La settimana 18 – 23/01/2021
La campagna vaccinale nazionale anti-Covid prosegue/ Scontentezze sindacali/ Messaggi di auguri dalla Romania al nuovo presidente degli USA
Roxana Vasile, 23.01.2021, 07:00
La campagna vaccinale nazionale anti-Covid prosegue
In Romania è iniziata da una settimana la seconda tappa della campagna vaccinale contro il nuovo coronavirus. Dopo una prima tappa destinata al personale del settore sanitario, alla fine della settimana scorsa è stata avviata la seconda, in cui saranno immunizzati principalmente gli anziani e i malati cronici, a prescindere dall’età, nonché i dipendenti dei settori strategici per il funzionamento dello stato. Successivamente, il Governo ha aggiunto alla lista il personale navigante, marittimo e fluviale, i membri delle missioni diplomatiche, gli atleti che partecipano a competizioni internazionali, i senzatetto e i disabili. Secondo le nuove regole, il 75% delle programmazioni quotidiane saranno riservate agli over 65 anni e ai malati cronici e solo il 25% ai dipendenti dei settori strategici. Nel Paese sono operativi circa 300 centri d’immunizzazione in cui vengono somministrati sui 30 mila vaccini al giorno, però il numero dei centri aumenterà man mano che in Romania arriveranno più dosi dalle compagnie Pfizer o Moderna. Stando al premier Florin Cîțu, la Romania ha assicurato uno stock di 2,4 milioni di vaccini entro la fine del mese di marzo. Ma non tutto va a gonfie vele e sono apparse scontentezze tra la gente e tra i politici dell’opposizione parlamentare. Da quando è stata resa operativa, la piattaforma online per la programmazione delle vaccinazioni ha avuto più volte problemi tecnici, per cui le persone che volevano iscriversi non lo hanno potuto fare direttamente, ma solo tramite il medico di base o il datore di lavoro. Alle stesse soluzioni hanno ricorso pure le persone che non possiedono computer, non hanno conoscenze informatiche e neanche parenti che le aiutino. Inoltre, alcuni malati cronici non si ritrovano nella base-dati della Cassa Nazionale delle Assicurazioni Sanitarie, quindi anche loro hanno affrontato difficoltà. In più province non ci sono più posti disponibili poiché la vaccinazione dipende dal numero di dosi disponibili. Il rappresentante della Romania all’OMS, il medico Alexandru Rafila, attualmente deputato socialdemocratico, è del parere che il funzionamento difettoso della piattaforma oppure l’inserimento nella seconda tappa dell’immunizzazione di certe categorie di persone senza una prioritizzazione possa impedire una vaccinazione adeguata dei cittadini. D’altra parte, i leader europei hanno deciso, giovedì, in una videoconferenza, di non chiudere i confini interni dell’Unione Europea, però di imporre nuove restrizioni nel caso dei viaggi non essenziali, per contenere non solo il diffondersi del Covid-19, ma anche delle sue mutazioni.
Scontentezze sindacali
Dipendenti di varie categorie professionali o sociali hanno continuato le proteste di piazza questa settimana, scontenti del modo in cui l’attuale Governo di centro-destra sta gestendo la situazione nel contesto della pandemia di Covid-19, che ha destabilizzato gravemente l’economia romena. Riuniti davanti alle sedi della presidenza, dell’esecutivo, dei vari ministeri, delle prefetture provinciali o persino dei partiti politici della coalizione governativa, più romeni di tutto il Paese hanno presentato le loro rivendicazioni. Cartel Alfa — uno dei principali sindacati in Romania — ha avviato il 14 gennaio azioni di protesta che andranno avanti fino al 28 febbraio. Le principali rivendicazioni sono uno stipendio minimo decente, pensioni eque, servizi pubblici di qualità, lo sblocco dei negoziati collettivi, una tassazione giusta e l’applicazione corretta della legislazione. Stando al vicepremier Dan Barna, una parte delle rivendicazioni potrebbe essere risolta nel prossimo periodo. Egli ha aggiunto che sono, in ugual misura, sollecitazioni che vanno considerate nel contesto di un’economia in crisi e di un bilancio in cui il deficit non dovrebbe superare il 7% del PIL. Il PSD, all’opposizione, sostiene i sindacalisti scontenti delle decisioni prese in merito alla retribuzione e afferma che è possibile aumentare i redditi dei pubblici dipendenti e le pensioni mantenendo anche il deficit proposto dall’attuale Governo Cîţu. I socialdemocratici dovrebbero presentare, il 27 gennaio prossimo, una versione alternativa di bilancio di previsione. Nel frattempo, la bozza della finanziaria per quest’anno è stata esaminata dal premier Florin Cîţu, dal vicepremier Dan Barna, dal ministro delle Finanze Alexandru Nazare e da quello per i progetti europei Cristian Ghinea, convocati nuovamente dal presidente Klaus Iohannis per colloqui in merito. La bozza della finanziaria potrebbe essere inoltrata al Parlamento all’inizio del mese prossimo.
Messaggi di auguri dalla Romania al nuovo presidente degli USA
Il presidente Klaus Iohannis ha trasmesso messaggi di auguri a Joe Biden e Kamala Harris, i quali hanno prestato, mercoledì, il giuramento di investitura rispettivamente nella carica di presidente e vicepresidente degli USA. “Sono convinto che insieme continueremo a sviluppare e ad approfondire il Partenariato Strategico a beneficio dei nostri popoli e a collaborare nello spirito dei valori transatlantici” – ha scritto Klaus Iohannis su Twitter. Alla cerimonia d’insediamento del 46/mo presidente degli USA, la Romania è stata rappresentata dall’ambasciatore a Washington, George Cristian Maior. In un comunicato, l’Ambasciata romena nella capitale statunitense esprime la convinzione che, durante il mandato del nuovo presidente americano, sarà riconfermato l’impegno di entrambe le parti per l’approfondimento e lo sviluppo del Partenariato Strategico per il XXI secolo tra la Romania e gli USA, dalla cui firma ricorrono 10 anni nel 2021.