La settimana 20 – 26/05/2018
Progetti strategici per lo sviluppo della Romania/ Raccomandazioni economiche da Bruxelles/ Fondi europei per la Romania/ Entra in vigore il GDPR
Roxana Vasile, 25.05.2018, 13:31
Tre autostrade, un centro medico universitario su 300 ettari a Bucarest e la modernizzazione di 15 ospedali delle Ferrovie dello stato, gestiti dal Ministero dei Trasporti: sono tutti investimenti strategici che il governo di Bucarest realizzerà in partenariato pubblico-privato. La prima autostrada collegherà le città di Ploieşti, nel sud della Romania, e Râşnov, nel centro. Un’altra, nell’est, garantirà la connessione tra Târgu Neamţ, Iaşi e Ungheni, in Moldova, mentre quella al sud – collegherà Bucarest, Craiova, Drobeta-Turnu Severin e Lugoj. Il vicepremier Viorel Ştefan ha precisato che l’autostrada dell’est, lunga 100 chilometri, includerà anche un ponte sul fiume Prut, che la collegherà con l’infrastruttura stradale della confinante Moldova, mentre l’autostrada del sud contribuirà anche allo sviluppo del turismo, soprattutto perchè si connetterà a quella già esistente, detta del Sole, che porta sul litorale del Mar Nero. L’autostrada del sud, lunga 550 chilometri, è un progetto importante per moltissimi imprenditori che hanno fatto già grandi investimenti nella zona e mi riferisco in primo luogo a Craiova, ma anche alle zone limitrofe. Non dimentichiamo che questa autostrada contribuirà all’aumento del potenziale turistico nella zona delle Gole del Danubio. In più, garantirà il collegamento con la Serbia, la Bulgaria, e con il Corridoio IV Paneuropeo a Lugoj, ha detto Viorel Stefan. Per stimolare simili progetti di portata, il Governo ha modificato giovedì il pacchetto legislativo sugli acquisti pubblici, per semplificare le procedure per l’assegnazione dei contratti. Critico accanito della maggioranza PSD-ALDE, il presidente Klaus Iohannis ha lanciato nuovi rimproveri al governo. Oltre a mappe colorate e piani belli, la gente guarda anche ai risultati. E i 15 chilometri di autostrada inaugurati nell’ultimo anno e mezzo sono meno di poco: la prova della mancanza di capacità e mobilitazione attorno ad un obiettivo nazionale essenziale, ha dichiarato il capo dello stato.
La Commissione Europea ha sollecitato alla Romania di correggere urgentemente le deviazioni di bilancio, altrimenti intensificherà la sorveglianza. Nelle raccomandazioni rivolte ad ogni singolo Paese, viene segnalato anche il fatto che il rischio di povertà o esclusione sociale è molto alto in Romania. La CE ha pubblicato anche il Rapporto sulla convergenza per il 2018, in cui rileva che, in questo momento, la Romania riunisce solo due dei quattro criteri necessari per passare all’euro. I documenti non sembrano preoccupare il governo. Il presidente del Senato e dell’ALDE, Calin Popescu Tariceanu, ritiene che il governo e la società nel suo insieme sono capaci di risolvere i problemi senza ricevere consigli. Qual è l’impatto di questi rapporti annui della Commissione Europea in altri Paesi? In Romania, quando viene pubblicato il rapporto della CE, è come se Dio sia sceso in terra e mettesse noi, mortali, in una situazione in cui non ci sia un’altra via d’uscita che allinearci a quello che dice Dio, ha detto Tariceanu. Dall’altro schieramento, il leader dell’opposizione liberale, Ludovic Orban, ritiene che il governo PSD-ALDE ha trasformato la Romania nella pecora nera dell’Unione Europea.
In visita in Romania, la commissaria europea per la politica regionale, Corina Creţu, ha insitito di nuovo presso le autorità centrali e locali che servono sforzi costanti per accelerare l’assorbimento di fondi europei e diminuire il più possibile il rischio di perdere fondi europei. In visita a Bacău, nell’est del Paese, Corina Creţu si è incontrata con i 39 sindaci dei capoluoghi provinciali della Romania che ricevono direttamente fondi europei per lo sviluppo: li ha invitati a mandare a Bruxelles progetti di qualità. In un comunicato reso pubblico prima della visita, la commissaria per la politica regionale precisa che più di un miliardo di euro sarà investito nello sviluppo urbano della Romania, e la CE è pronta ad offrire il sostegno necessario alle autorità romene affinchè queste risorse siano utilizzate quanto meglio e quanto prima.
Il 25 maggio è entrato in vigore il Regolamento generale per la protezione dei dati personali (GDPR), che assicura una maggiore protezione della privacy e uniforma le leggi europee esistenti. A tutte le imprese che svolgono attività nell’Unione vengono applicate le stesse norme in materia di tutela dei dati, ovunque avessero la sede, mentre i cittadini potranno avere un maggiore controllo sui propri dati personali. Allo stesso tempo, le imprese beneficieranno di condizioni di concorrenza eque. Il nuovo Regolamento punta sulla trasparenza e sulla responsabilità del trattamento dati, Per le imprese inadempienti sono previste multe fino a 10 milioni di euro o il 2% del fatturato, se si tratta di violazioni nella protezione dei dati, oppure fino a 20 milioni di euro o il 4% del fatturato annuo mondiale, in caso di violazione dei diritti di base riguardanti il trattamento dei dati.