La settimana 14 – 20/04/2019
Il referendum del 26 maggio/ Rimpasto del governo Dăncilă/ Bilancio dei primi 100 giorni di presidenza romena del Consiglio UE/ Conferenza sul tema delle sfide alla sicurezza sul fianco est della NATO/ Al via la stagione Romania - Francia
Corina Cristea, 19.04.2019, 00:00
Il referendum del 26 maggio
Riunite in seduta comune, mercoledì, le due camere del Parlamento di Bucarest hanno dato luce verde alla richiesta del presidente Klaus Iohannis relativa allorganizzazione di un referendum il 26 maggio, in concomitanza con le elezioni europee. I temi proposti dal capo dello stato riguardano il divieto dellamnistia e della concessione della grazia nel caso di reati di corruzione e il divieto imposto al Governo di emanare ordinanze durgenza relative a reati e allorganizzazione giudiziaria. Il capo dello stato desidera conoscere anche lopinione degli elettori per quanto riguarda la possibilità che anche altre autorità, oltre allAvvocato del Popolo, abbiano il diritto di rivolgersi direttamente alla Corte Costituzionale in merito alle ordinanze. Liniziativa del presidente giunge sullo sfondo delle numerose modifiche legislative nel settore giudiziario, promosse dalla maggioranza parlamentare e dal governo PSD – ALDE, modifiche controverse, contestate nel Paese e criticate dai partner europei della Romania. La richiesta del presidente, il quale ha avuto consultazioni su questo tema con i partiti parlamentari la settimana scorsa, ha ricevuto martedì lapprovazione unanime dei parlamentari delle commissioni giuridiche.
Rimpasto del governo Dăncilă
La premier romena Viorica Dăncilă ha trasmesso al capo dello stato le proposte di nomina di nuovi ministri ai ministeri dei Fondi Europei, per i Romeni nel Mondo e della Giustizia. I tre titolari hanno rassegnato le dimissioni – Rovana Plumb e Natalia Intotero per partecipare alle elezioni europee, mentre Tudorel Toader ha preso questa decisione dopo che il principale partito al governo, il PSD, gli ha ritirato il sostegno politico e la premier ha proposto la sua rimozione. Il ritiro del sostegno è avvenuto sullo sfondo del rinvio delladozione delle controverse ordinanze durgenza sulla modifica dei codici penali. Il presidente annuncerà, allinizio della prossima settimana, che decisione prenderà sulle proposte di nomina dei nuovi ministri, però ha dichiarato che, nella sua opinione, il nuovo rimpasto mira a rafforzare quello che lui ha definito lassalto del PSD contro la giustizia. La Romania deve tornare urgentemente sulla via delle riforme e continuare la lotta alla corruzione, ha ammonito, daltra parte, il commissario europeo per la Giustizia, Věra Jourová, in un dibattito nel Parlamento Europeo sullo stato di diritto.
Bilancio dei primi 100 giorni di presidenza romena del Consiglio UE
Nei primi 3 mesi della presidenza romena del Consiglio UE sono stati portati a compimento 90 dossier legislativi difficili e Bucarest ha gestito, allo stesso tempo, più di 1.100 eventi e riunioni, ha annunciato la premier Viorica Dăncilă. Facendo riferimento ad alcuni dei dossier conclusi di recente, la Dăncilă ha salutato ladozione formale nel Consiglio, quale ultimo passo della procedura legislativa, delle norme comuni relative al mercato del gas naturale, di quelle sui diritti dautore, delle norme relative ai contratti di vendita e ai contratti di fornitura di contenuto digitale online. La Romania è stata impegnata attivamente anche nei negoziati sulla Brexit, ha precisato la premier, la quale ha accennato pure allimportanza delle elezioni europee del 26 maggio prossimo. Lei ha aggiunto che la Romania ha contribuito alla creazione di un ambiente di svolgimento delle elezioni in modo libero e corretto, sono state stabilite delle regole più chiare per la tutela de dati personali e per punire il loro uso allo scopo di strumentalizzare lo svolgimento e i risultati delle elezioni.
Conferenza sul tema delle sfide alla sicurezza sul fianco est della NATO
Una conferenza sul tema delle sfide alla sicurezza sul fianco est dellAlleanza Nord-Atlantica, organizzata a Bucarest, ha dimostrato, ancora una volta, la necessità di rafforzare le capacità della NATO nella zona del Mar Baltico e del Mar Nero. Il presidente romeno Klaus Iohannis ha sostenuto la necessità di una presenza alleata unitaria, consolidata e coerente sullintero fianco est, ricordando che la zona del Mar Nero continua ad essere segata da conflitti congelati e da tensioni latenti, contesto che, nella sua opinione, costringe la NATO ad avere una simile presenza, necessaria per realizzare azioni efficaci di prevenzione e difesa. Alla conferenza, gli USA e la Germania hanno apprezzato il modo in cui Bucarest si assume e osserva gli impegni presi nella NATO.
Al via la stagione Romania – Francia
La stagione Romania – Francia 2019 è stata inaugurata, questa settimana, a Bucarest. Nei prossimi quattro mesi sono previsti incontri, mostre, festival e concerti in decine di città. Lambasciatore di Francia a Bucarest, Michele Ramis, ha precisato che il suo Paese organizza per la prima volta la stagione assieme ad un altro stato membro dellUE e ciò rileva molto bene lo specifico dei rapporti tra la Romania e la Francia. Dal canto suo, il ministro della cultura romeno, Daniel Breaz, ha evocato aspetti relativi ai legami culturali tra i due Paesi, sottolineando che, lungo le generazioni, la cultura francese è sempre stata un modello, uno specchio e un amico di vecchia data dei romeni. La stagione Francia-Romania è stata organizzata dal 28 novembre al 5 aprile in oltre 100 città francesi ed ha riscosso un enorme successo. I francesi hanno potuto riscoprire la Romania e i suoi artisti. Levento è volto a rafforzare i legami economici, scientifici, culturali e sociali tra i due Paesi.