La settimana 17 – 22/02/2020
Romeno ucciso in attentato in Germania/ Audizioni nel Parlamento dei ministri designati/ Il presidente Klaus Iohannis ha firmato i decreti di nomina dei capi procuratori proposti dal ministro della Giustizia/ Minimo storico per la moneta romena
Leyla Cheamil, 22.02.2020, 07:00
Romeno ucciso in attentato in Germania
Il Ministero degli Esteri di Bucarest ha confermato, giovedì, che c’è anche un romeno tra le vittime del doppio attentato in Germania, commesso contro gli immigranti, nella città di Hanau, nei pressi di Francoforte. Il ministero ha condannato fermamente qualsiasi atto di violenza e manifestazione xenofoba. Il capo della diplomazia, Bogdan Aurescu, ha deciso che il rimpatrio della salma del romeno sia realizzato tramite il fondo per situazioni d’urgenza. Mercoledì sera, un 43enne tedesco ha ucciso nove persone in due caffetterie per fumatori di narghilè di Hanau, e oltre al romeno, tra le vittime, si annoverano immigranti di origine kurda, bulgara e bosniaca, ma anche tre tedeschi. La classe politica ha accusato il partito di estrema destra Alternativa per la Germania di ispirare azioni violenti tramite i suoi messaggi. Il copresidente del partito, l’ex democristiano Alexander Gauland, ha smentito veementemente le accuse. La Cancelliera federale Angela Merkel ha denunciato ciò che ha definito “il veleno rappresentato dal razzismo in Germania”. “Ci opponiamo con forza e determinazione a tutti coloro che cercano di dividere la Germania”, ha aggiunto ancora Angela Merkel. Alla Porta di Brandenburgo, a Berlino, qualche centinaio di persone ha reso un omaggio alle vittime degli attacchi, formando un’ampia catena umana intorno alla porta. Manifestazioni simili hanno avuto luogo in molte città tedesche.
Audizioni nel Parlamento di Bucarest dei ministri designati
Il premier designato della Romania, Ludovic Orban, andrà, lunedì, davanti al Parlamento a chiedere il voto di investitura per il suo nuovo governo. I 16 ministri del gabinetto Orban II, che ha la stessa struttura e gli stessi membri del precedente Governo sfiduciato, sono stati ascoltati, per tre giorni, la settimana scorsa, nelle commissioni specializzate del Legislativo romeno. Il piano del PNL è che siano bocciati due governi di seguito, di modo che si arrivi allo scioglimento del Parlamento e all’avvio delle pratiche per le elezioni anticipate. Come diceva Ludovic Orban, le elezioni potrebbero aver luogo nel periodo 15-30 giugno, cioè nello stesso periodo in cui ci saranno elezioni amministrative. Il PSD ha annunciato, però, che non parteciperà al voto di investitura. Se non ci sarà quorum, il voto di investitura del Governo Orban II potrebbe essere rinviato. Sempre il 24 febbraio, la Corte Costituzionale della Romania analizzerà la segnalazione inoltrata dai presidenti delle due Camere del Parlamento, stando ai quali la designazione da parte del capo dello stato, Klaus Iohannis, del premier sfiduciato a formare un nuovo esecutivo trasgredirebbe la volontà del legislativo.
Il presidente Klaus Iohannis ha firmato i decreti di nomina dei capi procuratori proposti dal ministro della Giustizia
Il capo dello stato romeno, Klaus Iohannis, ha firmato, giovedì, i decreti di nomina dei capi procuratori proposti dal ministro della Giustizia, Cătălin Predoiu. Gabriela Scutea dirigerà la Procura presso l’Alta Corte di Cassazione e Giustizia, Crin-Nicu Bologa, la Direzione Nazionale Anticorruzione, mentre Elena-Giorgiana Hosu, la Direzione di Investigazione dei Reati di Criminalità Organizzata e Terrorismo (la Procura Antimafia). I mandati dei tre procuratori hanno una durata di tre anni. A fare le nomine è stato il presidente, sebbene nei confronti di Gabriela Scutea ed Elena Giorgiana Hosu, il Consiglio Superiore della Magistratura abbia espresso parere negativo. Klaus Iohannis ha spiegato che non ha preso in considerazione il parere negativo del Consiglio perché gli è sembrato abbastanza superficiale ed ha considerato corrette le proposte inoltrate dal ministro della Giustizia. La decisione del presidente è stata criticata sia dai rappresentanti del PSD (all’opposizione), che da quelli dell’USR (la terza forza nel Parlamento), perché ha ignorato il parere negativo del CSM nel caso delle due procuratrici. Il vicepresidente del Senato, il socialdemocratico Robert Cazanciuc, ha spiegato che il MCV e GRECO raccomandano che sia rispettato il punto di vista del CSM nella nomina dei nuovi capi procuratori. Dal canto suo, in un messaggio su Facebook, il leader dell’USR, Dan Barna, ha affermato che la nomina di capi procuratori che hanno ricevuto parere sfavorevole da parte del CSM rappresenta un errore difficile da spiegare. Nella sua opinione, la decisione del presidente romeno è un’azione opportunista, in un contesto politico conveniente per l’attuale potere.
La moneta nazionale, il leu, ha registrato un nuovo livello minimo storico in rapporto a quella europea
La moneta nazionale romena, il leu, si è deprezzata, giovedì, di 0,45 bani (0,09%) rispetto all’euro, che ha raggiunto un nuovo massimo storico. Il tasso di cambio stabilito dalla Banca Centrale della Romania è di 4,7834 lei per un euro. Il leu aveva toccato un minimo record anche il 21 novembre scorso, quando il tasso di cambio è stato di 4,7808 lei per un euro. Il leggero deprezzamento del leu è correlato anche ai deprezzamenti registrati nella regione, nel contesto in cui pure lo złoty polacco e il fiorino ungherese si sono deprezzati in seguito ad alcuni movimenti di flussi internazionali, afferma il ministro delle Finanze ad interim, Florin Cîţu. Nella sua opinione, gli interessi continueranno a diminuire e la fiducia degli investitori ad aumentare. Il premier ad interim Ludovic Orban ha dichiarato che la situazione economica del Paese è molto stabile e non esiste alcun rischio che si verifichi un grande squilibrio. Il primo ministro ha precisato che confida nella stabilità della moneta nazionale e del tasso di cambio.