei Lupu: “Sono assolutamente convinto che lei è una persona competente, però ultimamente ha dimostrato di avere un problema molto grave. Ha esercitato le funzioni in modo egoistico, seguendo i propri interessi e gli interessi di coloro che l’hanno nominata nella carica che ha ricoperto per un certo periodo”. Il PSD, che ha rifiutato di partecipare al voto nel Parlamento, accusa invece la maggioranza di volere un nuovo difensore civico che non attacchi più le ordinanze del Governo. Il senatore Titus Corlăţean: Non volete che tutte le ordinanze d’urgenza abusive possano essere attaccate da un Difensore Civico, non volete che vi si dica che, allorquando adottate misure restrittive dei diritti e delle libertà fondamentali che non sono previste nella legge, esse sono contrarie alla costituzione e, in generale, non volete istituzioni disubbidienti nei vostri confronti.” Il PSD ha contestato alla Corte Costituzionale la revoca di Renate Weber. D’altra parte, giovedì, quest’ultima ha dichiarato contrarie alla Legge fondamentale le recenti nomine da parte del Parlamento dei direttori ad interim della Radio e della Televisione pubblica, proposti da USR-Plus e PNL.
Vertice NATO a Bruxelles
La Russia e la Cina sono al primo posto tra le preoccupazioni della NATO, accanto alle nuove minacce, come gli attacchi cibernetici, il terrorismo e l’ascensione dei regimi totalitari. Il vertice organizzato lunedì, a Bruxelles, si è concluso con una dichiarazione in cui gli alleati tracciano le linee rosse di sicurezza. Il presidente romeno Klaus Iohannis si è detto contento che l’Alleanza Nord Atlantica sta consolidando il fianco orientale ed ha ribadito che lo scudo antimissile della NATO, ospitato anche dalla Romania, ha carattere esclusivamente difensivo: “Non intendiamo attaccare nessuno con questo scudo, però siamo molto decisi a difendere i nostri stati, ed è per questo che abbiamo accettato, tempo fa, il collocamento di una componente dello scudo antimissile anche in Romania.” Sempre a Bruxelles, i leader dei Paesi membri della NATO hanno deciso di lanciare il processo di elaborazione di un nuovo concetto strategico dell’Alleanza. Non in ultimo, Klaus Iohannis ha invitato il presidente americano, Joe Biden, a fare una visita in Romania.
UEFA EURO 2020 anche in Romania
Il maggiore stadio a Bucarest e in Romania, l’Arena Nazionale, ha ospitato, però a solo il 25% della capienza a causa della pandemia, alcune partite del torneo finale degli Europei di calcio 2020, rinviati a quest’estate. Domenica scorsa, l’Austria ha sconfitto la Macedonia del Nord per 3-1, nel Gruppo C. Giovedì, l’Ucraina ha battuto la Macedonia del Nord per 2-1. Il 21 giugno, l’Arena Nazionale ospiterà la partita tra l’Ucraina e l’Austria, poi seguirà, il 28 giugno, un ottavo di finale. L’allegria dei tifosi romeni di partecipare alle partite dell’UEFA EURO 2020 è adombrata però dal fatto che la loro nazionale di calcio non partecipa a questo campionato.