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La settimana 21 – 27/09/2014

ONU: premier Ponta ad Assemblea Generale/ ISIS: dura condanna dal ministro Corlatean per decapitazione francese/ Europol: 30 bambini romeni salvati da rischio prostituzione e accattonaggio/ Elezioni: 14 candidati in lizza per presidenziali

La settimana 21 – 27/09/2014
La settimana 21 – 27/09/2014

, 26.09.2014, 13:10

La moltiplicazione delle sfide politiche di sicurezza e strategia nel vicinato dell’Unione europea e nel Medio Oriente rappresenta un reale motivo di preoccupazione. Lo ha sottolineato il premier romeno, Victor Ponta, intervenendo all’Assemblea Generale dell’ONU. Il primo ministro ha sottolineato che le azioni aggressive della Federazione Russa in Ucraina hanno un fortissimo impatto sugli stati dell’est europeo. Quindi, la chiave della stabilità regionale è la cooperazione regionale stessa e la promozione dei valori e dei principi universali della Carta delle Nazioni Unite. La Romania respinge qualsiasi pressione sugli stati dell’est europeo in grado di fermare le aspirazioni di integrazione europea. La Romania appoggia fermamente l’integrità territoriale dell’Ucraina e di tutti i Paesi”, ha detto il premier. Victor Ponta ha sottolineato che un altro motivo di preoccupazione è la proliferazione dei movimenti islamici radicali e l’apparizione di gruppi come lo Stato Islamico, che minaccia di destabilizzare l’intero Medio Oriente e non solo. Si estendono oltre Iraq e Siria, quindi costituiscono una grande sfida all’ordine internazionale. La questione va affrontata da tutti gli stati. Dobbiamo restare uniti e lottare contro il terrorismo, ovunque apparisse”. L’agenda della visita del primo ministro negli Stati Uniti ha incluso anche incontri con la comunità romena e l’inaugurazione della nuova sede del Consolato Generale di New York. A concludere la visita del premier una serie di incontri con rappresentanti delle grandi compagnie energetiche Halliburton ed Exxon Mobile. Si auspica lo sviluppo dei rapporti con queste compagnie e una maggiore presenza imprenditoriale americana in Romania.



Dura condanna dal ministro degli Esteri romeno, Titus Corlatean, per la decapitazione del cittadino francese in Algeria, per mano di un gruppo affiliato allo Stato Islamico. Il capo della diplomazia di Bucarest ha espresso lo sdegno per quello che ha definito “un nuovo atto di una crudeltà inimmaginabile”. Titus Corlatean ha sottolineato che, chi commette simili atti deve rispondere davanti alla legge, ribadendo il fermo impegno della Romania a contribuire agli sforzi della comunità internazionale nella lotta al terrorismo e al fenomeno dell’ISIS.



I poliziotti romeni, che hanno partecipato alla più ampia operazione organizzata dall’Europol contro la criminalità organizzata, hanno salvato 30 bambini del nostro Paese, che rischiavano di diventare vittime del traffico di esseri umani. L’operazione Archimede, finalizzata ad attaccare l’infrastruttura della criminalità organizzata sul continente, ha coinvolto oltre 20.000 poliziotti in 300 azioni in tutti gli stati membri. L’azione mirava i trafficanti di droga ed esseri umani, ma anche di beni. Decine di migliaia di immigranti sono stati sottoposti ai controlli, oltre un migliaio di trafficanti fermati, e centinaia di vittime salvate, compresi i 30 bambini romeni, che altrimenti sarebbero stati costretti alla prostituzione o all’accattonaggio. L’Ispettorato Generale della Polizia Romena precisa in un comunicato che sono stati condotti dei blitz nell’area dell’Aeroporto Internazionale Henri Coanda di Bucarest e a numerosi passaggi di confine. In Romania, delle circa 100 persone ascoltate, 14 sono state fermate col sospetto di coinvolgimento nel traffico di esseri umani. Inoltre, i poliziotti romeni hanno sequestrato oltre quattro chili di sostanze e pastiglie sospette.



Saranno 14 candidati a contendersi la massima carica nello stato alle elezioni presidenziali che si terranno il 2 novembre in Romania, con il ballottaggio previsto un paio di settimane dopo. Lo scrutinio porta una prima: per la poltrona presidenziale corrono anche due donne. Il primo ad aver inoltrato la candidatura è stato il premier Victor Ponta, leader del Partito socialdemocratico, il numero uno della coalizione al governo. Unire e costruire sono le parole d’ordine del suo progetto in rappresentanza dell’alleanza elettorale tra i socialdemocratici, l’Unione nazionale per il progresso della Romania e i conservatori. Da parte sua, il leader liberale Klaus Iohannis, che si candida in rappresentanza dell’Alleanza cristiano-liberale, afferma di voler fare una politica diversa. L’eurodeputata Monica Macovei corre in gara per essere, secondo la propria dichiarazione, la dipendente” dei romeni. A sua volta, il leader del Partito liberale riformatore, Calin Popescu Tariceanu, va davanti all’elettorato con un progetto-Paese ambizioso e con un messaggio di serietà. Mentre Elena Udrea, leader del Partito del Movimento Popolare, dichiara che la Romania ha la chance di andare sulla strada della democrazia e dello sviluppo, il presidente dell’Unione democratica magiari di Romania, Kelemen Hunor, vuole che la Romania diventi uno stato forte e rispettato nella regione e nell’Unione Europea. Il 23 settembre, nell’ultimo giorno per la presentazione delle candidature, si sono iscritti altri sette aspiranti alla massima carica.



Il ministro della Salute romeno, Nicolae Banicioiu, ha partecipato, accanto ai colleghi dell’UE, a una riunione informale svoltasi il 22 e il 23 settembre a Milano. L’agenda dei lavori ha interessato temi riguardanti le cure palliative e terapia del dolore, il contrasto al virus Ebola, i farmaci innovativi e la prevenzione dei tumori. A Milano, il ministro ha visitato anche il Policlinico San Donato, nell’ambito del programma di cooperazione tra il Ministero della Salute di Bucarest, la struttura ospedaliera milanese, e l’Associazione Bambini Cardiopatici nel Mondo. Nellambito di questo programma, i medici italiani vengono in Romania per effettuare interventi chirurgici su bambini con malformazioni cardiache, e al tempo stesso preparano anche i futuri chirurghi ed anestesisti romeni per effettuare interventi del genere.



La Romania vuole collaborare con la Cina in progetti infrastrutturali. Concretamente, si tratta della costruzione di una ferrovia ad alta velocità tra Bucarest e la città di Iasi (est), con la possibilità di estenderla fino a Chisinau, capitale della confinante Moldova. Si contempla anche la costruzione di un anello ferroviario per al capitale Bucarest. Al termine dei colloqui svolti a Bucarest con il collega cinese Zhang Gaoli, il vicepremier Liviu Dragnea, che è anche ministro dello Sviluppo regionale, ha precisato che nella prima metà di ottobre si terrà un incontro tra esperti romeni e cinesi. Il valore di ogni progetto potrebbe ammontare a circa 6-7 miliardi di euro.



A partire dall’anno prossimo, i farmers in possesso di superficie tra i 5 e i 30 ettari di terreni, riceveranno maggiori sussidi da fondi europei e dal budget, precisamente 210 euro all’ettaro. Lo ha dichiarato a Radio Romania il ministro dell’Agricoltura, Daniel Constantin, spiegando che la misura è volta ad incoraggiare l’accorpamento dei terreni, dal momento che i proprietari di superificie inferiori ai cinque ettari potranno associarsi per ricevere più fondi dallo stato. Intanto, i romeni avranno un nuovo modello per accedere ai fondi comunitari, in base al principio del primo arrivato, primo servito”. Lo ha annunciato il ministro incaricato alla gestione dei fondi UE, Eugen Teodorovici, spiegando che le regole saranno molto strette e dure, ma allo stesso tempo semplici. Il ministro ha aggiunto che le nuove procedure sono finalizzate a un migliore assorbimento dei fondi UE, soprattutto per progetti rurali.


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