La settimana 1 – 6/07/2019
Modifiche della legislazione elettorale/ Bilancio della presidenza romena del Consiglio UE/ Il presidente romeno, Klaus Iohannis, al vertice straordinario per la designazione dei futuri leader dellUE
Leyla Cheamil, 06.07.2019, 07:00
Modifiche della legislazione elettorale
La proroga del periodo di voto fino alle ore 24, il giorno delle elezioni presidenziali, sarà applicata anche in Romania, non solo all’estero, se nei seggi elettorali saranno ancora presenti cittadini che non hanno fatto in tempo ad esercitare il proprio diritto di voto. La decisione è stata presa dalla Camera dei Deputati, che ha potere decisionale, per quanto riguarda le modifiche apportate alla legislazione elettorale. I cittadini romeni all’estero possono votare alle presidenziali per corrispondenza oppune anticipatamente per tre giorni. Il voto anticipato si svolgerà, venerdì, dalle ore 12 alle 21, mentre sabato e domenica dalle 7 alle 21, con la possibilità che l’orario sia prorogato fino alle ore 24 nell’ultimo giorno del voto. Rispetto alla forma adottata dal Senato, i deputati giuristi hanno introdotto nel disegno di legge un emendamento proposto dall’Autorità Elettorale Permanente, secondo il quale gli exit-poll possono essere presentati solo dopo le ore 24, nell’ultimo giorno di voto. Rispetto all’attuale legislazione, il documento precisa che un elettore può sostenere più candidati. Il presidente dell’Autorità Elettorale Permanente, Constantin Florin Mituleţu Buică, ha annunciato che il primo turno delle presidenziali si potrebbe svolgere il 10 novembre, mentre il secondo il 24 novembre.
Bilancio della presidenza romena del Consiglio UE
La premier romena, Viorica Dancilă, ha presentato il bilancio della presidenza romena del Consiglio UE, ricoperta per la prima volta dal nostro Paese nella prima metà di quest’anno. Stando alla premier, è stato un mandato di successo in cui la Romania si è dimostrata fortemente attaccata ai valori europei ed ha agito per il consolidamento del progetto europeo, per un’unione dei cittadini, delle libertà, degli sforzi e delle nostre capacità congiunte. Il mandato si è svolto in un contesto complesso e dinamico, segnato dalle elezioni europee, ma anche da sviluppi legati alla Brexit, ad un ambiente internazionale in continuo cambiamento, ha ricordato Viorica Dăncilă, stando alla quale, la Romania ha compiuto il suo dovere ed ha dimostrato di essere uno stato membro responsabile, preoccupato dell’avanzamento dell’agenda europea nell’interesse dei cittadini. Durante il mandato di Bucarest sono stati portati a compimento 90 dossier, tra cui quello relativo all’Unione Bancaria, il miglioramento del regime di lavoro e dei diritti sociali, l’approfondimento del Mercato Unico, la decarbonizzazione dei trasporti, il progresso del consolidamento dell’Europa digitale o la direttiva sui gas naturali. Un altro punto di riferimento importante resta il vertice europeo organizzato a Sibiu (centro), il 9 maggio, il giorno della Festa dell’Europa.
Il presidente romeno, Klaus Iohannis, al vertice straordinario per la designazione dei futuri leader dell’Unione Europea
Il capo dello stato romeno, Klaus Iohannis, ha partecipato, a Bruxelles, al vertice dei leader degli stati membri dell’UE, riuniti per designare i capi delle quattro istituzioni europee. Mercoledì, il socialista italiano David Sassoli è stato eletto presidente del Parlamento Europeo (PE) per i prossimi due anni e mezzo. I leader europei hanno concordato che la carica di presidente del PE sia divisa tra socialisti e popolari, per due anni e mezzo ciascuno. Secondo il compromesso al quale si è arrivati, due donne e due uomini assumeranno le principali cariche direttive nelle istituzioni dell’UE. La carica di presidente della Commissione Europea sarà assunta dall’attuale ministra della Difesa tedesco, Ursula von der Leyen, membro dell’Unione Cristiano-Democratica (CDU) e rappresentante del Partito Populare Europeo (PPE). La direzione della Banca Centrale Europea sarà assunta dalla francese di centro-destra Christine Lagarde, capo del Fondo Monetario Internazionale, mentre il ministro degli Esteri spagnolo, il socialista Josep Borrell, sarà il capo della diplomazia europea, e il premier belga, il liberale Charles Michel, assumerà la carica di presidente del Consiglio Europeo.
La prima visita ufficiale della premier moldava, Maia Sandu, a Bucarest
La Romania è stata, è e sarà il più costante e dedito sostenitore della Moldova — lo ha dichiarato il presidente Klaus Iohannis, dopo i colloqui avuti martedì, a Bucarest, con la nuova premier dello stato confinante (ex-sovietico, a maggioranza romenofona), Maia Sandu. Il presidente ha aggiunto che Bucarest sosterrà, a livello europeo, lo sblocco dell’assistenza finanziaria per la Moldova. Dal canto suo, la premier Sandu ha affermato che il suo Governo auspica di sviluppare progetti comuni con la Romania”, e che l’agenda europea è la linea direttrice” dei suoi rapporti con Bucarest. Sempre martedì, Maia Sandu si è incontrata con la collega romena, Viorica Dăncilă, e con il presidente della Camera dei Deputati, Marcel Ciolacu. Insediato lo scorso mese, il capo pro-europeo del Governo di Chisinau ha deciso che la sua prima visita all’estero avesse luogo a Bucarest, sebbene in precedenza avesse annunciato che si sarebbe recata prima a Bruxelles.
Mugur Isărescu — un nuovo mandato a capo della Banca Centrale
A Bucarest, il Senato e la Camera dei Deputati si sono riuniti in seduta plenaria mercoledì ed hanno validato la struttura del nuovo Consiglio di Amministrazione della Banca Centrale della Romania, presieduto sempre dal governatore Mugur Isărescu, in carica dal 1990. La Banca Centrale continuerà nella direzione di una politica prudente e responsabile, avendo come obiettivo a lungo termine l’adesione all’eurozona — è stato il messaggio trasmesso dal governatore Isărescu ai colloqui di martedì. Mugur Isărescu ha dichiarato che la Romania deve essere preparata prima di aderire all’eurozona, soprattutto visto che i divari di sviluppo tra le varie zone del Paese sono significativi. Il Consiglio di Amministrazione della Banca Centrale è formato da nove membri, eletti dal Parlamento, per un periodo di cinque anni, con la possibilità di proroga dei mandati.