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La settimana 04-10.10.2015

La Romania, solidale nella crisi dei rifugiati/La Romania e la NATO/Carceri CIA in Romania? Una nuova commissione d'inchiesta/L'economia romena, oltre le attese

La settimana 04-10.10.2015
La settimana 04-10.10.2015

, 09.10.2015, 19:55

La Romania non si confronta con una crisi dei rifugiati. Rispetto alle 900 domande dasilo del 2014, questanno si sono registrate solo 44 in più. Ciononostante, nelleventualità dellarrivo di migranti sono già stati preparati mille posti in centri di accoglienza. Per quanto riguarda la legislazione nazionale sullassistenza da concedere a chi cerca rifugio in Europa dalla guerra, dalla povertà o dalle persecuzioni, questa va aggiornata, perchè la situazione non è soddisfacente.




“Cè ancora in vigore un provvedimento del 2006 in base al quale stanziamo per tutte le spese per un rifugiato politico la somma di 3 lei al giorno, e per le sue spese personali, 60 bani. Il Governo, il Ministero delle Finanze cercheranno di aggiornare queste somme, perchè sono non solo insoddisfacenti, ma anche offensive. Va, inoltre, rivisto laccesso ai servizi sanitari, nel contesto dellintroduzione della tessera sanitaria, e alleducazione, alle scuole e alle università in Romania, chiedendo documenti scolastici ai rifugiati le cui scuole o università sono state distrutte nei bombardamenti, il che ovviamente porta allimpossibilità dellaccesso alleducazione. Lo stesso vale per le condizioni di accoglienza”, ha detto il premier romeno Victor Ponta.



La Romania promette solidarietà – ha aggiunto Victor Ponta, precisando che il Governo sosterrà a breve e medio termine la concessione di sostegno finanziario e logistico ai Paesi che già ospitano rifugiati, soprattutto Turchia e Giordania.



Presente, ieri, a Bruxelles, alla riunione del Consiglio Nord-atlantico, il ministro romeno della Difesa, Mircea Dusa, ha chiesto ai partner alleati di prendere misure concrete per consolidare la sicurezza al Mar Nero. Dusa ha dichiarato che occorre assicurare la presenza navale della Nato nel bacino marittimo.



“Ho precisato che la strategia marittima e soprattutto la strategia sul Mar Nero, per noi, è molto importante. Ho precisato, inoltre, che le capacità di difesa della Nato non devono essere regionali, bensi interessare tutti i fianchi, che si tratti del fianco est o sud”, ha detto Dusa.



In precedenza, a Siviglia, in Spagna, il ministro degli Esteri, Bodgan Aurescu, ha partecipato alla Conferenza “2015 Multinational Ballistic Missile Defence”,organizzata dallAgenzia Usa per la Difesa contro i Missili Balistici. In questa occasione, il capo della diplomazia romena ha precisato nuovamente che il sistema americano antimissile collocato a Deveselu, base nel sud della Romania che diventerà operativa entro la fine dellanno, è esclusivamente difensivo. Si mira al consolidamento della difesa collettiva, compito fondamentale della Nato, e allo scoraggiamento di qualsiasi attacco balistico. In visita a Bucarest, il vicesegretario americano di stato, Frank Rose, ha annunciato, dal canto suo, che gli Usa, la Nato e la Romania si consultano, attualmente, pe assicurarsi che la base di Deveselu è ben protetta davanti a più tipi di minacce, inclusivamente terroristiche.



La Commissione Difesa del Senato di Bucarest ha chiesto, lunedi, alla direzione del Senato la costituzione di una nuova commissione parlamentare riguardante la presenza di presunti carceri della CIA sul territorio della Romania. Allo stesso tempo, allUfficio Permanente viene chiesto di sollecitare ufficialmente la desegretazione dei documenti che riguardano il nostro Paese inclusi nel rapporto del Senato Usa sulle tecniche di interrogazione della CIA. La richiesta arriva in seguito allincontro tra i senatori con i membri della Commissione Libertà Civili, Giustizia e Affari Interni del Parlamento Europeo, la quale indaga sulle nuove informazioni che indicano la Romania tra i Paesi sospetti di aver ospitato centri di detenzione della CIA. Una simile commissione ha funzionato nel Senato tra il 2006 e il 2008, ma non ha trovato alcun indizio che attestasse la presenza di simili carceri in Romania in cui fossero stati incarcerati sospetti di terrorismo.



Il FMI ha rivisto notevolmente, martedi, le sue stime sullavanzo del Pil della Romania per il 2015 e il 2016. Stando al più recente rapporto “World Economic Outlook”, il Pil della Romania dovrebbe crescere del 3,4% questanno e del 3,9% nel 2016, rispetto a rispettivamente il 2,7% e il 2,9% quanto era stato stimato in primavera. Daltra parte, nel suo rapporto sulla stabilità finanziaria, la Banca Centrale romena nota che, per la Romania, non esistono, attualmente, rischi sistemici severi, nonostante le incertezze legate alle evoluzioni economiche esterne e al pericolo del ripristino di politiche economiche interne inadeguate. Stando al governatore Mugur Isarescu, il debito pubblico della Romania è sostenibile, ma la crescita continua dellincidenza del debito pubblico sul Pil può diventare pericolosa. In assenza della stabilità finanziaria, leconomia di mercato non può funzionare correttamente ed efficacemente, e il rilassamento fiscale diventa un “inganno”. Da una parte sono abbassate le imposte, daltra parte avviene la tassazione attraverso linflazione, il deprezzamento e gli arretrati.



Lo stato romeno intende rinviare a giudizio il gruppo Volkswagen per recuperare i danni recati attraverso la vendita di oltre 100 mila auto con emissioni maggiori di quelle dichiarate. Il ministro dellAmbiente, Gratiela Gavrilescu, ha precisato che si tratta di oltre 30 milioni di euro, rappresentando il valore di un bollo ambientale più basso. Nel cacolo dei danni si è tenuto conto del fatto che la tassa auto è stata pagata dagli acquirenti per la categoria Euro 5, sebbene lauto fosse in realtà di categoria Euro 4. I proprietari che hanno acquistato in buona fede una simile auto non avranno da soffrire – ha aggiunto il ministro Gavrilescu. (traduzione di Adina Vasile)


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