La settimana 12-18/06/2016
Moniti del FMI e della Banca Mondiale per la Romania/Il presidente italiano, Sergio Mattarella, in visita a Bucarest/La NATO ha deciso di rafforzare la difesa sul fianco est/La visita nel Canada del premier romeno, Dacian Cioloş
România Internațional, 18.06.2016, 19:19
Il FMI e la Banca Mondiale hanno ammonito
nuovamente a Bucarest, nell’ambito di un dibattito su temi economici, sul
pericolo rappresentato dalla continuazione delle politiche di rilassamento
fiscale, di cui l’economia romena non avrebbe neanche bisogno, nella loro
opinione. Le due istituzioni finanziarie considerano che ci sia un rischio
significativo che la Romania entri nel 2017 in procedura per deficit eccessivo.
Il capo della missione FMI per la Romania, Reza Baqir, ha raccomandato ancora
una volta alle autorità di Bucarest di annullare o di rinviare le misure di
rilassamento fiscale previste per il 2017. Il Governo di Bucarest sta provando
un programma di riduzione graduale del deficit. Il ministro delle finanze, Anca
Dragu, ha attirato l’attenzione che la recente decisione del Senato di
diminuire il contributo alla previdenza sociale del 5%, non può essere
applicata dall’anno prossimo. Secondo il ministro, l’impatto della misura
sarebbe di quasi otto miliardi di lei (pari a circa 1,8 miliardi di euro), in
un anno in cui già la pressione sul deficit di bilancio è alta.
Il presidente romeno, Klaus Iohannis e il suo
collega italiano, Sergio Mattarella, hanno discusso, a Bucarest,
dell’intensificazione del Partenariato strategico bilaterale, delle sfide con
cui si confronta l’UE e del prossimo vertice NATO a Varsavia. D’altra parte, i
due capi di stato hanno concordato di sfruttare di più il potenziale economico
dei loro Paesi.
Abbiamo convenuto di portare la cooperazione economica ad un
nuovo livello. L’interscambio ha già toccato, alla fine del 2015, un valore
record di oltre 13 miliardi di euro, l’Italia essendo il secondo partner
commerciale della Romania. Abbiamo inoltre stabilito che è molto importante
l’aumento degli investimenti italiani in Romania per l’economia nel suo
insieme, ha affermatoKlaus Iohannis.
Iohannis ha inoltre accennato agli oltre 1,2
milioni di romeni in Italia ed ha sottolineato la necessità di continuare gli
sforzi comuni volti ad aumentare la loro partecipazione alla vita sociale, ma
anche politica della Penisola.
I ministri della difesa dei Paesi NATO hanno
convenuto martedì a Bruxelles, fra l’altro, di rafforzare la sicurezza nella
zona del Mar Nero anche attraverso una presenza terrestre in Romania,
organizzata e consolidata intorno ad una brigata multinazionale. Presente alla
riunione, il ministro romeno, MihneaMotoc, ha precisato che la brigata,
subordinata al Comando Multinazionale di Divisione della NATO per il sud-est di
Bucarest, faciliterà le attività di addestramento degli stati alleati nella
zona di sud-est dell’Organizzazione. Motoc ha spiegato che le misure
della NATO hanno un carattere difensivo, in conformità alle necessità di
rafforzamento della difesa nazionale e dell’Alleanza. Anche se i rapporti della
NATO con la Russia sono adesso al più basso livello dall’annessione, a marzo
2014, della Crimea e dall’inizio dell’ofensiva dei ribelli separatisti
pro-russi nell’est dell’Ucraina, l’Alleanza non desidera una nuova Guerra
fredda. A Sofia si sono detti a favore del rafforzamento della difesa nella
zona del Mar Nero anche i presidenti romeno e bulgaro,Klaus Iohannis e
Rosen Plevneliev.
Il premier romeno, Dacian Cioloş ha fatto
mercoledì una visita nel Canada, la prima a questo livello negli ultimi 10
anni. Il principale argomento nell’agenda dei colloqui con il suo collega
canadese, Justin Trudeau, è stata l’eliminazione dei visti per i romeni. Cioloş gli ha consegnato una lettera congiunta firmata
anche dal premier bulgaro, Boyko Borissov, in cui chiedono al Canada di
eliminare i visti d’ingresso per i cittadini dei due Paesi, gli unici nell’UE
per i quali Ottawa mantiene il regime dei visti. I due premier hanno discusso
anche dei buoni rapporti bilaterali, cui contribuisce anche una comunità di
circa 200 mila canadesi di origine romena eccellentemente integrati nella
cultura del Paese.
La Corte Costituzionale della Romania
ha ammesso parzialmente l’eccezione di incostituzionalità relativa all’abuso
d’ufficio. I giudici della Corte hanno deciso che le disposizioni della legislazione
penale sono costituzionali, nella misura in cui si nota che l’adempimento
difettoso ai compiti di servizio implica una trasgressione della legge. Il
presidente ad interim della CCR, Valer Dorneanu, ha spiegato che non si può
dire per nulla che l’abuso d’ufficio sia stato assolto, mentre il suo collega Petre
Lăzăroiu ha affermato che è stato necessario un chiarimento dei concetti. Il
procuratore capo della DNA, Laura Codruţa Kovesi, aveva richiamato l’attenzione
che il fatto di non considerare più reato l’abuso d’ufficio bloccherebbe 800
dossier attualmente in fase di lavoro e renderebbe impossibile il recupero dei
danni recati tramite questo
reato, ammontati lo scorso anno a 620 milioni di euro.
Mircea Basescu, il fratello dell’ex
presidente romeno, Traian Basescu, è stato incarcerato giovedì, poco dopo che
il tribunale lo aveva condannato in via definitiva a quattro anni di carcere
con esecuzione per traffico
d’influenza, in un dossier di corruzione. Secondo la DNA,
nel periodo febbraio 2011 – febbraio 2012, Mircea Băsescu ha ricevuto la somma
di 250 mila euro da un denunciatore, tramite un intermediario, in cambio alla
promessa di intervenire presso i magistrati incaricati a risolvere la causa
relativa al reato commesso da un malavitoso. Lo scopo era quello di ottenere
una decisione favorevole a quest’ultimo.
Domenica si svolgono le partite decisive nel
girone A degli Europei di Calcio in Francia, per la qualificazione negli ottavi
di finale della competizione. La Romania ha bisogno di una vittoria nella
partita contro l’Albania per sperare di passare nella fase dei gruppi, dopo che
ha perso con la Francia e ha pareggiato con la Svizzera. I tricolori si
piazzano ai terzo posto con un punto, mentre l’Albania all’ultimo con zero
punti. Nell’altra partita giocano le squadre che si sono piazzate ai primi due
posti nel gruppo, Francia e Svizzera. (traduzione di Gabriela Petre)