La settimana 28/08 – 03/09/2016
2 settembre, giorno di lutto nazionale in Romania/ Le priorità della diplomazia romena/ 11 dicembre, la data delle politiche in Romania/ Lultima sessione ordinaria della legislatura 2012 - 2016/ Il ministro dellInterno romeno, Petre Tobă, si è dimesso
Leyla Cheamil, 03.09.2016, 07:00
Venerdì è stato giorno di lutto nazionale in Romania, alla memoria dei cittadini romeni morti nel terremoto avvenuto nel centro Italia la scorsa settimana e in segno di solidarietà con il popolo italiano. Tutte le istituzioni e le autorità pubbliche hanno issato le bandiere a mezz’asta, mentre le emittenti nazionali di radio e televisione hanno adeguato i propri programmi. Il sisma avvenuto nel centro Italia è costato la vita a quasi 300 persone, di cui 11 romeni. Il Governo di Bucarest ha deciso di sostenere i romeni colpiti dal terremoto ed ha approvato, questa settimana, un primo pacchetto di misure di sostegno finanziario. I bambini rimasti orfani riceveranno 6.000 euro ciascuno. 1.000 euro riceveranno le famiglie delle persone decedute e 10.000 euro saranno stanziati alle famiglie le cui case sono state più del 50% distrutte. Sempre 1.000 euro riceveranno anche coloro che si recano nella Penisola per offrire il loro aiuto ai membri sopravvissuti delle famiglie colpite dal terremoto.
La Romania non effettuerà mai azioni non trasparenti, non utilizzerà il doppio linguaggio con il pretesto della diplomazia, non farà compromessi per quanto riguarda i valori e non riterrà accettabile la trasgressione del diritto internazionale. Lo ha dichiarato il presidente della Romania, Klaus Iohannis, presente alla Riunione Annua della Diplomazia, svoltasi a Bucarest. Egli ha affermato che la Romania deve contribuire attivamente alle azioni della comunità internazionale, dell’UE e della NATO. Gli interessi della Romania ci costringono ad agire per garantire la sicurezza nazionale e delle principali organizzazioni di cui siamo membri, l’UE e la NATO – ha aggiunto ancora il capo dello stato. D’altra parte, il presidente Iohannis ha affermato che Bucarest deve continuare ad avere come priorità il sostegno alla stabilità della Moldova (repubblica ex-sovietica, a maggioranza romenofona) e al suo iter europeo, precisando che la Romania ha stimolato in maniera costruttiva la ripresa delle riforme in questo Paese. Allo stesso tempo, Iohannis ha chiesto agli ambasciatori romeni di praticare una diplomazia più vigorosa ed efficace per la promozione degli interessi nazionali. Ospite speciale della riunione è stato il vicesegretario generale della NATO, Alexander Vershbow, il quale ha sottolineato che la risorsa più importante dell’Alleanza Nord-Atlantica è la sua unità, e che l’adozione, in seguito al vertice di Varsavia, di una posizione comune, sia per quanto riguarda le sfide nel vicinato orientale, sia quelle nel sud, dimostra che l’Alleanza è più unita che mai. Alla riunione ha partecipato anche il ministro degli Esteri slovacco, Miroslav Lajcak, il quale ha dichiarato che il suo Paese, che attualmente ricopre la presidenza semestrale dell’UE, sostiene fortemente l’adesione della Romania all’Area Schengen.
Il Governo di Bucarest ha stabilito la data dell’11 dicembre per le prossime elezioni politiche. La campagna elettorale è prevista nel periodo 11 novembre – 10 dicembre. D’altronde, l’esecutivo ha adottato un’ordinanza d’urgenza che dà la possibilità di creare seggi elettorali all’estero, anche in luoghi in cui in passato si è registrata una presenza significativa degli elettori. L’ordinanza dà inoltre la possibilità agli elettori romeni all’estero di votare presso qualsiasi seggio elettorale, tramite l’iscrizione su liste supplementarie. La domanda di iscrizione nel Registro elettorale e le copie dei documenti di identità potranno essere inviati anche per via elettronica.
Il Parlamento della Romania si è riunito giovedì, nella seconda sessione ordinaria di quest’anno e l’ultima della legislatura 2012 – 2016. La sessione sarà molto breve, dato che, a inizio novembre comincerà la campagna elettorale per le elezioni politiche. I leader dei principali partiti dicono che sulla lista delle priorità ci sono progetti che riguardano più settori — socio-economico, sanitario o di insegnamento. Tra i progetti in attesa di essere analizzati dal Parlamento ci sono anche la diminuzione del contributo alle assicurazioni sociali del 5%, la legge sugli avvocati, il progetto che permetterà il fumo in spazi chiusi oppure il disegno di legge sulla prevenzione nel settore sanitario.
Il ministro dell’Interno romeno, Petre Tobă, si è dimesso giovedì, a poche ore dopo che la Direzione Nazionale Anticorruzione ha chiesto al capo dello stato l’approvazione per l’avvio dell’inchiesta penale nei suoi confronti. I procuratori accusano il ministro dell’interno di aver rifiutato, in modo discrezionale, di avviare la procedura di declassificazione parziale di alcuni documenti sollecitati dagli inquirenti nel dossier in cui il suo predecessore, Gabriel Oprea, e altre persone del ministero sono stati rinviati a giudizio. Il dossier riguarda il dirrottamento di fondi dal Dipartimento Informazioni e Protezione Interna del Ministero. La DNA ha inoltre chiesto l’ok del Senato per l’avvio dell’inchiesta penale nei confronti di Oprea, in un nuovo dossier, con l’accusa di omicidio doloso. Un poliziotto ha perso la vita l’anno scorso, in un incidente stradale, mentre faceva parte della scorta ufficiale di Oprea, allora ministro dell’Interno. Oprea avrebbe effettuato allora uno spostamento in interesse privato e non aveva diritto alla scorta ufficiale.
La lingua romena è celebrata il 31 agosto, dal 2013, in seguito ad una proposta legislativa. 28 milioni di persone parlano il romeno in tutto il mondo. In Romania, è lingua ufficiale e madrelingua per oltre il 90% della popolazione. Lingua romanza, il romeno è la quinta lingua nel mondo dal punto di vista del numero di parlanti, dopo lo spagnolo, il portoghese, il francese e l’italiano. Anche in Moldova, repubblica ex-sovietica, a maggioranza romenofona, confinante con la Romania, si celebra, il 31 agosto, la Giornata della Lingua Romena, diventata lingua di stato nel 2013. La Giornata della Lingua Romena è stata celebrata in Romania e nelle comunità all’estero. Si sono svolti spettacoli di musica e danze popolari e recital di poesie. (tr. G.P.)