La settimana 15 – 21/07/2018
Le leggi sulla giustizia tornano alla ribalta/ Il Fondo Sovrano per Sviluppo e Investimenti, dichiarato incostituzionale/ Bucarest sollecita aiuto finanziario dall'UE per effetti peste suina africana/ 1 mld euro per tutela patrimonio culturale
România Internațional, 20.07.2018, 12:48
Il presidente Klaus Iohannis contesta alla Corte Costituzionale lo Statuto dei giudici e procuratori, però ha annunciato che è stato obbligato a promulgare la legge sull’organizzazione giudiziaria. In una dichiarazione stampa, il capo dello stato ha rivolto al legislativo l’appello di reinserire con la procedura d’urgenza, nella sessione autunnale, le leggi sulla giustizia nel circuito parlamentare e correggerle in accordo con le raccomandazioni della Commissione di Venezia. Il presidente ha criticato la maniera priva di trasparenza in cui la maggioranza ha legiferato, definendo come preoccupante il risultato. In questo momento, per quanto riguarda la legge 304/2004 modificata, relativa all’organizzazione giudiziaria, purtroppo ho esaurito tutte le vie costituzionali che ho a disposizione e, di conseguenza, ai sensi della Costituzione, sono tenuto a promulgare questa legge. Però ciò non significa per niente che il percorso di questa legge sia ultimato! Neanche se ne parla! In riferimento alla seconda legge, di recente riesaminata dal Parlamento, mi rivolgerò alla Corte Costituzionale, con la sollecitazione ferma di tenere in considerazione le opinioni della Commissione di Venezia, ha detto Klaus Iohannis, richiamando l’attenzione ai parlamentari della maggioranza che devono dimostrare lealtà nei confronti degli elettori, che vogliono restare nell’UE e non diventare un esempio negativo in Europa. In replica, gli esponenti della coalizione governativa ricordano che le leggi della giustizia sono state aggiustate in accordo con le decisioni della Corte Costituzionale, ritenendo che un nuovo dibattito al Parlamento fosse privo di senso. Invece, l’opposizione sostiene la sollecitazione rivolta dal capo dello stato al Parlamento, nel senso di tenere in considerazione anche le raccomandazioni della Commissione di Venezia. Lunedì, il ministro della Giustizia, Tudorel Toader, ha dichiarato che la Romania trasmetterà un punto di vista ufficiale alla Commissione di Venezia, prima che venisse elaborata la forma finale del rapporto di quest’organo consultivo del Consiglio d’Europa, i cui pareri sono generalmente rispettati dagli stati membri. La Commissione ha ammonito che gli emendamenti recati alle rispettive leggi rischiano di minare l’indipendenza della giustizia, con effetti negativi sulla lotta alla corruzione.
Il Fondo Sovrano per Sviluppo e Investimenti sarà creato attraverso un decreto governativo, dopo che la Corte Costituzionale ha annunciato che tale fatto non è possibile tramite una legge. Lo ha dichiarato giovedì il ministro delle Finanze, Eugen Teodorovici. Mercoledì, la Corte ha accolto favorevolmente le segnalazioni inoltrate dal presidente e dall’opposizione, secondo cui la creazione del Fondo rientra nelle attribuzioni del Governo e non del Parlamento, cosicchè viene violata la separazione dei poteri dello stato. Secondo la normativa, 33 compagnie che hanno come azionista anche lo stato romeno sono da includere nel portafoglio del Fondo Sovrano per Sviluppo e Investimenti, il cui capitale sociale ammonterebbe a 9 miliardi di lei (circa 2 miliardi di euro).
La Romania ha sollecitato aiuto finanziario dall’Unione Europea per appoggiare i farmers colpiti dalla peste suina africana. La richiesta è stata inoltrata dal ministro dell’Agricoltura, Petre Daea, presente martedi ad una riunione a Bruxelles con i colleghi comunitari. I soldi dovrebbero coprire le perdite dirette subite dai farmers costretti ad abbattere gli animali infetti, quelle dovute alla cessazione della produzione di carne suina, nonchè alle perdite generate dal calo dei prezzi per i maiali nelle aree contaminate. Gli aiuti riguardano anche i costi per la disinfezione, la distruzione del foraggio e le spese per l’abbattimento degli animali infetti, ha precisato il Ministero dell’Agricoltura, sottolineando che la Romania continua a prendere delle misure per limitare i focolai. La maggior parte degli oltre 300 si trova in prossimità del confine con l’Ucraina.
Il Governo di Bucarest ha approvato giovedì il finanziamento di due grandi progetti culturali, per un valore di circa 12 milioni di euro. Si tratta dei programmi E-cultura: la Biblioteca digitale della Romania e Monumenti storici, pianificazione strategica e politiche pubbliche ottimizzate. Tramite il progetto E-cultura saranno esposte nella Biblioteca digitale della Romania 550.000 risorse culturali, sarà creata una piattaforma informatica tipo biblioteca digitale e un catalogo culturalia.ro e, non in ultimo, saranno digitalizzate e fornite sul portale europeana.eu circa 200.000 risorse culturali, ha precisato la premier Viorica Dancila. Il secondo progetto, destinato ai monumenti storici, riguarda l’elaborazione del codice del patrimonio culturale e della strategia nazionale per la tutela dei monumenti storici. I progetti saranno realizzati con fondi europei non rimborsabili. Sempre giovedì, il governo ha adottato con la procedura d’urgenza il decreto riguardante il Programma di investimenti nel campo culturale, per un valore di un miliardo di euro, in base al quale potranno essere firmati dei contratti di finanziamento pluriennali. I beneficiari del programma sono le autorità centrali, compreso il Ministero della Cultura e dell’Identità Nazionale, nonchè le istituzioni subordinate, a prescindere dal sistema di finanziamento, e le autorità locali. I fondi saranno destinati, tra l’altro, all’acquisto di immobili monumenti storici, alla costruzione di obiettivi che ospitano attività culturali, informative o educative, a lavori di restauro, modernizzazione, consolidamento e valorizzazione.