La settimana 13 – 19/07/2014
Aereo malese: Romania sollecita esperti UE per indagine/ Romania – Serbia: il premier Ponta a Belgrado/ UE: il commissario Dacian Ciolos, riconfermato come nomina Romania/ Romania – Italia: successo della mostra “I Romeni e la Grande Guerra a Milano
Radio România, 18.07.2014, 14:58
Resta alta la tensione in Ucraina, in seguito alla tragedia del Boeing 777 di Malaysia Airlines, in cui hanno perso la vita 298 persone. Per la voce del presidente Traian Basescu, la Romania ha sollecitato accertamenti immediati sulle circostanze in cui è avvenuto l’incidente. Un comunicato della Presidenza precisa che Traian Basescu ha sollecitato la partecipazione di esperti dell’UE nell’inchiesta, accanto alle autorità ucraine. Presso il Ministero degli Esteri romeno è stata istituita un’unità di crisi, come anche nel caso della situazione nel Medio Oriente. Il Ministero degli Esteri romeno ha rimpatriato 84 connazionali dalla Striscia di Gaza. Su richiesta della diplomazia di Bucarest, il ministro della Difesa, Mircea Dusa, ha disposto le missioni di rimpatrio in due aerei delle forze aeree romene. Accompagnato nella capitale giordana Amman, il gruppo è stato imbarcato per Bucarest con l’assistenza di un’equipe consolare e di personale militare specializzato.
L’avvio di progetti concreti volti a migliorare la collaborazione economica tra la Romania e la Serbia è stato un tema prioritario discusso dal premier romeno Victor Ponta nell’incontro a Belgrado con il collega Aleksandr Vucic. Un altro tema importante — la situazione della minoranza romena nello stato confinante. Ci sarà dialogo con il governo di Belgrado anche per quanto riguarda la protezione dei diritti per le minoranze, però la situazione non costituirà mai un tema di condizionamento da parte della Romania, ha sottolineato Victor Ponta. Non chiedo più di quanto offre la Romania. Credo che tutte le minoranze siano parte del Paese in cui vivono. Sono cittadini della Serbia, così come le minoranze di Romania sono cittadini della Romania”, ha detto il premier. Aleksandr Vucic ha promesso al premier Ponta che, per quanto rigurada l’insegnamento e i mass-media, gli impegni attinenti al governo saranno rispettati. Non limiteremo la possibilità di sentirsi romeni, di studiare la lingua romena, e siamo convinti che saranno contenti dell’atteggiamento dello stato serbo nei loro confronti”, ha detto Vucic. La visita è stata segnata anche da una prima. I capi dei governi dei due Paesi, accompagnati dai ministri degli Esteri, hanno incontrato i romeni che vivono nella Valle del Timoc.
E’ l’ex premier lussemburghese Jean-Claude Juncker ad assumere la guida della Commissione Europea dal 1 novembre prossimo. La sua elezione nella plenaria del Parlamento Europeo, con 422 voti dei 751, è avvenuta con le larghe intese tra i popolari, che lo hanno anche proposto, i socialisti e i liberali. Intanto, il commissario europeo per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale in carica, Dacian Ciolos, si conferma la proposta della Romania per il futuro esecutivo di Bruxelles. Lo ha dichiarato il presidente Traian Basescu, spiegando che anche il premier Victor Ponta concorda sulla proposta. Sempre in ambito comunitario, l’eurodeputata romena Norica Nicolai è stata eletta vicepresidente del Gruppo ALDE nel quale era tornata dopo che il Partito nazionale liberale di Romania ha deciso di schierarsi con i Popolari europei.
L’Unione Europea ha chiesto alla Banca Europea per gli Investimenti e alla Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo di sospendere la firma di nuove operazioni finanziarie in Russia. La misura non rientra effettivamente nella terza fase delle sanzioni previste dallUE contro Mosca, accusata di alimentare il conflitto armato nell’est dell’Ucraina, però mette una pressione in più sul Cremlino. In riferimento alla crisi in Ucraina, il presidente romeno Traian Basescu ritiene che l’UE deve imporre misure più dure. Anche gli Stati Uniti hanno annunciato le più dure sanzioni imposte ultimamente alla Russia, dato che, secondo quanto dichiarato dal presidente Barack Obama, Mosca non ha preso le misure necessarie per fermare l’escalation delle violenze in Ucraina.
Successo per la mostra “I Romeni e la Grande Guerra”, inaugurata il 15 luglio a Palazzo Cusani, alla presenza di un numeroso pubblico e di autorità locali. La mostra, dedicata al centesimo anniversario dell’inizio della prima Guerra Mondiale e al decimo dell’ingresso della Romania nella NATO, riunisce oltre 40 pannelli: documenti di archivio, fotografie e illustrazioni varie. L’esposizione è organizzata dal Consolato Generale di Romania a Milano e dall’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, in collaborazione con il Circolo Unificato Esercito di Milano e il Comando Militare Esercito Lombardia. La serata si è conclusa con un recital musicale dei giovani pianisti Andreas Iliuta e Gabriel Andrei Fabiani. Il Consolato Generale di Romania a Milano precisa che erano presenti esponenti di tutte le istituzioni civili e militari di Lombardia (Prefettura di Milano, il comandante della Legione Lombardia dell’Arma dei Carabinieri, il delegato del sindaco Giuliano Pisapia, Provincia di Milano, Regione Lombardia e il rappersentante della Questura di Milano), il decano del corpo consolare e consoli generali, nonchè esponenti dell’ambiente accademico, tra cui il prof. Cesare Alzati, ed esperti di storia militare. In apertura dell’evento, il console generale di Romania a Milano, George Bologan, ha fatto riferimento al doppio significato dell’evento. “Il primo è un invito a riflettere profondamente di non ripetere lo stesso sbaglio, in quanto ogni conflitto significa sofferenza, vittime e speranze uccise. Il Centenario deve riportare alla coscienza dei popoli europei la fragilità della civiltà umana e un maggiore coinvolgimento per i progetti a favore dell’Unione Europea; il secondo significato è lo spazio dove si svolge la mostra. Il Palazzo Cusani, sede della Rappresentanza NATO a Milano e del Comando Militare Esercito Lombardia, nell’anno in cui la Romania celebra 10 anni dall’ingresso nella NATO, alleanza garante della sicurezza dei valori comuni istituzionali e degli interessi della popolazione comunitaria. Organizzare eventi simili ha come effetto, conoscere i momenti cruciali dell’evoluzione umana e sociale nei cambiamenti dai quali sono risultati mutamenti essenziali che hanno influito il nostro presente”, ha dichiarato il console generale George Bologan. Nel suo intervento, il Capo di Stato Maggiore del Comando Militare Esercito Lombardia, Col. Mario Pietrangeli, ha messo in risalto i punti comuni tra gli eserciti italiano e romeno nella storia contemporanea, aspetti che consolidano la cooperazione attuale nello spirito dell’unità di valori euro-atlantici, precisa ancora il Consolato Generale. Da parte sua, il prof. Rudolf Dinu, direttore dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, ha presentato la mostra e l’idea dalla quale è nato il progetto, ringraziando le istituzioni impegnate nell’organizzazione di questo evento di alta tenuta professionale. La mostra rimarrà aperta fino al 25 luglio a Palazzo Cusani, Via Brera 15, Milano, dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 14.30 alle 16.00.