La settimana 08 – 14/02/2015
UE: il presidente Iohannis a vertice Bruxelles/ Romania – USA: il premier Ponta a Washington/ Giustizia: custodia cautelare per deputata Elena Udrea/ Economia: fine missione FMI senza lettera dintenti
Florentin Căpitănescu, 14.02.2015, 11:00
La Romania comprende il pericolo in crescita del conflitto armato nella confinante Ucraina e si impegna nella sua soluzione. Lo ha dichiarato a Bruxelles il presidente romeno Klaus Iohannis, alla sua prima partecipazione al Consiglio europeo, sottolineando che l’unica soluzione alla crisi ucraina è quella politica, basata sul dialogo, che ha come meta la cessazione dello spargimento di sangue. Abbiamo speranze rinnovate che il rispetto dell’indipendenza, dell’integrità territoriale e della sovranità dell’Ucraina diventerà una priorità per tutti i partecipanti ai negoziati in formato internazionale e anche per la Russia, ha aggiunto Klaus Iohannis. Il capo dello stato ha precisato che al Consiglio europeo è stata adottata, a nome della Romania, una dichiarazione riguardante la lotta al terrorismo, spiegando che le misure che saranno decise andranno applicate senza differenze di trattamento tra gli stati membri e non membri Schengen, come la Romania. La dichiarazione punta sulla sicurezza dei cittadini, la prevenzione del radicalismo di qualsiasi tipo e la cooperazione con i partner internazionali dell’UE. In margine al Consiglio, il capo dello stato ha incontrato la cancelliera tedesca Angela Merkel e il collega ucraino, Petro Poroshenko, il quale ha rivolto al presidente romeno l’invito a fare una visita a Kiev. Sempre questa settimana, il presidente Iohannis ha discusso a Parigi con il collega francese François Hollande, temi riguardanti il partenariato strategico bilaterale, la situazione economica e le evoluzioni economiche nell’UE. Il capo dello stato ha incontrato anche rappresentanti della comunità romena che vive in Francia.
In visita negli Stati Uniti, il premier romeno Victor Ponta ha ribadito l’interesse di Bucarest per rafforzare la cooperazione con Washington nel campo della difesa. L’idea è stata sottolineata nel corso dell’incontro del premier con il segretario americano alla Difesa, Chuck Hagel, ancora in carica al momento dei colloqui, il quale ha apprezzato il contributo della Romania agli interventi militari internazionali, soprattutto in Afghanistan, e l’eccellente collaborazione bilaterale in queste operazioni. D’altra parte, una missione economica del Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti verrà a maggio in Romania per individuare le opportunità d’affari nella tecnologia informatica e nella sicurezza cibernetica, secondo quanto deciso dal premier Ponta e dal segretario al Commercio, Penny Pritzker, i quali hanno valutato anche i progressi compiuti nell’applicazione del Piano di azione bilaterale volto a migliorare l’ambiente d’affari in Romania. L’importante componente economica della visita è stata messa in risalto anche dal fatto che, a Washington, il premier Ponta ha presieduto una tavola rotonda organizzata dall’American-Romanian Business Council. Nel corso di un altro incontro importante, quello con il direttore della CIA, John Brennan, sono stati sottolineati i progressi raggiunti nell’ambito del Partaneriato strategico Romania-USA. Il direttore della CIA ha espresso plauso ai rapporti di collaborazione con l’intelligence romena e al ruolo assunto dalla Romania nella regione.
Uno dei più influenti politici romeni degli ultimi dieci anni — la deputata Elena Udrea, ex ministro dello Sviluppo regionale e del turismo, è in custodia cautelare in carcere dopo che l’Alta Corte di Cassazione e Giustizia ha accolto favorevolmente la proposta dei procuratori anticorruzione. Elena Udrea è accusata, tra l’altro, di concussione in un fascicolo che vede coinvolti più ex ministri e che indaga su contratti di licenze IT destinati al sistema educazionale. In precedenza, la Camera dei deputati aveva autorizzato più sollecitazioni relative all’avvio dell’inchiesta penale, del fermo e dell’arresto di Elena Udrea, nelle condizioni in cui è indagata anche in un altro fascicolo. Come segno della sua influenza e notorietà, la Udrea è stata la più stretta collaboratrice dell’ex presidente Traian Basescu, alla cui successione si è anche candidata a novembre 2014. Sempre questa settimana, il Senato ha autorizzato l’avvio dell’inchiesta penale contro un ex ministro dell’Economia, Ion Ariton, accusato di abuso d’ufficio e uso dell’influenza per ottenere benefici indebiti. Invece, il Senato ha respinto la stessa sollecitazione dei procuratori nei confronti di Varujan Vosganian, un altro ex ministro dell’Economia, accusato di associazione a delinquere, abuso d’ufficio e concorso in peculato. Il controverso voto si verifica nel contesto in cui, nel recente rapporto della Commissione europea sulla giustizia romena, il Parlamento di Bucarest è stato criticato perchè ostacola le inchieste giudiziarie. Il voto nel Senato ha destato la scontentezza del presidente a Klaus Iohannis.
Le vertenze sulla liberalizzazione delle tariffe per il gas e la privatizzazione di alcune compagnie energetiche hanno fatto sicchè la visita della missione del FMI, della Banca Mondiale e della Commissione Europea a Bucarest si concluda senza la consueta lettera d’intenti. Il premier Victor Ponta ha dichiarato che la liberalizzazione porterebbe una crescita troppo grande delle tariffe per il gas, sia per la popolazione che per le imprese. In riferimento alle compagnie energetiche in discussione, Ponta ha valutato che la loro massiccia ristrutturazione porterebbe entro qualche anno all’indebolimento del settore in Romania. I negoziati su questi temi saranno ripresi ad aprile, ha detto il premier.