La settimana 23 – 29/11/2020
COVID-19: Romania, nove mesi dal primo caso accertato/ Finanze: via libera dal Governo alla terza manovra del 2020/ Governo: presentato Piano ripresa e resilienza
Leyla Cheamil, 28.11.2020, 09:00
Nove mesi dopo l’accertamento del primo contagio dal nuovo coronavirus sul suo territorio, nell’arco dei quali sono state registrate centinaia di migliaia di infezioni, il numero dei decessi associati al COVID-19 resta alto, come anche i ricoveri nelle terapie intensive. Gli specialisti richiamano l’attenzione che il lieve calo della curva dei nuovi contagi all’inizio della settimana, rispetto alle precedenti, non basta per essere un segnale incoraggiante, spiegando che ci vorrebbero 14 settimane di buona evoluzione per parlare di una situazione stabile. Le autorità hanno istituito la quarantena nelle località in cui la situazione la richiede. Gli effetti sono già visibili, la curva dei contagi è in discesa anche grazie alle misure restrittive vigenti nell’intero Paese, come l’uso obbligatorio della mascherina sia all’interno che all’aperto, la restrizione degli spostamenti notturni o la didattica esclusivamente online. Il presidente Klaus Iohannis ha dichiarato che la Romania non andrà in lockdown generale dopo le elezioni del 6 dicembre. Però non è l’ora dell’allentamento, ha sottolineato il capo dello stato, rivolgendo alla popolazione l’appello di continuare ad osservare le norme di sicurezza sanitaria e passare le feste di Natale solo con i conviventi. Allo stesso tempo, il capo dello stato ha auspicato un calo dello scetticismo nel momento in cui esisteranno dei dati concludenti sull’immunizzazione. Un sondaggio condotto dal Gruppo di studi socio-comportamentali Avangarde indica che solo il 30% dei romeni vuole vaccinarsi contro il nuovo coronavirus, non appena sarà possibile in Romania. Intanto, le autorità di Bucarest hanno presentato la Strategia Nazionale di Vaccinazione Anti-COVID, che andrà la settimana prossima all’approvazione del Consiglio Supremo di Difesa, in quanto si tratta di un problema di sicurezza nazionale. Il personale del campo sanitario, quello dei centri residenziali e medico-sociali, la popolazione ad elevato rischio di evoluzione severa in caso di contagio, nonchè il personale che lavora in settori-chiave, essenziali per il buon funzionamento della società avranno priorità all’immunizzione. Il Ministero della Difesa svolgerà l’importantissimo ruolo di sostenere lo sforzo inter-istituzionale nella campagna di vaccinazione anti-COVID-19, provvedendo, attraverso le strutture specializzate, la logistica necessaria al suo svolgimento su base nazionale. La strategia di distribuzione tiene in considerazione le condizioni specifiche di stoccaggio e trasporto richieste da ogni singolo vaccino.
Il Governo di Bucarest ha adottato lunedì la terza manovra del corrente anno, necessaria per fronteggiare le spese generate dalla pandemia di COVID-19, il pagamento delle pensioni e l’equilibrio dei budget locali, come ha spiegato il premier Ludovic Orban. Si sono verificate sempre più nuove sfide e spese, nelle condizioni in cui la pandemia, ma anche una serie di ddl, hanno incrementato la pressione sulle spese sociali, ha detto ancora il primo ministro. Contrariamente alle stime presentate la scorsa estate, il deficit di bilancio arriverà a fine anno al 9,1% del PIL, e l’economia registrerà un calo del 4,2%. E’ questa l’ultima manovra varata dal Governo nel 2020, che porta il deficit ad oltre 96 miliardi di lei (più di 19,5 miliardi di euro). Soldi in più andranno al Ministero del Lavoro, per il pagamento delle pensioni, della cassa integrazione e del programma di lavoro flessibile. Anche il Ministero della Salute riceverà più fondi per la contrastare il Covid-19. Verranno stanziati anche i fondi destinati al bonus rischio Covid per i soccoritori in ambulanza, non incluso nella normativa iniziale che lo prevedeva per i medici. Inoltre, il ministro delle Finanze, Florin Cîţu, ha annunciato l’incremento del contributo della Romania allo sforzo finanziario europeo destinato alla produzione di un vaccino contro il SARS-CoV-2, precisando che la manovra garantisce la continuazione degli investimenti per un valore di 55 miliardi di lei (circa 11 miliardi di euro), in crescita rispetto al budget iniziale. Anche l’Istruzione riceve maggiori fondi, come anche il Ministero dell’Agricoltura. Invece, meno soldi per i dicasteri delle Finanze e dell’Interno, come anche per la Presidenza e la Camera dei Deputati.
Il Governo di Bucarest ha presentato e lanciato al dibattito pubblico il Piano nazionale di ripresa e resilienza, che porterà alla Romania oltre 30 miliardi di euro da fondi europei. Il progetto dovrebbe garantire lo sviluppo accelerato del Paese nei prossimi quattro anni, e i soldi dall’UE saranno destinati alla costruzione di ospedali nuovi, centinaia di chilometri di autostrade, investimenti nell’infrastruttura scolastica o la digitalizzazione dell’amministrazione. Dei 30 miliardi di euro, i grant non rimborsabili ammontano a 14 miliardi, mentre il resto proviene da prestiti a interessi vantaggiosi, attirati dalla Commissione Europea a nome di tutti gli stati membri. Il Governo esaminerà le proposte della società civile, dopo di che il Piano sarà inviato a Bruxelles. Più ong con esperienza in materia di istruzione, sanità o campo sociale hanno già espresso l’intento di contribuire a questo piano di ripresa, notando che il documento deve includere con priorità misure di sostegno alle categorie vulnerabili della popolazione e concedere una maggiore attenzione ai bambini e ai giovani degli ambienti sfavoriti, per poter continuare ad andare a scuola.