La settimana 04 – 09/01/2021
Continua la vaccinazione anti-Covid in Romania/ Quando riaprono le scuole in Romania?/ Il governo sta elaborando la finanziaria della Romania per il 2021/ Lex ministro Costel Alexe, indagato per corruzione
România Internațional, 09.01.2021, 07:00
Continua la vaccinazione anti-Covid in Romania
La campagna di immunizzazione anti-COVID, avviata il 27 dicembre scorso, continua in Romania. La terza consegna di vaccini, di 150.000 dosi, è arrivata mercoledì. Finora nella prima tappa, destinata al personale sanitario e a chi lavora nel settore dell’assistenza sociale, sono state vaccinate alcune decine di migliaia di persone. Le autorità auspicano che, verso la fine della prossima settimana, si possa passare alla seconda fase, in cui saranno immunizzati gli anziani e i malati cronici, mentre la terza, rivolta alla popolazione generale, dovrebbe iniziare ad aprile. Il premier Florin Cîțu ha annunciato in un messaggio pubblicato su internet, che in Romania aumenta ogni giorno la capacità di vaccinazione. II Ministero della Salute ha reso pubblico che sta lavorando alla semplificazione della creazione e autorizzazione dei centri vaccinali contro il COVID-19. Il ministro della salute, Vlad Voiculescu, precisa che, a breve, si dovrebbe arrivare a circa mille centri, che avranno la capacità di somministrare circa 150.000 vaccini al giorno. Nel frattempo, la Commissione Europea ha autorizzato un secondo vaccino anti-COVID-19, quello prodotto dalla compagnia farmaceutica americana Moderna, dopo quello di Pfizer/BioNTech. Dall’inizio della pandemia, più di 660.000 persone sono state contagiate dal nuovo coronavirus sul territorio della Romania, mentre il numero dei decessi causati dal SARS CoV-2 ha superato 16.500.
Quando riaprono le scuole in Romania?
Le lezioni nelle scuole e negli asili di Romania si potrebbero riprendere con i professori e gli alunni nelle aule a cominciare dall’8 febbraio, quando comincia il secondo semestre, se gli sviluppi della pandemia di COVID-19 lo permetteranno. Lo ha reso pubblico il ministro dell’Istruzione, Sorin Cîmpeanu, dopo aver discusso con i rappresentanti dei sindacati dell’istruzione, degli alunni e dei genitori. Il ministro ha sottolineato che è importante la salute dei professori, degli allievi e dei loro genitori ma anche il recupero della materia, soprattutto nel caso degli alunni che dovranno fare gli esami di valutazione nazionale e di maturità, ed ha aggiunto che gli esami nazionali si terranno in presenza. I membri del governo hanno deciso, tramite un’ordinanza d’urgenza, che l’11 gennaio gli allievi romeni riprenderanno le lezioni sempre online.
Il governo sta elaborando la finanziaria della Romania per il 2021
Il Governo di Bucarest ha continuato, questa settimana, i colloqui sulla bozza della finanziaria per il 2021. Il premier liberale Florin Cîţu ha annunciato che la bozza della finanziaria sarà pronta entro questo mese, per essere sottoposta a dibattito nel Parlamento il 4 febbraio prossimo. Fino allora saranno portate a compimento analisi per ciascun ministero e per i progetti che hanno in piano nel 2021. Il premier ha dichiarato di aver svolto colloqui con tutti i ministri chiedendo loro di presentare tutti gli atti normativi che saranno applicati. Ha chiesto anche l’individuazione di tutti i progetti d’investimenti fattibili, per i quali si deciderà se possono essere finanziati da fondi europei, al fine di non mettere pressione sul budget dello stato. Stando al primo ministro, la bozza della finanziaria poggia su un deficit di bilancio del 7% del PIL, cifra che indica l’impegno chiaro per il consolidamento fiscale, senza frenare l’economia. Giovedì, dopo un colloquio telefonico con il ministro delle Finanze, Alexandru Nazare, il vicepresidente della Commissione Europea, Valdis Dombrovskis, ha scritto che l’UE aspetta dalla Romania un budget robusto nel 2021, dopo che nel 2020, le spese sono aumentate moltissimo e gli incassi sono diminuiti parecchio a causa delle conseguenze economiche della pandemia. L’esponente romeno ha promesso che la promozione degli investimenti resta prioritaria, come pure l’uso dei fondi europei. Alexandru Nazare ha dato assicurazioni che Bucarest prende in considerazione la diminuzione graduale del deficit di bilancio, dal 7% del PIL quest’anno, al 3% nel 2024.
L’ex ministro Costel Alexe, indagato per corruzione
L’ex ministro dell’Ambiente, delle Acque e della Foreste nel precedente governo liberale di Bucarest, Costel Alexe, è sottoposto a un’indagine per atti di corruzione. Giovedì, la Direzione Nazionale Anticorruzione ha annunciato che l’ex ministro è stato messo sotto perseguimento penale per tangenti e istigazione ad appropriazione indebita. I procuratori accusano Costel Alexe, attualmente presidente del Consiglio Provinciale di Iaşi (nord-est), che, nel periodo marzo-aprile 2020, quando era ministro, avrebbe ricevuto 22 tonnellate di lamiera per un valore di 100.000 lei (pari a oltre 20.000 euro) per sbloccare il rilascio di certificati verdi al Complesso Siderurgico di Galaţi (sud-est). La lamiera sarebbe stata portata via dal complesso in base a contratti di sponsorizzazioni fittizia, affermano i procuratori. Nello stesso fascicolo, il rappresentante del complesso siderurgico è sotto perseguimento penale per corruzione e appropriazione indebita. In precedenza, Costel Alexe ha dichiarato che “si fida dell’atto di giustizia e che desidera che le pratiche siano portate a compimento quanto prima”. L’ex ministro sostiene di non aver mai né chiesto, né preso beni immeditati durante tutta la sua attività pubblica.
Reazioni alla ratifica dell’elezione del presidente americano Joe Biden e violenze a Washington
Il Ministero degli Esteri romeno considera che le violenze accadute al Campidoglio siano preoccupanti e inaccettabili ed esprime la fiducia nella democrazia americana, che deve rimanere un modello a livello mondiale. La riunione del Congresso degli Stati Uniti del 6 gennaio in cui doveva essere ratificata la vittoria del presidente eletto, il democratico Joe Biden, alle elezioni del 3 novembre scorso, doveva essere una simbolica. La situazione è degenerata, però, dopo un assalto al Congresso commesso da alcuni sostenitori del presidente in carica Donald Trump, i quali hanno cercato di impedire la validazione del risultato delle elezioni, accusando un broglio elettorale. Quattro civili e un poliziotto hanno perso la vita in seguito all’attacco contro il Campidoglio e decine di persone sono state arrestate. Il capo della sicurezza ha rassegnato le dimissioni e numerosi collaboratori di Trump lasciano la squadra. Trump ha ammesso il termine del suo mandato ed ha promesso una transizione ordinata” del potere. Alla fine, il Congresso ha ratificato la vittoria del presidente eletto — l’ultima tappa prima dell’investitura di Biden, nell’ambito di una cerimonia prevista per il 20 gennaio. I leader del mondo democratico hanno espresso stupore e preoccupazione ed hanno condannato le azioni violenti dei protestatari di Washington.