La settimana 20 – 25/05/2019
Elezioni europee e referendum in Romania/ Regolamentazione dei servizi alternativi di taxi/ Fascicoli famosi della giustizia/ Alluvioni in Romania
România Internațional, 25.05.2019, 07:00
Elezioni europee e referendum in Romania
Centinaia di milioni di cittadini europei sono attesi alle urne, fra il 23 e il 26 maggio, per eleggere il futuro legislativo europeo, con un mandato di 5 anni. Lo scrutinio è iniziato, giovedì, in Gran Bretagna e Olanda e si conclude il 26 maggio nella maggior parte degli stati membri, compresa la Romania. In seguito al voto, saranno eletti 751 eurodeputati, di cui 33 romeni. Nel Paese, questa è stata l’ultima settimana di campagna elettorale per le elezioni europee. Sono in lizza 13 partiti politici e tre indipendenti. Per i romeni d’oltreconfine sono stati creati 441 seggi elettorali, la maggior parte in Italia, Spagna e nella confinante Moldova. In Romania, in concomitanza con le europee si svolge anche un referendum su temi legati alla giustizia indetto dal presidente Klaus Iohannis. Gli elettori riceveranno tre schede elettorali — una per le europee e due per le due domande del referendum. I romeni che hanno compiuto i 18 anni sono chiamati a decidere scegliendo tra Sì” e No” in merito alle seguenti domande: 1. Siete d’accordo con il divieto dell’amnistia e della concessione della grazia per i reati di corruzione? 2. Siete d’accordo con il divieto dell’adozione da parte del Governo delle ordinanze d’urgenza per quanto riguarda i reati, le pene e l’organizzazione giudiziaria e con l’ampliamento del diritto a contestare le ordinanze direttamente alla Corte Costituzionale? Secondo la legge, il referendum è valido se vi partecipa almeno il 30% delle persone iscritte sulle liste elettorali permanenti. Il risultato del referendum è validato se le opzioni validamente espresse rappresentano almeno il 25% delle persone iscritte sulle liste elettorali permanenti.
Regolamentazione dei servizi alternativi di taxi
La bozza di Ordinanza d’urgenza del Governo relativa alla regolamentazione dell’attività di ride sharing in Romania è sottoposta a dibattito pubblico fino al 3 giugno. Il documento è apparso dopo che le compagnie di trasporto alternativo hanno chiesto la regolamentazione urgente dei loro servizi per poter continuare a funzionare. Dopo più round di negoziati, i rappresentanti delle compagnie di ride sharing hanno raggiunto, giovedì, un accordo con i rappresentanti del Governo per quanto riguarda la bozza di Ordinanza d’urgenza dedicata alle applicazioni di questo tipo esistenti in Romania. Le nuove norme garantiranno condizioni uguali di autorizzazione per le applicazioni di trasporto alternativo e le compagnie di taxi. I possessori di applicazioni per il trasporto alternativo saranno costretti a farsi autorizzare dal Ministero delle Comunicazioni per quest’attività, mentre gli autisti partner dovranno adempiere a requisiti tecnici e giuridici simili a quelli imposi ai tassisti per poter prestare servizi di trasporto autorizzato di persone a pagamento. In Romania, più di 200.000 persone hanno firmato una petizione per la regolamentazione d’urgenza dei servizi di ride sharing. Lo ha reso pubblico l’Associazione Coalizione per l’Economia Digitale, un’organizzazione indipendente che rappresenta le principali compagnie operanti in questo settore. Secondo loro, a causa della mancanza di regolamentazione, migliaia di autisti non hanno più incassi, mentre 2,5 milioni di utilizzatori non possono trovare una macchina oppure devono pagare prezzi anche tre volte più alti. Le compagnie di servizi taxi romene, criticate spesso per la scarsa qualità dei loro servizi, accusano le compagnie di ride sharing di funzionare illegalmente.
Fascicoli famosi della giustizia
L’ex sindaco di Costanza (città romena sul Mar Nero), Radu Mazăre, è stato portato, lunedì, nel Paese sotto la scorta dei poliziotti romeni, estradato dal Madagascar, dove si trovava dal dicembre 2017. Radu Mazăre è condannato in più fascicoli di corruzione, però la sentenza definitiva, che ha determinato anche l’emissione del mandato di cattura internazionale, è quella stabilita a febbraio dall’Alta Corte di Cassazione e Giustizia nel fascicolo sulle restituzioni illegali di terreni a Costanza, per la quale deve scontare una pena di quasi 10 anni. L’ex sindaco è partito dalla Romania alla fine del 2017, mentre era sotto controllo giudiziario, lamentando pressioni politiche nei processi penali in cui era accusato, ed ha avviato le pratiche per ottenere l’asilo. Sempre lunedì, a Bucarest, l’Alta Corte di Cassazione e Giustizia ha rinviato al 27 maggio la decisione nel fascicolo sulle assunzioni fittizie presso la Tutela dell’Infanzia Teleorman, nel sud, fascicolo in cui il leader PSD (al governo), Liviu Dragnea, è accusato di istigazione all’abuso d’ufficio. Dragnea è stato condannato dal tribunale di primo grado — da un collegio giudicante formato da 3 giudici – a 3 anni e 6 mesi di carcere con esecuzione per aver commesso il reato di istigazione all’abuso d’ufficio, mentre al precedente processo aveva sostenuto di essere innocente. Inoltre, gli avvocati degli incolpati hanno chiesto, senza successo, il rinvio per aspettare una decisione della Corte Costituzionale su una contestazione inoltrata dal deputato socialdemocratico Florin Iordache relativa all’illegalità dei collegi a tre giudici dell’Alta Corte. La CCR ha rinviato la decisione al 5 giugno. La contestazione è stata inviata da Iordache nel periodo in cui Liviu Dragnea gli aveva delegato la direzione della Camera dei Deputati. Pure la delega degli attributi è stata contestata alla Corte Costituzionale dal PNL, all’opposizione. Lunedì, la Corte ha respinto però la contestazione.
Alluvioni in Romania
Anche questa settimana, in Romania sono stati dichiarati allarmi giallo e arancione di instabilità atmosferica accentuata, temporali, piogge torrenziali e inondazioni. Sono state colpite dal maltempo decine di località del nord, centro e sud del Paese, compresa la capitale. Le onde di piena e l’aumento della portata di alcuni fiumi hanno provocato danni. I pompieri degli Ispettorati per le Situazione d’Urgenza hanno agito per evacuare l’acqua da decine di abitazioni, cortili e cantine. Il traffico stradale e ferroviario è stato temporaneamente bloccato a causa degli alberi caduti sulla carrozzabile o delle alluvioni su alcune strade nazionali, provinciali e comunali. Le acque di più fiumi hanno allagato centinaia di ettari di terreni agricoli, prati e abitazioni.