La settimana 03-09.05.2015
Tour del premier Victor Ponta per Paesi del Golfo/Il ministro degli Esteri, Bogdan Aurescu, in visita in Ungheria/Decisioni della Banca Centrale sulla politica monetaria/Caos dopo introduzione tessera sanitaria
România Internațional, 10.05.2015, 19:35
Il capo del governo romeno, Victor Ponta, ha effettuato per una settimana un tour in Arabia Saudita, Qatar, Kuwait e negli Emirati Arabi Uniti, volto a rilanciare i rapporti politici ed economici. Victor Ponta ha cercato di convincere i suoi intelocutori che vale la pena di fare affari con la Romania. A Riyad, dove è stato accolto da re Salman, il premier ha ammesso che la Romania ha bisogno di partner come l’Arabia Saudita, che facciano investimenti nell’agricoltura, nelle costruzioni, nel turismo medico o nell’industria della difesa. In Qatar i colloqui con le autorità di Doha hanno puntato, tra l’altro, su una loro possible implicazione in un partenariato per la ristrutturazione della compagnia aerea romena Tarom e lo sviluppo dell’Aeroporto Otopeni di Bucarest, il maggiore del Paese. La questione è stata analizzata anche negli Emirati Arabi Uniti. In Kuwait, il premier ha svolto colloqui su progetti nel campo dell’agricoltura, della salute, dell’IT e dell’infrastruttura energetica.
Il capo della diplomazia di Bucarest, Bogdan Aurescu, si è detto deluso del fatto che Romania e Ungheria non siano riuscite a portare a termine il protocollo che riguarda la tutela delle minoranze. Aurescu ha effettuato giovedì una visita a Budapest, dove ha parlato con gli esponenti ungheresi di aspetti relativi ai rapporti bilaterali, soprattutto nel settore economico.
Sono stati analizzati numerosi argomenti, partendo da quelli bilaterali e puntando sull’ultimazione del Protocollo del Comitato bilaterale misto sulle minoranze nazionali fino ad aspetti a carattere economico e che partono dal fatto che l’anno scorso Romania e Ungheria avevano un interscambio di oltre 7,3 miliardi di euro”, ha detto Bogdan Aurescu.
Aurescu si è incontrato anche con rappresentanti della comunità romena in Ungheria assicurandoli ancora una volta del sostegno delle autorità di Bucarest affinché possano mantenere e promuovere la loro identità etnica, linguistica, culturale e religiosa.
La Banca Centrale della Romania ha diminuito mercoledì, ad un nuovo minimo storico, dal 2% all’1,75% all’anno, il tasso d’interesse di riferimento, ma anche le riserve minime obbligatorie per i passivi in lei dal 10 all’8%. Le misure hanno colto di sorpresa il mercato bancario. La maggior parte degli analisti anticipavano che la Banca Centrale avesse mantenuto per un periodo più lungo il tasso del 2% per l’interesse di riferimento, stabilito a fine marzo. Stando al governatore della Banca Centrale, Mugur Isărescu, la diminuzione del tasso d’interesse di politica monetaria è stata determinata principalmente dal fatto che l’inflazione si mantiene a quote molto basse e che il taglio dell’IVA per i generi alimentari a cominciare dal 1 giugno, dal 24 al 9%, determinerà un’inflazione vicina allo zero nei prossimi 12 mesi. Isărescu ha spiegato che tramite queste decisioni la Banca Centrale della Romania mira a stimolare la concessione dei crediti in modo da sostenere la crescita economica sostenibile e, allo stesso tempo, da mantenere interessi realmente positivi per i depositi bancari. Gli esperti sostengono che per stimolare la concessione di mutui sia più importante un ambiente d’affari amichevole, che un tasso ridotto dell’interesse di riferimento.
Dal 1 maggio, le tessere sanitarie sono diventate l’unico strumento per validare e rimborsare i servizi medici previsti nel pacchetto-base per le persone che godono di assicurazione sanitaria, con età superiore ai 18 anni. Volta a ottimizzare il processo di assistenza medica in Romania, l’implementazione del sistema ha creato però caos. I problemi sono apparsi nella validazione delle tessere e soprattutto nella loro distribuzione. Negli ultimi giorni, centinaia di migliaia di assicurati non erano ancora entrati in possesso delle tessere, mentre coloro che sono andati dal medico muniti di questo documento, hanno aspettato decine di minuti per l’attivazione della tessera. I rappresentanti della Cassa Nazionale delle Assicurazioni Sanitarie sostengono che, nonostante tutti questi problemi, il programma sia funzionale e che finora siano stati già attivati 5 milioni di tessere sui 13,6 distribuiti. Stando alla Cassa Nazionale delle Assicurazioni Sanitarie, i problemi sono apparsi perché una parte dei fornitori di servizi medici hanno utilizzato per la prima volta la tessera, sebbene avessero beneficiato di un periodo di preparazione. La stessa Cassa ha ricordato che gli assicurati senza tessera e i bambini continuano a beneficiare di servizi medici. Le persone non assicurate godono, come finora, del pacchetto minimo di servizi medici.
Il leader dei partiti parlamentari hanno concordato, mercoledì, all’incontro con il presidente romeno, Klaus Iohannis, un progetto di modifica della legge sul trattamento dei dati personali e sulla tutela della vita privata nel settore delle comunicazioni elettroniche. Ciò dovrebbe coprire il vuoto legislativo, creato l’anno scorso quando la Corte Costituzionale ha bocciato i precendenti progetti sullo stesso tema, che erano contrari alla legge fondamentale. Il progetto mira ad offrire garanzie supplementari e sulla tutela dei dati personali e il diritto alla vita privata e ad apportare chiarimenti per eliminare i rischi di abuso. Perciò l’accesso ai dati pesonali può avvenire solo in un quadro preciso stabilito dal tribunale e previa autorizzazione da parte del giudice. Questo principio è stato sollecitato anche da rappresentanti della società civile e condiviso da tutte le parti coinvolte.
La Camera dei Deputati di Bucarest ha adottato mercoledì il ddl sulle elezioni amministrative che prevede, tra l’altro, l’elezione dei sindaci in un unico turno di scrutinio, del presidente del consiglio provinciale da parte dei consiglieri provinciali e il mantenimento della soglia elettorale del 5% per i partiti politici. Il ddl, già adottato dal Senato, prevede inoltre che un cittadino dell’UE si possa candidare, alle prossime amministrative, anche per la carica di sindaco, mentre finora i cittadini stranieri avevano accesso solo a quelle di consigliere locale e provinciale.
(traduzione di Gabriela Petre)