La settimana 09-15.08.2015
Grande siccità in Romania/Un nuovo minimo storico per linflazione annua/Fondi europei per i rifugiati e la sicurezza dei confini/Colloqui sul Codice Fiscale e una nuova legge degli stipendi nel settore pubblico
România Internațional, 14.08.2015, 19:56
La terribile siccità di questestate che ha colpito quasi tutta la Romania danneggia sia la produzione agricola, che il traffico navale nel settore romeno del Danubio. Il caldo eccessivo e la mancanza di precipitazioni degli ultimi due mesi hanno danneggiato più di 900 mila ettari di terreno agricolo. La siccità ha distrutto un quarto delle colture di cereali di questanno – avvertono i rappresentanti dei farmer. Le più colpite sono le colture di mais, soia, grano, colza, girasole, ma anche di verdure e frutta. I farmer stimano perdite di oltre due miliardi di euro, somma che potrebbe aumentare se le temperature si mantengono alte e non pioverà. Anche il sistema di irrigazione, di cui il 90% è distrutto, ha bisogno di riabilitazione. Attualmente, sono irrigabili solo 300 mila ettari, rispetto ai 3,3 milioni irrigabili nel 1989. Stando al Ministero dellAgricoltura ci vorrebbe 1 miliardo di euro per rimettere a posto il sistema nazionale di irrigazione, fatto che spera di realizzare da fondi europei. I rappresentanti delle più importanti associazioni dei produttori agricoli di Romania analizzeranno il 17 agosto, al Ministero dellAgricoltura, gli effetti della siccità sulle colture agricole e le principali soluzioni per diminuire i danni registrati in seguito a questo fenomeno. La siccità ha colpito in ugual misura anche il traffico delle navi sul Danubio, che si svolge con difficoltà. Il livello dellacqua è diminuito in maniera preoccupante e sono in vigore restrizioni sulla navigazione. I transportatori marittimi sono costretti a diminuire la velocità di spostamento, soprattutto nei punti critici. A causa della ristretezza della via di navigazione, su alcuni settori le navi sono costrette ad aspettare per attraversare la zona. Nel Delta del Danubio decine di canali sono bloccati e centinaia di pesci sono morti a causa del basso livello dellacqua e delle temperature alte. La situazione non migliorerà nel prossimo periodo, perché le previsioni degli specialisti di idrologia indicano un continuo calo del livello del fiume almeno per unaltra settimana ancora.
Linflazione annua in Romania si è mantenuta negativa, del -1,7%, toccando un nuovo minimo storico negli ultimi 25 anni. Lo rilevano i dati resi pubblici dallIstituto Nazionale di Statistica. Motore della crescita economica romena, il consumo è stato incentivato a luglio dallabbassamento dei prezzi per gli alimenti, il cui prezzo è calato, in media, dell1,17% rispetto al precedente mese e del 7,25% rispetto allo stesso mese del 2014. Quanto alle merci non-alimentari, i prezzi sono saliti a luglio, rispetto al mese di giugno, dello 0,48% e dell1,26% rispetto a luglio 2014. I dati dellINSrilevano un calo significativo dei prezzi solo per le medicine e gli oggetti di uso medico, mentre il prezzo del gas è aumentato molto. Anche le tariffe per i servizi sono aumentati a luglio, dello 0,09% rispetto a giugno, e del 2,20% rispetto allo stesso mese dellanno scorso.
Il premier romeno, Victor Ponta, ha ribadito che le misure di rilassamento fiscale previste nel nuovo Codice Fiscale sono sostenibili, e limpatto della loro applicazione può essere recuperato grazie alla crescita economica, ma anche in seguito alla raccolta più efficace delle tasse. Lui sostiene invece che se il nuovo Codice non sarà votato nel Parlamento, i dipendenti del settore pubblico non potranno beneficiare di una nuova legge della salarizzazione. Secondo lui, lattuale disputa sul Codice è al 100% una politica.Ponta ha risposto così alle numerose critiche e avvertenze legate alla sostenibilità delle misure di rilassamento fiscale lanciate dal presidente, dal governatore della Banca Centrale, ma anche da alcuni rappresentanti dei creditori internazionali della Romania (il FMI e la Commissione Europea). Loro hanno richiamato lattenzione che lapplicazione simultanea di misure del genere può determinare gravi squilibri macroeconomici. Il nuovo Codice Fiscale inviato il 17 luglio dal capo dello stato al Parlamento per essere riesaminato, sarà analizzato in una sessione straordinaria a fine mese. Prima di questa sessione, i partiti parlamentari hanno accettato, dopo discussioni accese, di svolgere consultazioni sul tema del Codice.
Re Michele ha ritirato al suo nipote Nicolae il titolo di “Principe della Romania”, il qualificativo di “Altezza Reale” e lo ha escluso dalla Linea di Successione alla Corona di Romania. E stato reso pubblico lunedì a Bucarest. Lex sovrano gli aveva offerto questi titoli nel 2010. Nicolae ha affermato in un comunicato di assumersi la decisione che ritiene benvenuta e ha spiegato che le posizioni detenute gli imponevano un modo di vita che ha trovato difficili da accettare. Il 30enne Nicolae era il terzo nella linea di successione alla Corona di Romania, dopo la Principessa Margareta e la Principessa Elena (sua madre). Costretto dai comunisti ad abdicare, re Michele – lultimo sovrano romeno – ha preso la strada dellesilio nel 1948. Si è stabilito in Svizzera, tornando però nel Paese dopo la Rivoluzione anti-totalitaria del 1989.
La Commissione Europea ha approvato, questa settimana, lo stanziamento di 2,4 miliardi di euro per il periodo 2014-2020 allo scopo di aiutare 19 Paesi, tra cui anche la Romania, a rendere sicuri i loro confini e a migliorare le capacità di accoglienza dei rifugiati. I principali beneficiari sono Italia e Grecia, Paesi che dallinizio dellanno si confrontano con un aflusso di richiedenti di asilo, provenienti soprattuto dal Medio Oriente e dallAfrica. La Romania riceverà quasi 100 milioni di euro. I Paesi europei che devono far fronte per primi a questa ondata di migrazione hanno chiesto che il peso sia condiviso con gli altri stati dellUnione. La Commissione Europea ha esortato nuovamente gli stati membri ad accettare la redistribuzione del numero di rifugiati. Secondo il più recente bilancio dellAlto Commissariato dellONU per i rifugiati, più di 224 mila immigrati sono arrivati in Europa attraverso il Mediterraneo dallinizio dellanno. (traduzione di Gabriela Petre)