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La settimana 06 – 11/07/2020

Le autorità romene esortano alla responsabilità, dopo laumento del numero di contagi da COVID-19/ Secondo le stime della CE, leconomia della Romania registrerà questanno un calo del 6%

La settimana 06 – 11/07/2020
La settimana 06 – 11/07/2020

, 11.07.2020, 07:00

Le autorità romene esortano alla responsabilità, dopo l’aumento del numero di contagi da COVID-19


Dopo l’aumento del numero di contagi dal nuovo coronavirus, il capo dello stato romeno, Klaus Iohannis, ha esortato, giovedì, alla collaborazione tra tutte le istituzioni di base dello stato, ai fini di tutelare la vita e la salute dei romeni. “Il virus è reale, non ha colore politico, non può essere proibito per legge e non scompare tramite la semplice negazione della sua esistenza” ha attirato l’attenzione Klaus Johannis. Dal canto suo, il premier Ludovic Orban ha chiesto una mobilitazione generale delle istituzioni incaricate del controllo affinché sia verificata l’osservanza delle misure di prevenzione del diffondersi del virus SARS CoV-2, dopo una recrudescenza dell’epidemia negli ultimi due giorni. I medici affermano che la causa è l’inosservanza delle regole di protezione, perciò il capo dell’esecutivo ha sollecitato che siano puniti severamente coloro che le trasgrediscono. Il personale sanitario ha sottolineato, nuovamente, l’importanza del rispetto delle tre misure d’oro: indossare la mascherina, mantenere il distanziamento sociale e lavarsi le mani. Parallelamente, i parlamentari romeni si sono dedicati, nella seconda parte di questa settimana, al dibattito e al voto di un disegno di legge adottato in precedenza dal Governo, relativo all’istituzione di misure nel campo dalla sanità pubblica in situazioni di rischio epidemiologico e biologico. Il presidente della Commissione Giuridica della Camera dei Deputati, il socialdemocratico Nicuşor Halici, ha affermato che il progetto deve essere conforme alla decisione della Corte Costituzionale e adeguato al contesto presente e futuro “che può determinare in qualsiasi momento situazioni di rischio”. Il deputato del PNL (al governo), Ioan Cupşa, ha dichiarato che l’adozione del disegno di legge rappresenta un momento di solidarietà nel Parlamento. La Romania ha bisogno di una classe politica responsabile, ha precisato anche il deputato dell’USR, Ionuţ Moşteanu, sottolineando che sia i socialdemocratici che i liberali devono lottare, non solo guadagnare voti da parte dell’elettorato. Hanno votato a favore del disegno di legge anche i parlamentari dell’UDMR e del PMP. Presente ai dibattiti nel Parlamento, il segretario di stato nel Ministero dell’Interno, Raed Arafat, ha affermato che lo scopo del ddl è di proteggere la comunità e di permettere che siano prese misure sanitarie atte a prevenire e contrastare eventuali rischi epidemiologici e biologici. Si permette, tra l’altro, che la somministrazione di una cura sia fatta solo in base al consenso delle persone contagiate. La quarantena in spazi stabiliti dalle autorità sarà applicata solo nel caso in cui i malati dichiarano di non disporre delle condizioni necessarie per la separazione fisica. Sono inoltre permessi il distaccamento dei medici durante lo stato di allerta e la contestazione delle misure di quarantena o isolamento. Il Governo ha adottato, lunedì, il disegno di legge relativo all’istituzione di misure nel settore sanitario in situazioni di rischio epidemiologico e biologico, dopo che la CCR ha dichiarato contrari alla legge fondamentale i testi di legge sullo stato di quarantena e sul ricovero obbligatorio, considerandoli privi di chiarezza e prevedibilità, con un carattere incerto e difficile da anticipare e ritenendo che non offrano garanzie sull’osservanza di alcuni diritti e libertà fondamentali. Inoltre, stando alla CCR, l’istituzione della quarantena in Romania tramite ordinanza d’urgenza rappresenta una privazione di libertà e una limitazione dei diritti fondamentali.



Secondo le stime della Commissione Europea, l’economia della Romania registrerà quest’anno un calo del 6%, mentre l’anno prossimo si riprenderà


L’economia della Romania potrebbe registrare quest’anno un calo del 6%, mentre nel 2021 è possibile una ripresa, con una crescita del 4%, stima la Commissione Europea, nelle Previsioni economiche d’estate, rese pubbliche martedì. I rischi sulle prospettive di crescita potrebbero essere, però, riviste in senso negativo. Una seconda ondata di contagi in Romania o tra i suoi principali partner commerciali potrebbe ritardare la ripresa economica. In più, un fattore importante è il modo in cui le autorità risolvono i timori sulla traiettoria fiscale di prima della pandemia che, se non sarà risolta, potrebbe danneggiare, in fin dei conti, la fiducia degli investitori, portare a costi di finanziamento più elevati e a una crescita più lenta. Quanto al tasso inflazionistico, si dovrebbe piazzare intorno alla media del 2,5% nel 2020 e aumentare al 2,8% l’anno prossimo, sostenuto dalla ripresa della domanda. Le nuove previsioni rilevano che l’economia europea registrerà un calo di oltre l’8% quest’anno e avrà una ripresa parziale nel 2021. Il Commissario europeo per l’Economia, Paolo Gentiloni, ha affermato che un grave problema è la mancanza della certezza in merito al futuro, determinata dalla crisi del coronavirus. Egli ha inoltre aggiunto che la risposta politica sul territorio dell’intera Europa ha contribuito all’attenuazione dello shock per i cittadini dell’UE, però questa situazione continua a creare sempre più divergenze, disuguaglianze e una mancanza di sicurezza crescente.



La Romania lamenta condizioni di concorrenza sleale per quanto riguarda il pacchetto Mobilità 1, adottato dal PE


Le autorità di Bucarest considerano discriminatori per i trasportatori romeni alcuni provvedimenti delle norme riviste del pacchetto Mobilità 1, adottato dal Parlamento Europeo in seguito ai negoziati con le altre istituzioni europee. La Commissione Europea ha annunciato che ci saranno studi d’impatto sui provvedimenti, mentre il pacchetto entrerà in vigore a breve, dopo la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione. Il Commissario europeo per i Trasporti, la romena Adina Vălean, ha dichiarato che le autorità romene hanno il diritto di attaccare i provvedimenti che intaccano gli obiettivi del Green Deal e la concorrenza sul mercato unico. La Romania e altri Paesi come Lettonia, Lituania, Polonia e Ungheria hanno attirato l’attenzione che le norme riviste discriminano le compagnie di questi stati in rapporto a quelle del centro e ovest d’Europa. Secondo il pacchetto Mobilità, i camion delle rispettive compagnie devono tornare al centro operativo della ditta ogni otto settimane, a prescindere dalle merci che devono trasportare o meno.

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