La settimana 21 – 26/09/2019
Il presidente romeno allAssemblea Generale delle Nazioni Unite/ La premier negli USA/ Una romena a capo della futura Procura Europea/ Incertezze sul candidato romeno alla carica di commissario europeo/ Interconnessione energetica
Bogdan Matei, 28.09.2019, 07:00
Il presidente romeno all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite
La Romania farà di più per raggiungere, entro il 2030, gli obiettivi dell’ONU relativi allo sviluppo durevole — ha promesso il presidente Klaus Iohannis, a New York, rivolgendosi all’Assemblea Generale dell’ONU. Gli obiettivi della comunità internazionale, condivisi dalla Romania, includono lo sradicamento della povertà, istruzione di qualità, energia pulita a prezzi accessibili e misure urgenti di contrasto dei mutamenti climatici. Il presidente ha ricordato che neanche la Romania è stata risparmiata dagli effetti avversi dei mutamenti climatici ed ha avviato programmi per la diminuzione delle emissioni di gas ad effetto-serra. Il capo dello stato ha condannato, nel suo intervento, gli attacchi terroristici ed ha ribadito l’impegno fermo di Bucarest nella lotta al terrorismo a livello internazionale. Egli ha ricordato che, di recente, due cittadini romeni sono stati uccisi, a Kabul, in attacchi dei talebani afgani. In margine all’Assemblea Generale, il presidente Iohannis ha avuto incontri bilaterali con i colleghi delle confinanti Ucraina e Moldova, rispettivamente Volodimir Zelenski e Igor Dodon, e li ha assicurati del sostegno della Romania alle aspirazioni europee dei due stati ex-sovietici.
La premier negli USA
In visita di lavoro oltreoceano si è trovata pure la premier Viorica Dăncilă. Ha incontrato il segretario americano all’Energia, Rick Perry, occasione in cui è stato firmato il memorandum d’intesa tra i governi di Romania e degli Stati Uniti sulla cooperazione nel settore nucleare civile. Secondo un comunicato stampa dell’Esecutivo di Bucarest, la premier ha trasmesso alla parte americana l’impegno del suo Governo nello sviluppo, su basi pragmatiche e reciprocamente vantaggiose, della componente economica del Partenariato Strategico tra la Romania e gli USA. Il capo del Governo ha incontrato anche il segretario generale dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, Angel Gurria, al quale ha comunicato che la Romania continua ad essere fermamente dedicata e pronta ad avviare i negoziati di adesione all’OCSE.
Una romena a capo della futura Procura Europea
La romena Laura Codruţa Kövesi diventerà il primo procuratore-capo della futura Procura Europea, dopo che il Legislativo comunitario e il Consiglio dell’UE hanno raggiunto un accordo finale in merito. L’ex capo della DNA romena è molto competente e vanta un palmares impressionante di realizzazioni nella lotta alla corruzione” — ha dichiarato lo spagnolo Juan Fernando López Aguilar, presidente della Commissione per le libertà civili del Parlamento Europeo. L’accordo sulla nomina di Laura Codruţa Kövesi, ex capo, longevo e temuto, della DNA romena, come procuratore-capo europeo deve essere reso ufficiale dal Parlamento Europeo e dal Consiglio dell’UE. La Procura Europea dovrebbe diventare operativa alla fine dell’anno prossimo. Sarà un’istituzione indipendente, incaricata a indagare, perseguire e rinviare a giudizio reati contro il budget dell’Unione Europea.
Incertezze sul candidato romeno alla carica di commissario europeo
Doccia fredda a Bruxelles: la candidatura dell’eurodeputata socialdemocratica romena Rovana Plumb alla carica di commissario europeo per i Trasporti è stata bocciata, giovedì, dalla Commissione giuridica del Parlamento Europeo. Hanno votato a suo favore solo 6 eurodeputati, 15 hanno votato contro e 2 si sono astenuti. Dal punto di vista procedurale, in assenza dell’ok della Commissione giuridica, i colloqui nella Commissione Trasporti non si possono più svolgere. La Commissione giuridica del PE aveva deciso di invitare Rovana Plumb, designata dal Governo di Bucarest a far parte del futuro esecutivo comunitario, per colloqui straordinari volti a chiarire alcuni aspetti poco chiari menzionati nella sua dichiarazione patrimoniale.
Interconnessione energetica
A Chişinău, sono stati firmati, giovedì, tre accordi per l’implementazione del progetto di interconnessione delle reti di energia elettrica tra la Moldova (a maggioranza romenofona) e la Romania. In conformità agli accordi, Chişinău avrà accesso ad un prestito di 60 milioni di euro concesso dalla Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo e ad altri 40 milioni di euro offerti dall’Unione Europea. La destinazione dei fondi è la modernizzazione del sistema energetico, soprattutto per la costruzione di una stazione che connetterà le reti della Moldova e della Romania. I partner occidentali della repubblica sottolineano che in questo modo la Moldova consoliderà la sua sicurezza energetica e diminuirà la dipendenza dalle forniture di gas russo.
Candidati alla presidenza
Nel frattempo, a Bucarest, all’Ufficio Elettorale Centrale si è conclusa la registrazione delle persone che potranno partecipare alle elezioni presidenziali del prossimo 10 novembre. Sono stati registrati candidati da parte di tutti i partiti parlamentari, tra i quali — lo dicono sia i sondaggi, che i commentatori — si distingueranno molto probabilmente i finalisti del secondo turno, che avrà luogo il 24 novembre. Si tratta del presidente in carica, Klaus Iohannis, sostenuto dal PNL (all’opposizione), la premier PSD Viorica Dăncilă, Dan Barna (USR-PLUS), Theodor Paleologu (PMP), Mircea Diaconu, sostenuto dall’ALDE e da Pro Romania, e Kelemen Hunor (UDMR). Gli altri candidati sono indipendenti oppure sostenuti da partiti extra-parlamentari che non si sono fatti notare molto finora sulla scena politica.