La settimana 02 – 07/11/2020
Nuove misure delle autorità romene per contenere la diffusione della pandemia di COVID-19/ Visite ufficiali del premier romeno Ludovic Orban in Israele e Palestina/ In Romania è iniziata la campagna elettorale per le politiche del 6 dicembre
România Internațional, 07.11.2020, 07:00
Nuove misure delle autorità romene per contenere la diffusione della pandemia di COVID-19
In Romania il bilancio dei contagi dal nuovo coronavirus, dei decessi e dei ricoveri in terapia intensiva si sta aggravando da un giorno all’altro. Un motivo di preoccupazione per le autorità di Bucarest che si vedono costrette a introdurre nuove restrizioni per contenere la diffusione della pandemia. Le misure prese finora non bastano più, ha dichiarato il presidente Klaus Iohannis, alla seduta di Governo di giovedì, e sono necessarie misure più ferme. Le lezioni si dovranno svolgere esclusivamente online. I dipendenti pubblici e privati devono passare allo smart working ovunque sia possibile, i negozi vanno chiusi entro le ore 21, gli spostamenti di notte devono essere vietati, come pure le feste pubbliche e private. Bisogna chiudere le fiere e i mercati, indossare la mascherina dovrebbe essere d’obbligo in tutto il Paese, nei luoghi pubblici e sul posto di lavoro, all’interno e all’aperto”. Per quanto riguarda l’attività economica, il capo dello stato ha dichiarato che “le compagnie e le imprese devono adeguare il loro orario di lavoro, di modo che nel trasporto pubblico si possa osservare il distanziamento fisico tra le persone. Vogliamo dare ai medici la possibilità di curare i casi gravi negli ospedali. Ci auguriamo che l’attività economica continui, non vogliamo chiudere l’economia, ma prendere misure atte a proteggere la gente e a permettere all’economia di continuare a funzionare” — ha sottolineato il presidente Iohannis. Le misure annunciate saranno valide per 30 giorni.
Visite ufficiali del premier romeno Ludovic Orban in Israele e Palestina
Il premier romeno Ludovic Orban ha fatto, martedì e mercoledì, visite ufficiali in Israele e Palestina. A Gerusalemme, i premier Orban e Benjamin Netanyahu hanno ribadito i rapporti privilegiati tra la Romania e Israele a livello politico, economico, nel campo della difesa e della sicurezza e hanno sostenuto l’intensificazione della cooperazione anche in altri settori. Per l’occasione è stato firmato un Protocollo di modifica della Convenzione bilaterale per evitare la doppia imposizione e prevenire l’evasione fiscale legata alle imposte sui redditi. Il protocollo è volto a contribuire alla promozione degli investimenti stranieri diretti e a stimolare l’interscambio commerciale. Il capo del governo di Bucarest è stato accolto dal presidente dello stato di Israele, Reuven Rivlin, il quale si è congratulato con la Romania per il fatto di essersi assunta il passato, di promuovere la memoria dell’Olocausto e il contrasto dell’antisemitismo. Il premier romeno ha discusso anche con il capo della diplomazia di Gerusalemme sul futuro del processo di pace nel Medio Oriente. A Ramallah, nell’ambito dei colloqui con il suo omologo palestinese, Ludovic Orban ha dichiarato che la visita rappresenta una tappa importante nello sviluppo dei rapporti bilaterali e può essere un’occasione per rafforzare la cooperazione tra la Romania e la Palestina in settori quali l’istruzione, gli affari interni e l’agricoltura. Il premier romeno ha accennato all’importanza della comunità romena nel Medio Oriente e ha ringraziato per il sostegno offerto alla comunità romena dalle autorità palestinesi. Ludovic Orban ha aggiunto che la Romania offre sostegno a qualsiasi azione atta a portare a una soluzione durevole del conflitto israeliano-palestinese, in negoziati diretti, per avanzare la soluzione dei due stati in base al diritto internazionale e alle risoluzioni dell’ONU rilevanti. Il premier romeno ha svolto colloqui anche con il presidente palestinese Mahmoud Abbas.
In Romania è iniziata la campagna elettorale per le politiche del 6 dicembre
In Romania, la campagna elettorale per le politiche del 6 dicembre prossimo è iniziata venerdì e terminerà il 5 dicembre, alle ore 7:00. I romeni all’estero potranno votare per due giorni, il 5 e il 6 dicembre. Per i 329 seggi di deputati e 136 di senatori si sono iscritti nella corsa elettorale il PNL, il PSD, il PMP, PRO Romania, l’UDMR e l’alleanza USR-PLUS, ma anche partiti non-parlamentari e indipendenti. Le minoranze nazionali, diverse da quella ungherese, hanno ciascuna un seggio garantito nella Camera dei deputati. I romeni all’estero saranno rappresentati da 4 deputati e 2 senatori. All’estero, più di 39 mila romeni si sono iscritti per il voto per corrispondenza alle elezioni politiche. La pandemia ha imposto restrizioni anche per quanto riguarda lo svolgimento della campagna elettorale, come avvenuto anche nel caso delle amministrative organizzate a settembre. Agli avvenimenti in spazi chiusi possono partecipare al massimo 20 persone, mentre a quelli all’aperto non più di 50. Per le azioni all’aperto, gli organizzatori devono garantire una superficie di almeno 4 mq per ogni persona. Quanto alle azioni svolte sulla strada, un gruppo può essere formato al massimo da 6 persone, mentre nel caso della azioni di porta in porta — al massimo da 2.
Previsioni economiche della Commissione Europea per la Romania
L’economia romena registrerà un calo del 5,2% quest’anno, meno grave di quanto stimato inizialmente, grazie agli investimenti e ai lavori nelle costruzioni. Lo rilevano le previsioni economiche d’autunno rese pubbliche giovedì dalla Commissione Europea. Le stime dell’Esecutivo comunitario sono più ottimistiche rispetto a quelle fatte in primavera. Allora la Commissione anticipava per la Romania un calo del 6% nel 2020. Nei prossimi 2 anni, la CE stima che l’economia romana si riprenderà gradualmente e registrerà una crescita del 3,3% nel 2021, e del 3,8% nel 2022. Tuttavia, la crescita reale non tornerà al livello precedente la crisi prima della fine del 2022, sebbene sia previsto un rilancio degli investimenti. Invece le previsioni della Commissione legate al deficit di bilancio non sono altrettanto ottimistiche. La CE anticipa un suo aumento significativo fino al 10,3% del PIL nel 2020, rispetto al 9,2% del PIL previsto in primavera. Il deficit continuerà a salire nei prossimi due anni, ammontando all’11,3% del PIL nel 2021 e al 12,5% del PIL nel 2022. Per la Romania, la Commissione prevede un tasso di disoccupazione in aumento nel 2020, fino al 5,9% (dal 3,9% nel 2019) e fino al 6,2% nel 2021.