La settimana 15 – 21/02/2015
Corruzione: ex ministro dietro le sbarre, proseguono inchieste al vertice/ Intelligence: proposta del presidente Iohannis a capo SRI/ Fiscalità: misure rilassamento annunciate dal Governo/ Romeni allestero: MAE lancia dialogo su temi consolari
Roxana Vasile, 21.02.2015, 11:00
Un altro ex ministro romeno, accusato di corruzione, è arrivato questa settimana dietro le sbarre. Monica Iacob Ridzi, ex ministro di destra della Gioventù, è stata condannata in via definitiva a 5 anni di carcere per abuso d’ufficio. Stando alla Direzione Nazionale Anticorruzione, nel 2009, Monica Iacob Ridzi ha deciso, sotto il pretesto dello svolgimento di una manifestazione nazionale di portata dedicata alla Giornata della Gioventù, di esternalizzare i servizi di organizzazione e di assegnare illegalmente contratti ad alcune aziende. Intanto, la Commissione giuridica della Camera ha approvato mercoledì due sollecitazioni relative all’inchiesta penale e alla custodia cautelare contro l’ex ministro di destra del Turismo, Elena Udrea. I procuratori le hanno mosso nuove accuse in uno dei due fascicoli di corruzione in cui è indagata. Infine, l’imprenditore Iulian Hertanu, il cognato del premier socialdemocratico Victor Ponta, è in custodia cautelare per 30 giorni in un fascicolo di frode con fondi europei. Nello stesso dossier, i deputati Sebastian Ghita e Vlad Cosma, accanto al padre di quest’ultimo, Mircea Cosma, presidente del Consiglio Provinciale di Prahova, sono sotto controllo giudiziario. I pregiudizi in questo dossier sono stimati a 1,7 milioni di euro, cui si aggiungerebbero altri oltre 550.000 euro dall’evasione fiscale.
Considerando essenziale la presenza di un civile alla guida del Servizio Romeno di Informazioni, il presidente Klaus Iohannis ha proposto giovedì l’eurodeputato liberale Eduard Hellvig per la carica di direttore dell’istituzione. Nato nel 1974 e laureato in Scienze politiche, Hellvig è membro del Partito Nazionale Liberale dal 2008, e nel 2012 è stato ministro dello Sviluppo regionale e del Turismo nel governo presieduto da Victor Ponta. Se la prossima settimana i senatori e i deputati voteranno la proposta del presidente Iohannis, Eduard Hellvig diventerà il quinto direttore del SRI, subentrando a George Maior, il quale si era dimesso lo scorso mese. Fino alla sua eventuale nomina, ha scritto sulla sua pagina di Facebook che lo sviluppo delle capacità di difesa della sicurezza nazionale e la lotta alla corruzione saranno le sue priorità alla guida del Servizio. D’altra parte, importante per il consolidamento della democrazia è anche il lavoro dei giudici della Corte Costituzionale, che da mercoledì hanno una nuova collega – Simona Maya Teodoroiu, che sostuisce Toni Grebla, indagato per reati di corruzione.
Il Governo di Bucarest ha annunciato misure di rilassamento fiscale che dovrebbero entrare in vigore in base a un nuovo Codice fiscale. Le misure interessano, tra l’altro, la riduzione dell’Iva dal livello attuale del 24% al 20% l’anno prossimo e al 18% nel 2018. Per i generi alimentari di base – carne, pesce, frutta e verdura — il progetto prevede un’Iva del 9% a partire dal 2016. Dal 2017, i contributi versati alla previdenza saranno del 7,5% per il dipendente, rispetto al 10,5%, mentre per il datore di lavoro del 13,5%, rispetto al livello attuale del 15,8%. La flat tax dovrebbe scendere al 14% dal 2019. Proposta anche una riduzione delle accise, dal 2016, per gasolio e benzina verde. D’altra parte, secondo il nuovo Codice fiscale, tutte le persone che incassano redditi saranno tenute a pagare i contributi previdenziali e sanitari, e cresceranno le imposte per piccole imprese, abitazioni e terreni. Il nuovo Codice fiscale sarà per un mese al dibattito pubblico, dopo di che sarà inoltrato al Parlamento.
“Dialogo con i romeni all’estero su temi consolari” è il programma lanciato dal Ministero degli Esteri di Bucarest all’inizio della settimana, per meglio informare e consentire ai connazionali che vivono in altri Paesi di utilizzare i servizi consolari modernizzati a capacità massima, secondo quanto si legge in un comunicato. Il programma si svolgerà nella prima metà del 2015. Un’equipe del Ministero degli Esteri andrà nei Paesi dove i servizi consolari sono molto sollecitati – Italia, Spagna, Francia, Germania, Gran Bretagna, Austria, Belgio e Grecia, per presentare ai romeni che vivono in questi stati il sistema di servizi informatizzati E-Cons.
Il Parlamento della Moldova è riuscito difficilmente a votare un Governo, dal momento che dopo le politiche dello scorso novembre nessun partito o alleanza ha riunito la maggioranza necessaria a imporre un premier. Alla fine, questa settimana il Parlamento ha votato l’investitura all’indipendente Chiril Gaburici e alla sua squadra. Altrimenti, il Parlamento di Chisinau sarebbe stato sciolto. A Bucarest, il Ministero degli Esteri aspetta che il nuovo governo moldavo continui gli impegni per approfondire le riforme democratiche e consolidamento del percorso filo-europeo del Paese, che ha un Accordo di associazione all’UE. Intanto, sullo sfondo della crisi in Ucraina, la Romania e la confinante Bulgaria hanno interessi comuni nella diversificazione energetica, nello sviluppo dei legami di trasporto, tramite la costruzione di due nuovi ponti sul Danubio o nel coordinamento degli sforzi per l’ingressi nell’Area Schengen. Sono stati altrettanti temi discussi giovedì a Bucarest dai ministri degli Esteri, Bogdan Aurescu e Daniel Mitov, e venerdì dal presidente romeno Klaus Iohannis con il collega bulgaro, Rosen Plevneliev.