La settimana 7-13/12/2014
Finanziaria: si punta su crescita economica del 2,5%/Legislazione elettorale: bocciato voto per corrispondenza/Alluvioni: colpite 140 località del sud della Romania/Europa League: sconfitte le rappresentative romene
Roxana Vasile, 12.12.2014, 18:36
Il Governo di Bucarest ha ultimato la bozza della finanziaria per il 2015, che punta su un deficit dell’1,8% – indice macroeconomico negoziato con il rappresentanti del FMI e della Commissione Europea, che hanno concluso all’inizio della settimana una nuova missione a Bucarest. Le autorità romene puntano inoltre su un’inflazione del 2,2% e su una crescita economica del 2,5%. Avranno più soldi rispetto al 2014 i ministeri del Lavoro, delle Finanze, dell’Agricoltura, dei Fondi Europei, dei Trasporti e dell’Economia. Meno fondi riceveranno invece i Ministeri dela Salute, della Cultura, dell’Amministrazione e dell’Interno.
In primo luogo non ci sarà alcuna tassa o imposta supplementare nel 2015. Evidentemente, l’aliquota unica del 16% resta vigente, mentre la tassa sulle costruzioni speciali sarà diminuita dall’1,5 all’1%. Tutte le misure, sia di stimolo economico, che di giustizia sociale già in vigore sono state inserite nella finanziaria”, spiega il premier Victor Ponta.
La finanziaria 2015 prevede l’aumento dello stipendio minimo a due tappe, di modo che il 1 gennaio, arrivi a 975 lei (220 euro), e il 1 luglio, a 1.050 lei (235 euro). Un’altra misura riguarda l’aumento delle pensioni del 5% e dell’indennità sociale per i pensionati e disabili. In primo piano ci sarà inoltre anche una gerarchia degli investimenti.
Abbiamo preferito tagliare tutto quello che era spreco e puntare sugli investimenti. Gli investimenti sono aumentati da 34 al 44, sono del 23%, e nella finanziaria presenteremo anche una lista delle priorità degli investimenti. Non c’è alcun calo al capitolo investimenti”, spiega il ministro con delega al bilancio, Darius Vâlcov.
L’Esecutivo romeno intende in ugual misura far scendere di 20 mila, fino a 465.000 persone, il numero dei disoccupati.
Il Parlamento di Bucarest — un’edificio strapieno di comunisti, preoccupati di punire i cittadini che vivono all’estero”. Sono le parole del deputato Eugen Tomac, dopo il voto nella Camera, che ha bocciato martedì, una proposta legislativa precedente sull’introduzione del voto per corrispondenza alle politiche, presidenziali ed europarlamentari per gli elettori romeni con domicilio o residenza all’estero. Il progetto era stato bocciato a febbraio anche dal Senato. I gravi problemi apparsi con la votazione all’estero al recente scrutinio presidenziale ha evidenziato ancora una volta la necessità di cambiare la legislazione elettorale, cosicché riunite nella plenaria, la Camera e il Senato hanno stabilito al 30 giugno 2015 la scadenza entro la quale una Commissione parlamentare speciale elabori delle proposte in merito. Più romeni, tra le migliaia che hanno fatto la fila per ore per votare senza riuscirci a causa dell’organizzazione carente delle presidenziali dello scorso novembre, hanno sporto querele penali. Il caso analizzato in una prima fase dalla Procura Generale, è passato alla Direzione Nazionale Anticorruzione, alla quale l’Ente Elettorale Permanente ha inviato lunedì i documenti sollecitati per essere controllati.
La Corte Costituzionale della Romania analizzerà mercoledì 17 dicembre, la segnalazione dei parlamentari liberali e democratico-liberali sulla non costituzionalità della legge di approvazione dell’ordinanza d’urgenza sul trasformismo degli eletti locali. Adottata tacitamente dalla Camera dei Deputati e, questa settimana, anche dal Senato, che ha il potere decisionale, l’ordinanza permette in essenza di cambiare partito senza perdere il mandato. L’opposizione lamenta l’incoraggiamento del trasformismo, una delle più nocive pratiche politiche romene.
“Dopo che il trasformismo politico ha cambiato maggioranze locali, provinciali e nazionali, ora, tramite questo atto normativo, viene promossa una legge che incoraggia il cambiamento di queste maggioranze, fatto inqualificabile dal punto di vista politico”, ha affermato il leader del Gruppo del Partito Nazionale Liberale del Senato, Puiu Haşoti.
I meteorologi hanno emanato per i fiumi e i ruscelli delle province di Olt, Dolj, Teleorman, Mehedinţi, Dâmboviţa, Giurgiu e Ilfov allerte a codice rosso, arancione e giallo per inondazioni. Le piogge hanno danneggiato 140 località del sud del Paese, decine di strade e centinaia di ettari di terreni agricoli. Decine di persone sono state evacuate e in varie zone si sono verificate frane. La provincia maggiormente colpita dalle intemperie è stata Teleorman, dove sono state mobilitate le equipe di intervento a sostegno delle autorità locali.
La squadra campione della Romania al calcio, Steaua Bucarest e la vicecampione Astra, di Giurgiu (sud), hanno concluso, giovedì sera, con sconfitte, il loro percorso in Europa League. Nell’ultima partita del Gruppo J, Steaua ha perso, per 0-2, la partita contro l’ucraina Dinamo Kiev e, con soli 7 punti, si è piazzata al terzo posto nella classifica. Astra è stata sconfitta invece per 1-5, in trasferta, dall’austriaca FC Red Bull Salisburgo e, con soli 4 punti, è arrivata all’ultimo posto nel Gruppo D.
(traduzione di Gabriela Petre)