La settimana 29/02 – 03/04/2021
Vaccinazione accelerata, restrizioni più dure e proteste in Romania/ Colloqui diplomatici romeno-americani/ Terza mozione inoltrata dal PSD contro gli attuali ministri, bocciata/ Calcio, nessuna vittoria per la Romania
Daniela Budu, 03.04.2021, 07:00
Vaccinazione accelerata, restrizioni più dure e proteste in Romania
Il presidente Klaus Iohannis ha esortato nuovamente i romeni a vaccinarsi e a fidarsi dei benefici dell’immunizzazione. Il capo dello stato ha dichiarato che, nel prossimo periodo, la Romania riceverà un numero significativo di dosi di vaccini anti-Covid e la campagna potrà essere accelerata. Dal suo avvio, il 27 dicembre 2020, sono state somministrate più di tre milioni di dosi a oltre due milioni di persone. A più di un milione di romeni è stata somministrata anche la seconda dose. Intanto, in Romania arrivano nuove consegne di vaccini e le autorità annunciano l’apertura di nuovi centri vaccinali. D’altra parte, la Romania si avvicina a un milione di persone contagiate dal nuovo coronavirus, con oltre 6.000 nuovi casi segnalati ogni giorno di questa settimana. Il maggior numero di nuovi contagi continua a registrarsi nella capitale, però il più alto tasso di contagio del Paese è quello della provincia limitrofa Ilfov. Circa un terzo dei distretti romeni hanno superato l’indice di contagio di tre casi per ogni mille abitanti. Il numero dei decessi e dei malati ricoverati nelle terapie intensive è in aumento, ogni giorno vengono superati i record e le autorità esortano la popolazione a osservare le regole d’igiene. Come nella maggior parte degli stati europei, anche in Romania sono entrate in vigore nuove restrizioni per il contrasto del Covid-19. Nelle zone in cui l’incidenza supera quattro casi per ogni mille abitanti, sono vietati gli spostamenti della popolazione nei giorni di venerdì, sabato e domenica dopo le ore 20:00, anziché dopo le 22:00, come nel resto della settimana. Negli stessi giorni, i negozi chiudono alle 18:00. Le misure diventano valide per tutta la settimana a un’incidenza di oltre 7,5 casi per ogni mille abitanti. In tale contesto, a Bucarest e in altre città del Paese, tutta la settimana sono state organizzate proteste contro le misure restrittive. I partecipanti hanno gridato slogan contro le autorità e hanno chiesto di non dover più indossare la mascherina sulla strada, ma anche la riapertura delle scuole, dei ristoranti e delle palestre. Invece le autorità affermano che la Romania si trova nella terza ondata della pandemia e le misure sono necessarie per contenere la diffusione accelerata del nuovo coronavirus e che non rinunceranno alle restrizioni.
Colloqui diplomatici romeno-americani
Il ministro degli Esteri romeno, Bogdan Aurescu, e il segretario di stato americano, Antony Blinken, hanno avuto, martedì, un colloquio telefonico, accennando, tra l’altro al contributo della Romania alla NATO, alla sicurezza energetica e allo stato di diritto. Il capo della diplomazia di Bucarest ha dato assicurazioni che la Romania continuerà a essere un partner strategico forte e di fiducia degli USA, nonché un alleato NATO impegnato. D’altronde, stando al Dipartimento di Stato degli USA, Blinken si è congratulato con la Romania per essere un alleato NATO forte e per l’impegno a sostenere il consolidamento della sicurezza nella regione del Mar Nero”. Stando al MAE, il segretario di stato americano ha espresso l’apprezzamento degli USA per i progressi di Bucarest in materia di stato di diritto, riforma della giustizia e contrasto della corruzione, rilevanti anche a livello regionale. Tuttavia, gli Stati Uniti criticano nuovamente la corruzione in Romania nel primo rapporto del Dipartimento di Stato sui diritti umani reso pubblico dall’amministrazione Biden. Il rapporto per il 2020 rileva, tra l’altro, che esiste una corruzione ampliamente diffusa a livello ufficiale. Sebbene il sistema giudiziario abbia preso misure per condannare e punire gli esponenti politici che hanno commesso reati, le autorità non hanno avuto meccanismi efficaci d’inflizione delle pene e hanno rinviato le procedure legate ad abusi della polizia e atti di corruzione, il che ha portato in molti casi ad assoluzioni. Il documento rileva inoltre che molte istituzioni locali o nazionali romene sono controllate direttamente o indirettamente da persone con legami politici, mentre i cittadini romeni in generale non rispettano la polizia, percependola come corrotta e inefficace. Il rapporto nota in più che la violenza nei confronti di donne e bambini rappresenta ancora un problema grave e persistente in Romania.
Terza mozione inoltrata dal PSD contro gli attuali ministri, bocciata
La Camera dei Deputati di Bucarest ha bocciato, mercoledì, la mozione avviata dal PSD (all’opposizione) contro il ministro dell’Agricoltura, Adrian Oros. Sono stati registrati 115 voti a favore e 166 contro la mozione. Hanno votato a favore anche i rappresentanti dell’Alleanza per l’Unità dei Romeni (partito ultranazionalista, populista, all’opposizione). Il PSD accusa Adrian Oros del fatto che, dopo 17 mesi di governo, l’agricoltura sta attraversando il più cupo periodo a causa della sua “incompetenza e dilettantismo”. I socialdemocratici accusano Oros di non aver preso misure per il risarcimento dei farmer colpiti dalla siccità e del mancato pagamento dell’accisa sui combustibili. Il ministro dell’Agricoltura ha risposto che la Romania perde ogni anno un miliardo di euro a causa delle misure prese dal governo PSD. E’ la terza mozione semplice avviata dai socialdemocratici nell’attuale sessione parlamentare. Le altre due, contro i ministri della Salute e dell’Economia, non hanno superato il voto del legislativo.
Calcio, nessuna vittoria per la Romania
La nazionale di calcio della Romania è stata sconfitta dalla rappresentativa dell’Armenia, per 3-2, mercoledì sera, a Jerevan, nel Gruppo J dei preliminari di Coppa del Mondo 2022. E’ il primo successo della nazionale dell’ex repubblica sovietica in una partita contro la Romania. La Romania si piazza al quarto posto, con una vittoria, contro la Macedonia del Nord, e 2 sconfitte, contro Germania e Armenia. D’altra parte, la nazionale giovanile della Romania non si è qualificata, a Budapest, nei quarti di finale degli Europei di calcio Under-21, dopo che ha finito in pareggio, 0-0, contro la Germania, nella sua ultima partita del Gruppo A.